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Dopo il ricorso dell’associazione animalista il Tar taglia la stagione della caccia

In Veneto, fino alla fine di settembre, è stata sospesa la caccia per diverse specie di uccelli migratori, inoltre sarà vietato l’utilizzo delle due giornate aggiuntive nei mesi di ottobre e novembre

VENEZIA. Il Tar di Venezia ha disposto la sospensione di alcune importanti parti del calendario venatorio regionale del Veneto, la decisione è arrivata dopo il ricorso presentato dalla Lac (Lega per Abolizione della Caccia), patrocinata dallo studio legale Linzola di Milano.

Fino la fine di settembre è stata sospesa la caccia a: Beccaccia, Germano reale, Folaga, Gallinella d’acqua, Alzavola, Mestolone, Canapiglia, Porciglione, Fischione, Codone, Marzaiola, Beccaccino, Frullino, Tordo bottaccio, Cesena, Tordo sassello, Starna, Fagiano e Quaglia.

Inoltre sarà vietato l’utilizzo delle due giornate aggiuntive di caccia settimanali da appostamento ai migratori nei mesi di ottobre e novembre che la Regione, “disattendendo immotivatamente il parere obbligatorio dell’Ispra” spiegano dalla Lac, aveva concesso in aggiunta alle canoniche tre alla settimana. Sconfitte dunque le tre associazioni venatorie che si erano costituite in giudizio a fianco della Regione Veneto.

Dalla Lac trapela soddisfazione “per questo primo importante risultato a tutela del nostro patrimonio faunistico, provato dalla grave siccità estiva e assoggettato a una pesante pressione venatoria in Veneto”. L’udienza di merito della causa, anche su altri aspetti del calendario venatorio regionale, è stata fissata per il prossimo 30 novembre.