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Dalla strada al palco: il talent garbato di cui avevamo bisogno

Siamo talmente abituati a vedere dei talent in cui i concorrenti sembrano disposti a tutto pur di sfondare che quando ce ne troviamo uno nel quale gli artisti salgono sul palco per il semplice piacere di farlo ci scende quasi una lacrimuccia. Il programma si chiama Dalla strada al palco, va in onda su Rai2 il martedì sera al posto di Belve e vede come protagonisti diversi musicisti e artisti di strada che propongono davanti alle telecamere le performance in cui si dilettano ogni giorno, sfilando davanti agli sguardi curiosi della gente che spesso si ferma con lo smartphone per filmarli senza lasciare loro neanche una monetina. La cosa bella di questo programma è sia la conduzione garbata e compagnona di Nek, lontana da qualsiasi istituzionalità e, per questo, capacissima di toccare le corde giuste in persone che non hanno mai avuto la televisione come ambizione, che l'umanità variegata e variopinta messa insieme dal direttore dei casting.

Nek con LaPettirossa nella prima puntata di Dalla strada al palco

Nek con LaPettirossa (Chiara Rigamonti) nella prima puntata di Dalla strada al palcoMarco Provvisionato / ipa-agency.net

I concorrenti di Dalla strada al palco si avvicinano a questa esperienza senza l'ambizione e l'aggressività che spesso accompagna gli artisti che si propongono nei vari talent show italiani, ma con la gratitudine di aver avuto un'occasione e di potersela giocare. Emozionati, divertiti e a tratti impauriti, i concorrenti si avvicendano sul palco nella speranza di convincere il pubblico in studio a votarli insieme a due «passanti importanti», nel caso della prima puntata Andrea Delogu e Carlo Conti - che ha anche avuto l'idea del programma - , chiamati a scegliere i tre numeri più belli della serata che, dopo sei puntate, si sfideranno alla finalissima che assegnerà il premio di miglior artista di strada d'Italia.

Gabriele Cirilli Nek e Francesco Paolantoni nella prima puntata di Dalla strada al palco

Gabriele Cirilli, Nek (Filippo Neviani) e Francesco Paolantoni nella prima puntata di Dalla strada al palcoMarco Provvisionato / ipa-agency.net

Tralasciando il livello spesso molto alto dei busker, Dalla strada al palco funziona perché ci dà la possibilità di scoprire qualcosa in più delle vite di quegli artisti che spesso ignoriamo per strada ma che al loro interno custodiscono storie e dolori inimmaginabili. Come Joe Bless, il giovane cantante arrivato in Italia otto anni prima a bordo di un barcone senza poter riabbracciare sua madre da allora. O come Isaac Minert, che arrotonda l'impegno come vocalist lavorando come magazziniere durante il giorno. La spinta a farli andare avanti è sempre la stessa: l'arte, quella disciplina che è ancora capace di regalare loro un sorriso nonostante le difficoltà della vita. Uno spaccato che questo format prodotto in collaborazione con Stand by me fotografa con sentimento e cuore, esattamente come i busker meritano.

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