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Elezioni politiche 2022, ipotesi Salvini e Tajani vicepremier. Mattarella attende i presidenti delle Camere poi le consultazioni. Renzi apre a un tavolo delle riforme

Iniziano la grandi manovre per la formazione del nuovo governo di centrodestra. Giorgia Meloni vede Antonio Tajani. "Lavoriamo per l'Italia", riferisce il coordinatore di Forza Italia, al termine del colloquio nella sede di FdI. Non si sarebbero fatti nomi, spiegano fonti azzurre. Ma una delle ipotesi su cui si riflette è che possano esserci due vicepremier: Matteo Salvini e Tajani. Intanto, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è pronto a lavorare da subito per far avere al Paese un esecutivo operativo nel minor tempo possibile. A due giorni dal voto, il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, avverte: "Tutti i governi, compreso quello italiano, avranno molto più da guadagnare lavorando con l'Europa piuttosto che contro". Arrivano buone notizie dal Pnrr: approvata la seconda tranche di 21 miliardi. Paolo Gentiloni avvisa: "Prossimo governo onori gli impegni del Pnrr". Prime tensioni nella formazione del futuro esecutivo con Matteo Salvini, attaccato da Zaia e Maroni, che chiede di tornare al Viminale, anche se la premier in pectore non avrebbe nessuna intenzione di dargli ministeri chiave. Molinari avverte FdI: "Dia giusto peso alle Lega", mentre Rauti irride Berlusconi: "Regista di governo? Non so cosa significhi". Crisi anche nel Pd dove Enrico Letta annuncia che non si ricandiderà e avvia la stagione congressuale dopo la sconfitta alle elezioni. Bettini chiede un tagliando vero. Provenzano: "Sconfitti ma non vinti". Matteo Renzi fa sapere che Italia viva sarà all'opposizione, "voteremo contro la fiducia2 e se Meloni "chiederà un tavolo per fare insieme le riforme costituzionali, noi ci saremo". È ufficiale: Umberto Bossi fuori dal Parlamento dopo 35 anni. Salvini lo propone senatore a vita. Il cardinal Zuppi (Cei) commenta le elezioni: "Ci faremo sentire anche con severità".

Mattarella attende i presidenti della Camera, poi le consultazioni

Dare al Paese un governo nel minor tempo possibile. È questo l'auspicio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronto ad aprire le porte del Quirinale per le consultazioni anche nel fine settimana. Il primo step per l'avvio della legislatura è l'elezione dei presidenti delle Camere, convocate per la prima seduta giovedì 13 ottobre. Una volta eletti capigruppo parlamentari, Mattarella convocherà i partiti per le consultazioni di rito che precedono la formazione dell'esecutivo, anche se dovesse trattarsi di sabato 15 e domenica 16 ottobre.

Governo centrodestra, ipotesi due vicepremier: Salvini e Tajani

Nel centrodestra si fanno i primi passi per il nuovo governo, dopo l'incontro tra Antonio Tajani e Giorgia Meloni nella sede di FdI. Una delle ipotesi sul tavolo - riferiscono fonti parlamentari del centrodestra - è che possano esserci due vicepremier, lo stesso Tajani e il segretario della Lega Salvini.

Calenda: "Se Meloni proporrà riforme è un dovere discuterne"

"Se la Meloni farà una bicamerale per le riforme è un dovere partecipare e discutere. Se farà delle proposte è un dovere partecipare è discutere". Così il leader di Azione, Carlo Calenda, nella puntata di Porta a Porta che andrà in onda stasera su Rai 1.

Calenda: "No a presidenzialismo ma non credo ci saranno riforme"

"Io sono assolutamente contrario al presidenzialismo, ma comunque non credo che ci sarà alcuna riforma costituzionale". Così il leader di Azione, Carlo Calenda, nella puntata di Porta a Porta che andrà in onda stasera su Rai 1.

(ansa)

Terminato il consiglio federale della Lega: "Piena fiducia a Salvini"

"La Lega potrà recuperare il consenso grazie ai risultati che otterrà nel governo di centrodestra - e Matteo Salvini avrà un ruolo fondamentale - ripartendo anche dall'ascolto del territorio e dalla valorizzazione dei tanti amministratori a partire dai governatori". È lo scenario che la Lega descrive al termine del consiglio federale, appena concluso.

