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Donne d’Impresa: Maria Grazia Cassetti, Regina del Ponte Vecchio a Firenze, la passione dei gioielli antichi

Donne d’Impresa: Maria Grazia Cassetti, Regina del Ponte Vecchio a Firenze, la passione dei gioielli antichi, i brand di lusso nel post covid

Donne d’Impresa: Maria Grazia Cassetti, Regina del Ponte Vecchio a Firenze, la passione dei gioielli antichi
Donne d’Impresa: Maria Grazia Cassetti, Regina del Ponte Vecchio a Firenze, la passione dei gioielli antichi

Donne d’Impresa: Maria Grazia Cassetti, Regina del Ponte Vecchio a Firenze, la passione dei gioielli antichi

Donne d’Impresa: Maria Grazia Cassetti, Regina del Ponte Vecchio a Firenze

Là dove un tempo c’erano le macellerie, anzi come le chiamavano allora in gergo “i
beccai“, oggi sul Ponte Vecchio ci sono le gioie e le preziosità di Firenze. Regina del
Ponte Vecchio e dei gioielli più prestigiosi è Maria Grazia Cassetti.

Da quando aveva 18 anni ha fatto il suo ingresso con la sua azienda, nella leggendaria storia del Ponte Vecchio. Proprio per le sue straordinarie idee innovative che il gruppo
Cassetti è diventato una delle più grandi aziende di argenteria e non solo. Perché è
sempre e ancora lei, il punto di riferimento – anche oggi – nel settore dell’alta
gioielleria a livello internazionale e Firenze. Su quello che è sicuramente uno dei ponti
più amati d’Italia il puzzo dell’odore della carne è stato sostituito già dal lontano 1593
da Ferdinando I de’ Medici con lo “sbrilluccicare” degli ori e degli argenti esposti nelle
più prestigiose vetrine di gioielli della città.

Oggi sul Ponte c’è la scia di profumo Chanel n. 5, da sempre indossato da Maria Grazia Cassetti che ci porta dritti dritti nella sua boutique. Cartier e i più bei marchi famosi dell’alta gioielleria, ci aspettano
in vetrina.
Maria Grazia Cassetti è così: versatile e appassionata a tutto quello che fa tanto che mette le
ali ad ognuno dei suoi progetti, sempre vincenti.

Come ha potuto affrontare il Gruppo Cassetti, questi momenti  pesanti a causa del Covid e della guerra?

La chiusura forzata dei negozi ci ha costretto a rivedere la nostra organizzazione,
cercando di ottimizzare gli sforzi e ridurre gli sprechi, ove possibile, ma anche facendo
in modo di garantire ai clienti l’alto standard di servizi.
Inoltre, durante il covid, il nostro intento è stato quello di non far sentire le persone
sole, mantenendo i negozi sempre aperti per la nostra clientela e per i nostri
dipendenti, che si sono mostrati disponibili e pronti ad affrontare ogni tipo di
necessità.

Oggetti in argento, cristallo, porcellane, sono stati punti di forza della sua innovazione e produzione. Quale il futuro? 

La produzione dell’argenteria ci ha fatto conoscere in tutto il mondo tanto da essere
esposta anche al museo di Monaco in Baviera, ma dal 1976 il negozio su Ponte
Vecchio ha fatto da capofila ai nostri attuali sei punti vendita in toscana.
Difficile parlare di futuro perché il nostro spirito imprenditoriale ci spinge, ogni giorno,
a nuovi traguardi con tanta dinamicità e per ciò difficile oggi immaginare il futuro.
Siamo già alla terza generazione, con i figli e puntiamo alla continua espansione e
nuovi negozi.

Nonostante crisi e tempi non facili, i grandi marchi vanno sempre “alla
grande”. 

L’azienda si è rinnovata, puntando su Brand di alta gamma del settore lusso; oggi
riusciamo a commercializzare i migliori marchi, sia nel settore dell’orologeria che in
quello della gioielleria.
Abbiamo creduto ed investito molto su alcune aziende, all’epoca poco conosciute, ma
oggi posso affermare, con soddisfazione, di vantare un portafoglio di Brand Premium
che non ha eguali sul mercato.

Una delle sue passioni più note: i gioielli antichi e moderni ma con creazioni uniche ed eccezionali scovati da lei.

La mia più grande passione sono i gioielli antichi, di cui sono una collezionista, questo
mi porta ancora oggi in viaggi all’estero sempre alla ricerca di nuovi pezzi ed anche
per scovare nuovi trend, la moda del momento, da trasmettere ai miei negozi al mio
ritorno.