Finalmente è arrivato il tanto atteso Gesù traMatteo Renzi e Carlo Calenda. "Abbiamo deciso di provarlo", ha annunciato il leader IV su Facebook. "Nasce un'alternativa seria e pratica", ha fatto eco su Twitter l'ex ministro dello sviluppo. Il "cuore" dell'accordo ha assunto la guida in Calenda, una lista unica, una presenza "uguale" di candidati di Iv e Action, e un simbolo del nome di Calenda in evidenza ha.
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Quest'ultimo dettaglio, tra l'altro, quando lo stesso Renzi si ritrova nella conclusione del contratto ``suo'' vanno affrontate le tensioni per lo spazio concesso ai suoi alleati.L'ex presidente del Consiglio ha postato su Instragam un vecchio video di una partita di calcio in cui sta giocando lui stesso (squadra parlamentare numero 10). Luca Lotti ha bisogno di un assist per segnare.
"Ci sono momenti in cui le ambizioni personali vengono sostituite da sogni collettivi. Gli assist servono per segnare gol", ha poi scritto su Fb. Tra i dettagli dell'accordo (che, come ha spiegato Callenda, andrà "diffondono a poco a poco"), c'è ancora spazio per il simbolo di Renew Europe (che sarà presente al Parlamento Europeo grazie all'impegno di Sandro Goji), ma quindi Non la lista civica di Federico Pizzarotti, "Devi chiedere a Renzi", Calenda ha respinto la questione. C'è un gruppodi In televisione gli viene dato più spazio in calendario come "campaign leader" rispetto a Renzi.Una volta definito il quadro, potrebbe venire alla ribalta. Cioè, elenco di modifica. "Sarò sulla scena (e in alcuni collegi elettorali del Senato) per aiutarlo a vincere", ha subito rivelato Renzi, confermando le sue intenzioni di candidarsi per diversi collegi.
Le domande sulla candidatura disono già sul tavolo di big di due partiti (come Matteo Richetti e Andrea Mazziotti da una parte e Ettore Rosato e Maria Elena Boschi dall'altra). Tuttavia, i rappresentanti di Iv e Action sono nel regno e sono già in disaccordo da giorni. La Toscana, territorio di Lenz, occupa gran parte del discorso. Per IV si preparano da giorni il vicepresidente regionale Stefania Saccardi (in lista), il senese Stefano Scaramelli, il fiorentino Gabriele Toccafondi e il livornese Alessandro Cosimi.
Quello che sorprende qui è il fatto che grandi nomi di Iv, come Boschi e Francesco Bonifazi, possano rinunciare allo spazio per candidarsi per un'altra quotazione regionale. Per l'azione intervengono Barbara Masini e Marco Remaschi. Un'altra regione, un altro problema. In Campania l'azione è fortemente incentrata sulla Mara Carfagna. Mara Carfagna dovrebbe essere in testa alla lista in una o più circoscrizioni elettorali proporzionali alla Camera dei Deputati. Bisognerebbe scoprirlo. Durante la corsa, l'impiegato locale Giuseppe Somze sarà ansioso di un "upgrade".
Ma Campania IV vanta molti nomi sociali e prestigiosi come Gennaro Migliore, quindi la candidatura sembra scontata. Tra l'altro c'è anche l'ipotesi della corsa di Rosato in alcune università. Maria Stella Germini, che resta nella terza pole 'massimi', dovrà gareggiare al Pullinominal di Milano, ma Elena Bonetti, un'altra ministra (della IV), non avrà difficoltà a trovare spazio, non c'è.
Interessante notare che in Sardegna la terza pole potrebbe dare un tetto agli ex-M5 Maria Evangelista e Nardo Marino, e in Veneto (Iv potrebbe essere vista da Daniela Sbrolini e Sara Moretto, tra gli altri). ), Calenda sta cercando di dirigere l'imprenditore Alberto Baban e il sociologo e professore universitario Stefano Allevi.