(ansa)

Lega, Fedriga: "Salvini sì o no? Salvini sì"

"Salvini sì o no? Salvini sì". Così ha risposto ai cronisti, lasciando la sede della Lega al termine del consiglio federale in via Bellerio, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. "Abbiamo discusso dei congressi, è andato tutto bene" ha assicurato.

Fontana: "Il consiglio federale della Lega è andato benissimo"

"Com'è andata? Benissimo...". Lasciando via Bellerio, quartier generale milanese della Lega, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato così sui lavori del Consiglio federale del partito.

Azione: anche Carfagna, Gelmini e Ricciardi nella nuova segreteria

Il segretario di Azione, Carlo Calenda, ha nominato la nuova segreteria. Questa la composizione: Matteo Richetti (presidente); Emma Fattorini (vicepresidente), Giulia Pastorella (vicepresidente); Andrea Mazziotti (vicesegretario con delega ai Rapporti politici), Enrico Costa (vicesegretario con delega alla Giustizia); Mara Carfagna (responsabile del Programma), Maria Stella Gelmini (responsabile Gruppi parlamentari e riforme), Gianluca Susta (responsabile Europa), Osvaldo Napoli (responsabile Trasporti e infrastrutture), Giuseppe Zollino (responsabile Energia e ambiente), Marcello Pittella (responsabile Regioni), Vincenzo Camporini (responsabile Difesa e sicurezza), Mario Raffaelli (responsabile dello Sviluppo della rete e politica estera), Barbara Masini (responsabile per i Diritti), Francesco Italia (responsabile Comuni), Marco Lombardo (responsabile per il Pnrr), Giacomo Leonelli (responsabile per la P.a.), Paolo Russo (responsabile per il Mezzogiorno), Mariasole Mascia (responsabile per il Terzo settore), Alberto Baban (responsabile per lo Sviluppo economico), Andrea Moltrasio (responsabile per il Credito), Giangiacomo Palazzolo (responsabile per la Legalità), Carlo Pasqualetto (responsabile per la Transizione digitale), Walter Ricciardi (responsabile per la Sanità), Giulio Cesare Sottanelli (responsabile Enti locali e mobilitazione).

(ansa)

Orlando: "Il Pd è a un passaggio straordinario, va rifondato"

"Proprio perché la sconfitta non è una sconfitta ordinaria e, proprio perché gli errori commessi sono la conseguenza di nodi non sciolti, abbiamo bisogno di un momento di profondo ripensamento del Pd. Non uso, per evidenti ragioni, la parola rifondazione, ma quello è il senso". Lo dice il ministro del Lavoro ed esponente Pd Andrea Orlando in una intervista ad Huffington Post. "Non siamo di fronte a un passaggio ordinario, ma straordinario, che chiama in causa l'identità e la nostra funzione storica", aggiunge Orlando.

(ansa)

Lega: saremo parte fondamentale del governo di centrodestra

"La Lega sarà parte fondamentale del governo di centrodestra". È quanto sottolinea in una nota il Consiglio federale del partito, che si sta svolgendo in via Bellerio, a Milano. "Due ore di lavoro con lo sguardo rivolto soprattutto al futuro e ai problemi da risolvere grazie al nuovo governo di centrodestra, di cui la Lega sarà parte fondamentale", scrive la Lega in una nota.

Lega: fonti Bellerio, richiesta unanime, Salvini vada al governo

Durante i lavori del federale ancora in corso è emersa la richiesta unanime di avere Matteo Salvini al governo. Lo fanno sapere fonti di Via Bellerio.

Lega: fonti Bellerio, nessuno discute segreteria Salvini

C'è stata una discussione franca ma è emersa la tutela assoluta del segretario federale Matteo Salvini: hanno parlato tutti e nessuno lo ha messo in discussione. Lo fanno sapere fonti della Lega, mentre è ancora in corso il federale a Via Bellerio. A testimonianza del clima di condivisione, la Lega ha diffuso una foto della riunione in cui si vede Matteo Salvini seduto accanto a Luca Zaia. Poi Massimiliano Fedriga vicino a Attilio Fontana. Poco dietro Giancarlo Giorgetti.

Casini: "Calma. Né debacle né scaricare tutto su Letta"

"Non mi sembra una debacle. Il Pd, anzi, ha quasi migliorato". Pier Ferdinando Casini invita "ad avere calma" e - a Metropolis, sul sito di Repubblica - inquadra la situazione del partito nel quale, sottolinea, è stato rieletto come "indipendente" auspicando un congresso "che sia non solo di persone ma di profonda riflessione". "È sbagliato dire che gli elettori non hanno capito, perché se hai perso hai perso ma Enrico Letta ha dimostrato il suo spessore umano e dico con molta serenità che se pensiamo che il problema del Pd sia Letta andiamo poco distanti - continua Casini - Scaricare su di lui contraddizioni che arrivano da lontano - riprende - è assai ingeneroso, come era forse eccessivo pensare che chiamandolo da Parigi sarebbe arrivato con la bacchetta magica".

Ancora in corso dopo 3 ore il consiglio federale della Lega

È ancora in corso, dopo 3 ore, il consiglio federale della Lega in via Bellerio, a Milano, convocato dal segretario del partito, Matteo Salvini, all'indomani dell'esito del voto. La riunione è stata sospesa per qualche minuto e alcuni esponenti del partito hanno iniziato a lasciare via Bellerio, come il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e il capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo, ma dal partito fanno sapere che l'incontro prosegue.

Meloni lascia la sede di Fdi dopo l'incontro con Tajani

Giorgia Meloni ha lasciato la sede di Fdi di via della Scrofa in auto dopo l'incontro con Antonio Tajani. La presidente non ha rilasciato dichiarazioni.

Fonti di Forza Italia: "Discusso dell'impostazione generale del governo, no nomi"

Si è trattato di un "primo incontro con scambio di idee in vista di prossimi appuntamenti: l'elezione dei presidenti delle Camere e l'impostazione generale governo". Così fonti di Forza Italia sull'incontro tra Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Il coordinatore di FI è descritto come "molto soddisfatto". Nessun nome per la futura squadra o altri dettagli sarebbero stati affrontati.

Tajani: "Incontro con Meloni? Lavoriamo per l'Italia"

"Lavoriamo per l'Italia". Così il coordinatore di FI Antonio Tajani che ha incontrato il presidente di Fdi Giorgia Meloni nella sede del partito di Fratelli d'Italia. "La sento cento volte al giorno. Non c'è niente da dire", ha sottolineato Tajani.

Tajani: "Salvini al Viminale? Da FI nessun pregiudizio"

Che ministero dare a Salvini? "Per quanto mi riguarda può fare tutto, anche andare agli interni, noi di Fi non abbiamo assolutamente pregiudizi nei confronti di nessuno, ma non sono io a decidere". Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il deputato Fi Antonio Tajani, che oggi è stato intervistato da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro.

Tajani: "A Forza Italia tre ministeri? Io spero anche quattro"

Quanti ministeri dovrebbe avere Forza Italia, due o tre? "Io spero anche quattro magari..." Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Antonio Tajani, coordinatore di Fi.

Incontro Meloni-Tajani nella sede di Fratelli d'Italia

Incontro nella sede di Fratelli d'Italia in via della Scrofa tra la leader Giorgia Meloni e il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani.

(agf)

Verini (Pd): "Partito da rifondare, i nomi vengono dopo"

"La sconfitta netta e dolorosa del Pd e del fronte progressista è in gran parte maturata dalle scelte profondamente sbagliate di Conte e Calenda. Ma non possiamo fermarci a questa pur verissima affermazione. Perché con ogni evidenza è emerso che anche noi siamo parte del problema, anche il Pd è parte del problema". Lo ha detto Walter Verini, senatore e tesoriere del Pd in un'intervista a Radio Immagina, la web radio dem. "E' infatti del tutto evidente che da molti anni siamo percepiti come un partito arroccato nelle istituzioni, nelle istituzioni centrali e nelle amministrazioni locali", aggiunge.

Tajani: "Il governo senza FI non nasce. Berlusconi garante-regista"

"Siamo determinanti per far nascere il nuovo governo e questa mi pare una buona cosa". Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Antonio Tajani. Senza di voi, quindi, il governo non nasce. "Esatto". È vero che Berlusconi vuole fare il presidente del Senato? "Non credo voglia fare il presidente del Senato, ci ho parlato anche stamattina". E cosa vuole fare? "Il padre del centrodestra, farà un po' da garante, da protagonista, da regista, anche a livello internazionale", conclude.

Ue: "L'Italia guadagna a stare con l'Europa e non contro"

"Nessuno Stato europeo da solo può affrontare le minacce che circondano l'Europa, quindi tutti i governi, compreso quello italiano, avranno molto più da guadagnare lavorando con l'Europa piuttosto che contro l'Europa". Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, ai microfoni della radio spagnola Rne. Durante la campagna elettorale "alcune forze politiche italiane che appartengono allo schieramento che con tutta probabilità andrà al governo hanno fatto della retorica" contro l'Unione europea, "ma ora bisogna vedere se il prossimo governo riprodurrà tale retorica o lavorerà a un livello più pragmatico e realista con le istituzioni europee e con gli altri governi per affrontare problemi come la guerra, il prezzo dell'energia e l'inflazione", ha aggiunto Schinas.

(ansa)

Renzi: "Noi all'opposizione a Meloni ma siamo pronti alle riforme"

"Meloni premier avrà la nostra opposizione. Voteremo contro la fiducia, presenteremo i nostri emendamenti. E, se chiederà un tavolo per fare insieme le riforme costituzionali, noi ci saremo perché siamo sempre pronti a riscrivere insieme le regole". Così il leader di Italia viva, Matteo Renzi, nella sua Enews di oggi.

Bossi: "Da popolo del Nord messaggio chiaro e inequivocabile, va ascoltato"

"Il popolo del Nord esprime un messaggio chiaro ed inequivocabile che non può non essere ascoltato". Lo dice Umberto Bossi all'AdnKronos, dopo il voto di domenica scorsa.

"Sono contento poiché avevo deciso di non candidarmi. Mi hanno pregato e solo per il rispetto verso la militanza ho accettato". Così il 'senatur' dopo il voto che ha sancito l'addio del Senatur al Parlamento dopo 35 anni.

Cirinnà: "Io 'trombata'? Ha perso il partito. Non ho sentito Letta né mai lo risentirò"

Io trombata? "Certo, lo so e non mi offendo. Sono dispiaciuta perché il mio partito ha deciso che poteva fare a meno di me, non mi sento sconfitta però, personalmente ho avuto un buon risultato, ha perso il partito non io. Ho accettato per non farmi dare della codarda e per morire in battaglia". Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l'ex senatrice Pd Monica Cirinnà, che oggi è stata intervistata da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro.

"Ho accettato di candidarmi per non farmi dare della codarda e per 'morire in battaglia', ci sono state tante vendette nel compilare le liste". Il segretario Enrico Letta l'ha chiamata durante questa campagna elettorale? "Letta? Non l'ho mai sentito e mai lo risentirò - ha detto Cirinnà a Un Giorno da Pecora -, ho ricevuto solo due telefonate: quelle di Roberta Pinotti e di Laura Boldrini".

Cardinal Zuppi (Cei): eletti siano a servizio di tutti, specie degli ultimi. Ci faremo sentire anche con severità

Agli eletti chiediamo di svolgere il loro mandato come 'un'alta responsabilità', al servizio di tutti, a cominciare dai più deboli e meno garantiti". Così la Cei. "L'agenda dei problemi del nostro Paese è fitta: le povertà in aumento costante e preoccupante, l'inverno demografico, la protezione degli anziani, i divari tra i territori, la transizione ecologica e la crisi energetica, la difesa dei posti di lavoro, soprattutto per i giovani, l'accoglienza, la tutela, la promozione e l'integrazione dei migranti, il superamento delle lungaggini burocratiche, le riforme dell'espressione democratica dello Stato e della legge elettorale".

"Sono alcune delle sfide che il Paese è chiamato ad affrontare fin da subito. Senza dimenticare che la guerra in corso e le sue pesanti conseguenze richiedono un impegno di tutti e in piena sintonia con l'Europa", afferma il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in una dichiarazione dopo le elezioni politiche di domenica 25 settembre. "L'Italia ha bisogno dell'impegno di ciascuno, di responsabilità e di partecipazione", avverte Zuppi, ricordando che "nell'appello del Consiglio episcopale permanente, diffuso alla vigilia delle elezioni, abbiamo sottolineato quanto sia importante essere partecipi del futuro del Paese".

"Purtroppo, dobbiamo registrare con preoccupazione il crescente astensionismo, che ha caratterizzato questa tornata elettorale, raggiungendo livelli mai visti in passato - prosegue -. È il sintomo di un disagio che non può essere archiviato con superficialità e che deve invece essere ascoltato". Per questo, "rinnoviamo con ancora maggiore convinzione l'invito a 'essere protagonisti del futuro', nella consapevolezza che sia necessario ricostruire un tessuto di relazioni umane, di cui anche la politica non può fare a meno".

"La Chiesa, come già ribadito - conclude il presidente della Cei -, 'continuerà a indicare, con severità se occorre, il bene comune e non l'interesse personale, la difesa dei diritti inviolabili della persona e della comunità'. Da parte sua, nel rispetto delle dinamiche democratiche e nella distinzione dei ruoli, non farà mancare il proprio contributo per la promozione di una società più giusta e inclusiva".

Lombardia: Fontana, credo non cambi niente, sarò il candidato

Nonostante il risultato delle elezioni politiche, che ha registrato in tutta Italia, Lombardia inclusa, il sorpasso di FdI sulla Lega, secondo il governatore Attilio Fontana la sua ricandidatura non è a rischio.

"Ho già detto tutto quello che c'era da dire. Non credo che sia cambiato niente, non credo - ha detto l'esponente della Lega rispondendo ai giornalisti - ci siano novità. Credo di poter dire come mi è stato detto singolarmente dai rappresentanti dei 4 partiti della coalizione che sarò candidatò.

Fontana: leadership Salvini non è a rischio

La leadership di Matteo Salvini nella Lega e' a rischio?  "Assolutamente no". A dirlo e' il presidente della Regione Lombardia, il leghista Attilio Fontana, a margine di un incontro a Palazzo Pirelli. Ai giornalisti che gli chiedevano se secondo lui vada  cambiata la leadership nel partito, il governatore ha spiegato: "Io non penso assolutamente nulla, oggi ci troviamo" al consiglio federale "ragioniamo tutti insieme e faremo le valutazioni". Fontana ha aggiunto di aspettarsi "un'analisi attenta" del voto. E a chi gli faceva notare che il peso della Lega e' cambiato, il presidente della Lombardia ha risposto: "Non c'entra. Non e' che queste valutazioni si fanno solo sulla base dei numeri. Oggi ci incontreremo al congresso federale e faremo una attenta analisi. Oggi ci troviamo e sentiamo tutte le persone che hanno da fare richieste".

Il premier olandese Rutte, esito voto italiano preoccupa ma diamo una possibilità
 

Gli sviluppi in Italia sono "motivo di preoccupazione". Lo ha detto il premier olandese, Mark Rutte, in un'intervista tv a Op1, commentando la vittoria di Fratelli d'Italia alle elezioni in Italia. "I partiti di questa coalizione hanno detto e fatto cose che dovrebbero renderci vigili", ha spiegato Rutte, riferendosi alla Russia ed alle questioni "finanziarie ed economiche".

Il premier olandese ha aggiunto tuttavia che il suo governo cercherà di collaborare con il nuovo esecutivo italiano probabilmente guidato da Giorgia Meloni: "Non dovremmo essere ingenui, ma dobbiamo darle una possibilità - ha proseguito -. Cercherò di costruire un buon rapporto con lei".

Tajani: "Bossi senatore a vita? Ha tutti i titoli"

Umberto Bossi senatore a vita? "E' un personaggio importante della nostra storia politica, perché no?". Risponde così il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, durante un punto stampa in piazza Montecitorio, a chi gli chiede della proposta della Lega di nominare senatore a vita Umberto Bossi.

"Spetta al capo dello Stato fare questo tipo di scelta ma Bossi è un protagonista della vita politica come ce ne sono altri e ha tutti i titoli", aggiunge.

Tajani: "Io alla Farnesina? Farò ciò che serve"

"Io sono vicepresidente e coordinatore di Forza Italia, non mi sono proposto con nessuna candidatura. Per me sarà un grande onore rappresentare gli italiani alla Camera dove sono appena stato eletto, farò tutto ciò che serve per gli italiani come ho sempre fatto". Lo ha detto il coordinatore di FI, Antonio Tajani durante un punto stampa a piazza Montecitorio a proposito di una sua eventuale candidatura come ministro degli Esteri.

