Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Dalle boe intelligenti ai materiali riciclati: quando il lusso rispetta il mare

Qualità, ricerca, innovazione e sostenibilità. Come quattro punti cardinali di una mappa immaginaria, per orientarsi nel futuro della nautica. E stabilire una rotta: in cui l’eleganza sia il filo conduttore, la tecnologia e l’ingegno la spinta propulsiva, il rispetto del mare il fine ultimo. In questo solco si colloca il Design Innovation Award, il premio istituito nel 2020 da Confindustria Nautica e i Saloni Nautici, che va a caccia delle migliori tendenze tra le novità presentate al Salone di Genova, celebrando le aziende del settore che, più delle altre, riescono a guardare avanti con perspicacia.

Lo spirito green del lusso, che per anni suonava come un ossimoro, rappresenta oggi un’esigenza imprescindibile. Ce ne rendiamo conto salendo sul Sanlorenzo SD 90S, uno yacht di oltre 27 metri in cui la parola d’ordine è recycling: dal vetro della prua agli aggregati di marmo nei bagni, dal tessuto di tende e divani alla carta per le pareti delle cabine degli ospiti, fino alla vetroresina per il top dei mobili, tutti materiali riciclati. Se ci aggiungiamo la propulsione ibrida e la Zero Emission Mode - una delle tre modalità - per manovrare in autonomia limitata a zero emissioni, il quadro è completo.

La premiazione si è svolta all'acquario di Genova nella suggestiva sala dei cetacei nel corso di una serata charity in...

La premiazione si è svolta all'acquario di Genova, nella suggestiva sala dei cetacei, nel corso di una serata charity in favore dell'Istituto Gaslini.

Stefano Gattini

Salvaguardare il mare, quindi, ma non solo. Il premio, in casa Sanlorenzo, arriva con l’SP 110, 33 metri, acronimo di Smart Performance, che significa garantire tenuta e velocità con il massimo dell’efficienza energetica. Tre motori frazionano la propulsione ed entrano in funzione a seconda delle necessità, ottimizzando i consumi. Inoltre, la tuga - la sovrastruttura - è stata studiata per accogliere pannelli solari che generano energia pulita per la vita a bordo. «Un prodotto capace di emozionare», si legge nella motivazione del riconoscimento, che «innova spazi, linguaggi e modi di abitare il mare».

In effetti, bastano pochi minuti a bordo per rendersi conto di essere al cospetto di una nuova generazione di yacht: la potenza architettonica dell’open space verticale viene percepita immediatamente e tutto ruota intorno al concetto di leggerezza, di minimalismo. Un’estetica essenziale e una connessione tra interno ed esterno che garantisce sia privacy che convivialità: dall’enorme pozzetto di 50mq, che con la sua posizione ribassata avvicina gli ospiti all’acqua, all’area protetta di prua, con zona prendisole e un’attrezzata area pranzo. Per un dialogo continuo, quindi, tra dinamismo e vivibilità.

Messaggi dal futuro, che la giuria del Design Innovation Award ha celebrato nelle nove categorie in gara: i natanti a vela fino a 10m, che ha visto trionfare il Dufour 37, le imbarcazioni a vela oltre 10m, con il successo del Grand Soleil 72 Performance del Cantiere del Pardo, i multiscafi, tra i quali ha primeggiato il Prestige M48, le unità pneumatiche, dove ha vinto l’Inagua S di Rio Yachts. Poi ancora riflettori puntati su Lascala di Besenzoni, tra gli equipaggiamenti, su Ferretti Yachts 860 new, tra le imbarcazioni a motore oltre 10m, e su SQ 240i di Capoforte Boats, tra i natanti a motore fino a 10m.

SQ 240i di Capoforte Boats a propulsione full electric

SQ 240i di Capoforte Boats, a propulsione full electric

È proprio quest’ultimo, novità assoluta del cantiere calabrese, a suscitare grande curiosità: si tratta infatti di un’elegante barca a propulsione totalmente elettrica. Una ribaltamento del paradigma della velocità, una rivoluzionaria visione dell’andare per mare in maniera più lenta e rilassata. Ovviamente è pensata per distanze limitate e acque tranquille, magari fiumi o laghi, ma la consistente autonomia consente di godersi lunghe - e silenziose - giornate di relax. E addetti ai lavori garantiscono che è in fase di studio una tecnologia che permetterà una navigazione full electric pure in mare aperto.

L’importanza di guardare oltre, di immaginare qualcosa che ancora non c’è. Come ha fatto la start up Betty Buoys Intelligence & Mooring, che ha vinto il Premio all’innovazione per la proposta di una boa «intelligente», che coniuga tecnologia e sostenibilità. Facilmente individuabile grazie ad un sistema di rilevazione GPS e un segnalatore luminoso, da una parte semplifica la gestione degli attracchi, mappando le marine che hanno posti liberi e fornendo aggiornamenti sui bollettini del mare, dall’altra ha un ancoraggio che, «naturalizzando» le strutture immerse, riduce al minimo l’impatto sull’ecosistema.

La finalità è dare riparo ai pesci, favorendo sia il ripopolamento ittico sia la colonizzazione di specie importantissime all’interno della fauna marina, vedi la Posidonia oceanica, una pianta capace di produrre ossigeno e assorbire CO2 in misura 2,5 volte superiore alla foresta amazzonica. Ecco perché il futuro della nautica non può prescindere dal rispetto del mare. Ecco perché anche il mercato del lusso, oggi, deve necessariamente tracciare le sue nuove rotte orientandosi tra qualità, ricerca, innovazione e sostenibilità.

Altre storie di Vanity Fair che ti possono interessare

Posidonia oceanica: il polmone del Mediterraneo è alle Isole Egadi
Consigli per una vacanza al mare più sostenibile
Ferretti Group, il lusso moderno è un'oasi di libertà 

Per ricevere l'altra cover di Vanity Fair (e molto di più), iscrivetevi a Vanity Weekend