Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Dalle Vele di Scampia a Mare Fuori, l’attrice che insegna a ‘sognare il sogno impossibile’

L'intervista a Maddalena Stornaiuolo, 35 anni, che nella terza stagione in onda su Rai2 interpreta una guardia della sezione femminile nell'Ipm di Napoli

di Camilla Cupelli,

Dalle Vele di Scampia alla serie dei record Mare Fuori, in prima serata su Rai2. È la storia di Maddalena Stornaiuolo, 35 anni, cresciuta in uno dei palazzi più tristemente noti alle cronache nere italiane, nel pieno della faida di Scampia, con il sogno, ormai realizzato, della recitazione. Oggi interpreta una delle guardie carcerarie dell’Ipm di Napoli in Mare Fuori 3, il cui finale di stagione andrà in onda il 22 marzo: “A maggio iniziamo a girare la quarta serie”, spiega a LaPresse, confermando la sua presenza. Anche nella serie tv si chiama Maddalena, ed è l’ombra di Rosa Ricci (Maria Esposito) in molte delle scene più importanti: “Serviva una secondina che avesse anche un ruolo di vicinanza ed empatia con le ragazze”, racconta.

Maddalena Stornaiuolo in Mare Fuori 3, foto di Sabrina Cirillo
Maddalena Stornaiuolo in Mare Fuori 3, foto di Sabrina Cirillo

Maddalena Stornaiuolo in Mare Fuori 3, foto di Sabrina Cirillo

“Ho iniziato a 15 anni ad avvicinarmi alla recitazione. Dopo la prima lezione mi sentivo ridicola, impacciata, volevo scappare. Poi sono tornata e da lì si è mosso qualcosa dentro di me – spiega a LaPresse – Grazie al progetto ‘Arrevuoto’ sono stata presa per una mini fiction su Canale5 che si chiamava ‘O professore con Sergio Castellitto”. Sono gli anni in cui a Scampia si spara per strada e sui giornali si racconta solo la cronaca nera: lo spaccio, i morti, i clan. “Nel 2004, durante la faida di camorra, perdiamo Antonio Landieri, il cugino di quello che oggi è mio marito. Mentre gioca a biliardino al rione arriva una batteria di fuoco che scambia lui e gli amici per spacciatori. Lui, paralizzato, non riesce a muoversi e scappare: muore sul colpo – spiega ancora Stornaiuolo – Aveva 25 anni. Quell’episodio ha segnato la nostra vita, è un pensiero costante in quello che facciamo, cerchiamo sempre di onorare quella storia. Dopo tanti anni, grazie a Libera siamo riusciti a far riconoscere che fu vittima innocente di camorra, ma all’inizio lo definirono addirittura uno spacciatore del cartello di Calì, è stata dura”. Oggi a lui è intitolato lo stadio della zona e il suo nome viene letto ogni 21 marzo nell’elenco delle vittime innocenti delle mafie.

La storia personale di Stornaiuolo, uno dei volti dell’Agenzia PM5 Talent di Peppe Mastrocinque, è al centro del suo impegno: “Nessuno ci regala niente ma a volte mi viene da dire ‘meno male’, perché così le cose guadagnate con la fatica te le godi di più” dice con un sorriso. “Io sono cresciuta nelle Vele e ho imparato ad andare in bicicletta nel balcone di casa di mia nonna perché i miei genitori avevano paura di portarmi giù al rione e lasciarmi scendere” ricorda Stornaiuolo. “Tante ragazzine oggi magari non vivono più quella fatica in modo così evidente, però c’è comunque molto pregiudizio e una mentalità un po’ chiusa, dove la donna è un po’ relegata al ruolo di mamma e moglie. Parlare con le ‘scugnizze’ e far capire loro che una persona può badare alla famiglia ma anche avere soddisfazioni professionali è importante”. Lei è l’esempio vivente di tutto questo e ha scelto ormai da anni di provare a dare ai ragazzini e alle ragazzine del quartiere l’opportunità di affacciarsi al mestiere: ‘dove prima si spacciava droga ora si spaccia cultura’ è uno dei mantra de La Scugnizzeria: questo è il nome della prima libreria di quartiere aperta a Scampia dopo 25 anni, gestita con il marito Rosario Esposito La Rossa nel 2017, e della scuola di recitazione. Maddalena Stornaiuolo ha fondato anche VodiSca Teatro, Voci di Scampia. Tra i successi prodotti tra quelle mura c’è anche ‘Sufficiente’, un corto di Stornaiuolo e Ruocco, tratto da un racconto di Rosario Esposito La Rossa, che ha vinto un Premio ai Nastri d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2020. Così Stornaiuolo ed Esposito La Rossa insegnano ai ragazzi a “sognare il sogno impossibile”.

Maddalena Stornaiuolo in Mare Fuori 3, foto di Sabrina Cirillo
Maddalena Stornaiuolo in Mare Fuori 3, foto di Sabrina Cirillo

Maddalena Stornaiuolo in Mare Fuori 3, foto di Sabrina Cirillo

Poi, l’approdo alla serie tv Mare Fuori nella terza stagione. Una serie tv, spiega l’attrice e regista, il cui successo è legato anche ai messaggi che riesce a mandare al pubblico: “Spesso viene associato a Gomorra ma sono prodotti diversi, entrambi straordinari. Ma penso che in Mare Fuori non ci sia soltanto il fascino del male ma ci sia una umanizzazione rispetto al personaggio, c’è fragilità, c’è speranza. Il mare fuori che si vede è come se fosse l’interiorità di ogni personaggio della serie. Pensiamo a Pino, Rosa Ricci, Edoardo, c’è sempre una fragilità che prova a uscire” racconta. E poi parla del set: “Carolina Crescentini è stata un faro per noi, è di una generosità impressionante, ci dava consigli, era fondamentale. Mi spiace sia andata via, sia da fan che da collega”. Ma il valore della serie va oltre i suoi attori: “Ci sono tante persone che sono all’Ipm perché si sono trovate in situazioni più grandi di loro, può succedere. Non si può pensare che a noi non accadrà mai. Mostrare fragilità e riscatto insieme è fondamentale – conclude – La serie è vista da ragazzi molto piccoli e i messaggi che passa restano nella loro mente e sono importantissimi”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata