Sono stati complessivamente 390mila gli elettori chiamati alle urne per la scelta di sindaci e consiglieri comunali in 28 comuni. L'affluenza è risultata in sensibile calo rispetto alla tornata elettorale precedente: intorno al 59%, ovvero una flessione di circa 7 punti percentuali.
L'affluenza a Cagliari si è fermata al 51,72, appena un elettore su due, mentre a Sassari è arrivata al 54,7%. Ad Alghero hanno votato il 58,6% degli aventi diritto (cinque anni fa furono il 63,9). A Monserrato e Sinnai l'affluenza è stata rispettivamente del 51,3% e 55,7% (contro i precedenti 58,3% e 66,4%)
Urne chiuse e già nove sindaci eletti
Ad urne appena chiuse sono già nove i sindaci eletti in Sardegna su 28 amministrazioni al voto. Si tratta di piccoli centri nei quali l'affluenza è stata di oltre il 50% (percentuale che in caso di un solo candidato vale come quorum), quota utile per eleggere l'unico candidato a primo cittadino del paese.Si tratta dei comuni di Ortueri nel Nuorese (Francesco Carta), Sorradile nell'Oristanese (Pietro Arca) e Illorai (Titino Sebastiano Cau, di fatto primo sindaco leghista nella Regione) e Putifigari (Giacomo Contini) nel Sassarese. Questi quattro sindaci erano già certi dell'elezione dalle 19, quando l'affluenza era già oltre il 50%.
Gli altri cinque sono Clara Michelangeli a Onanì e Paolo Ledda a Sarule, in provincia di Nuoro; Renato Melis a Esterzili, Gianluca Serra a Genoni, nel Sud Sardegna; Emanuele Cauli a Magomadas in provincia di Oristano.
Il valore politico di un voto locale
Queste amministrative sono anche un vero e proprio minitest per la nuova giunta regionale a guida Psd'az-Lega e per la maggioranza uscita dalle urne delle regionali del 24 febbraio scorso. La campagna elettorale negli ultimi giorni è stata infatti infiammata dalla prima legge regionale proposta dal consiglio e relativa al trattamento economico dei consiglieri; proposta che l'ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha definito un modo mascherato di reintrodurre vitalizi.Ma un'altra polemica riguarda il neopresidente della Regione, Christian Solinas, che a tre mesi dall'elezione non ha ancora sciolto il nodo della scelta tra l'incarico di presidente della giunta regionale e quello di senatore.