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È morto a 48 anni Christo Jivkov, star de "La passione di Cristo" di Mel Gibson

Cinema

Da tempo l'attore era malato di cancro. "La tua lotta per la vita era la lotta di tutti quelli che ti vogliono bene", ha scritto Maria Grazia Cucinotta su Instagram

È morto a 48 anni Christo Jivkov, attore noto per aver interpretato il ruolo dell'apostolo Giovanni nel film La passione di Cristo di Mel Gibson nel 2004. Da tempo malato di cancro, Jivkov è morto in un ospedale di Los Angeles venerdì 31 marzo. La notizia diffusa sui social dagli amici è stata rilanciata dal sito Deadline.

Tra i messaggi di cordoglio che stanno arrivando in queste ore anche quello di Maria Grazia Cucinotta che con lui aveva recitato in Fly Light (2009) di Roberto Lippolis: "Non voglio ancora crederci che non ci sei più... dolore infinito Ciao Christo, amico mio, anima gentile, la tua lotta per la vita, era la lotta di tutti quelli che ti vogliono bene", ha scritto su Instagram.

La carriera di Christo Jivkov

Christo Jivkov era nato il 18 febbraio 1975 a Sofia, in Bulgaria. Poco dopo essersi diplomato all'Accademia Bulgara di Cinema e Teatro, dove si era specializzato in regia cinematografica con un documentario su Cinecittà e il cinema italiano, venne scritturato per il ruolo del protagonista, il condottiero Giovanni delle Bande Nere, pseudonimo di Ludovico di Giovanni De' Medici, nel film di Ermanno Olmi del 2001 "Il mestiere delle armi" che ha conquistato i David di Donatello 2002 con nove vittorie, tra cui quella per il miglior film. Presentata al Festival di Cannes, la pellicola ha regalato all'attore bulgaro una carriera nel cinema e nella televisione italiana.

Jivkov ha poi interpretato San Giovanni accanto a Jim Caviezel e Monica Bellucci nel film di Gibson La passione di Cristo che ha incassato 612 milioni di dollari in tutto il mondo. Dopo aver recitato in "Occhi di cristallo" (2004) di Eros Puglielli e "Mafalda di Savoia - Il coraggio di una principessa" (2006) di Maurizio Zaccaro (2006), Jivkov è stato il protagonista, Andrea, di "In memoria di me" (2007) di Saverio Costanzo, ispirato al romanzo "Lacrime impure" di Furio Monicelli e presentato in concorso al Festival di Berlino.

Il suo curriculum cinematografico comprende i film: "The Counting House" (2007) di Carlo Giudice e Paolo Marcellini, "La masseria delle allodole" (2007) di Paolo Taviani e Vittorio Taviani, "Fuga per la libertà - L'aviatore" (2008) di Carlo Carlei (2008), "Il compleann" (2009) di Marco Filiberti, "Barbarossa" (2009) di Renzo Martinelli, "La soluzione migliore" (2011) di Luca Mazzieri, "Il ragazzo invisibile" (2014) di Gabriele Salvatores. In tv è apparso in "L'inchiesta" (2006), per la regia di Giulio Base, e "La figlia del capitano" (2012), per la regia di Giacomo Campiotti. Tra le sue ultime apparizioni quella in "Sabbie e fuoco" (2019) di Souheil Ben-Barka. L'attore è stato anche produttore e assistente di regia per alcuni titoli.