Pd: Nardella, non ha chiaro chi deve rappresentare

"Dobbiamo analizzare i voti, il primo punto serio di crisi del nostro partito è che abbiamo perso la nostra missione. Non abbiamo chiaro qual è il blocco sociale che vogliamo davvero rappresentare. Dobbiamo fare un lavoro serio, anche doloroso ma necessario per ripartire da zero, cominciando da questa domanda: quali valore e quale parte dell'Italia il Pd rappresenta? A Firenze abbiamo vinto non perché Firenze storicamente è di sinistra, anzi. Abbiamo vinto perché abbiamo lavorato sulle periferie". Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine della presentazione della stagione 2022-23 del Teatro di Rifredi.

Nardella ha ricordato che il successo di Firenze è perché il Comune è stato a "contatto con i ceti più poveri, abbiamo poi investito sulla sicurezza e affrontato temi che a sinistra sono tabù come la sicurezza urbana.  Ci siamo anche differenziati da un'idea di sicurezza di destra proponendo una idea più attinente ai nostri valori. Abbiamo investito sul trasporto: non basta essere ambientalisti a parole, abbiamo messo da parte l'ambientalismo da salotto e ne abbiamo fatto uno concreto, pragmatico, investendo sulle tramvie e realizzando piste ciclabili. Abbiamo fatto poi un grande sforzo sulle politiche sociali: non li abbiamo mai tagliati". Il sindaco ha poi parlato anche "dell'attenzione agli anziani, ai senza tetto, alle persone svantaggiate. Abbiamo avuto un approccio sui temi dell'immigrazione molto pragmatico e non ideologico".

Von der Leyen, da Italia importante impulso a riforme

"Ancora una volta buone notizie per l'Italia. La Commissione ritiene che l'Italia abbia compiuto progressi sufficienti nell'attuazione del suo piano Pnrr per ricevere un secondo pagamento da NextGenerationEU. Dopo il via libera degli Stati membri, l'Italia riceverà 21 miliardi di euro. L'Italia sta dimostrando un continuo e importante impulso alle riforme in settori chiave, come il pubblico impiego e gli appalti pubblici. Congratulazioni, Italia, e continua a lavorare bene! La Commissione è al vostro fianco". Lo afferma la presidente della Commissione Ursula von der Leyen in merito al sì dell'Ue alla seconda tranche del Pnrr

Renzi ai suoi: "Meloni ringrazi Letta, non avrebbe avuto maggioranza"

" La destra italiana non è fascista", ma con la destra "al massimo rischiamo il portafogli, perchè io li ritengo incapaci di governare (e spero di essere smentito)". Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews.

(ansa)
"Meloni ha vinto. Deve ringraziare i suoi elettori, la sua tenacia, la sua coalizione e soprattutto Enrico Letta, sul cui disastro non insisto. Dico solo che - se Letta non avesse scientificamente sbagliato tutto negli ultimi due mesi - oggi Meloni non avrebbe la maggioranza assoluta. Se Letta non si fosse impegnato così tanto, oggi la Meloni non avrebbe i numeri assoluti" afferma il leader di Iv.

"La destra italiana non è fascista. Va respinta questa narrazione, non c'è alcun rischio democratico nel nostro Paese. Ieri l'ho detto alla CNN e lo dico a tutti i numerosi interlocutori internazionali che incontro anche qui: non c'è alcun rischio per la democrazia con Meloni premier. E lo dice chi si sta attrezzando per fare opposizione, dura ma civile" annuncia Renzi.

Gentiloni: "Fondamentale prossimo Governo onori impegni Pnrr"

(ansa)
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) "per l'Italia rappresenta un'opportunità unica per costruire un'economia più competitiva e sostenibile e una società più equa. Spetterà al prossimo governo italiano fare ogni sforzo per cogliere questa opportunità. È fondamentale onorare gli impegni rimanenti dell'Pnrr per realizzare il cambiamento strutturale necessario per indirizzare l'economia italiana su un percorso di crescita forte e duratura". Lo afferma il commissario Ue per l'Economia Paolo Gentiloni dopo il via libera all'erogazione ulteriore di 21 miliardi di euro all'Italia del Pnrr.

Pnrr: via libera Commissione Ue a pagamento seconda rata da 21 miliardi

"La Commissione europea ha approvato una valutazione preliminare positiva delle richieste di secondo pagamento dell'Italia per 21 miliardi". Lo ha annunciato la portavoce dell'Esecutivo Ue, Veerle Nuyts, nel briefing quotidiano con la stampa.

"La Commissione - ha precisato - ha rilevato che l'entità ha raggiunto tutti i 45 traguardi e obiettivi, ma sta mostrando un continuo slancio di riforme trasformative e politiche chiave come appalti pubblici, occupazione e amministrazione fiscale. Il lancio degli investimenti sta entrando a pieno regime anche in diverse aree di punta come ricerca e sviluppo, salute, idrogeno, turismo e cultura". "La Commissione ha inviato il suo successore al Comitato economico e finanziario chiedendo il suo parere che sarà consegnato entro quattro settimane", ha aggiunto.

Salvini propone Bossi senatore a vita

"Bossi senatore a vita? Sarebbe il giusto riconoscimento dopo trentacinque anni al servizio della Lega e del Paese. Porterò avanti personalmente, sicuramente con l'appoggio non solo della Lega ma di tantissimi italiani, questa proposta". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Governo al lavoro per anticipare obiettivi Pnrr terza rata

Il Governo è al lavoro sui 55 traguardi e obiettivi da conseguire entro fine anno e che daranno diritto a richiedere a Bruxelles la terza rata di finanziamenti, pari a ulteriori 19 miliardi di euro. E' quanto viene fatto sapere da Palazzo Chigi.

L'azione del Governo punta a realizzare in anticipo numerosi obiettivi, già a settembre e poi in ottobre, rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2022. Si tratta di circa il 50% degli interventi, sui quali la Commissione europea eserciterà la sua valutazione.

(ansa)

Molinari: FdI sia all'altezza, giusto peso a Lega

"Fratelli d'Italia dovrà dimostrare di essere all'altezza del ruolo che gli hanno dato gli italiani, noi in questi ultimi 5 anni siamo stati la prima forza del centrodestra ed essere la prima forza del centrodestra significa avere grande pazienza ed essere in grado di tenere insieme la coalizione, questo vuol dire anche dare risposte agli altri partiti della coalizione, trovare un equilibrio, non atteggiandosi come quelli più forti ma cercando di fare squadra". Lo ha detto Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega, a 24 Mattino su Radio 24.

"Bisognerà capire se Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia avranno questo approccio, è chiaro che la Lega è in una posizione di maggiore debolezza rispetto a prima, non siamo più primo partito ma siamo la seconda forza del centrodestra e questo vuol dire che dovremo avere un peso di tutto rispetto nella compagine di governo e nei ruoli istituzionali. Adesso i ruoli sono cambiati, non siamo più noi a doverci armare di pazienza ma dovrà farlo Fratelli d'Italia per rispondere a tutte le istanze delle forze di centrodestra".

Spread Btp-Bund corre a 254, Piazza Affari in calo
 

Lo spread Btp-Bund rompe la soglia dei 250 punti base e sale fino a 255 punti base, in rialzo di 12 punti rispetto alla chiusura di ieri, con il rendimento del nostro decennale che tocca il 4,64% (+10 punti base), maglia nera tra i bond in Europa. Inversione di rotta anche a Piazza Affari, dove il Ftse Mib gira in calo e cede lo 0,5%, con le utility in forte calo dopo che è emerso che il Nord Stream ha subito danni senza precedenti: Terna cede il 4%, Enel ed Hera il 3%, A2A il 2,7% e Saipem il 2%.

Maroni: "E' ora di un nuovo segretario. Saprei chi eleggere"

"La vittoria netta svanisce quella che per il centrodestra era l'unica paura e per il centrosinistra l'unica speranza: non ci saranno incertezze in parlamento. Meloni potrà contare su una maggioranza assoluta sia alla Camera che al Senato". Così l'ex segretario leghista Roberto Maroni nella rubrica 'Barbari foglianti' sul Foglio commenta l'esito delle politiche. "E ora si parla di un congresso straordinario della Lega. Ci vuole. Io saprei chi eleggere come nuovo segretario. Ma per adesso non faccio nomi", aggiunge poi.

(ansa)

Ricci: "Serve nuovo Pd o andare oltre, sindaci in campo"

"Dobbiamo ripartire. Abbiamo un popolo, arrabbiato e avvilito, al quale dobbiamo ridare una speranza. Dobbiamo riorganizzarci. L'aver diviso il fronte democratico è stato un errore. Il problema non era il fronte largo ma non averlo fatto. A livello nazionale non siamo percepiti come credibili contro le disuguaglianze e questo accade a livello locale ed è dai sindaci che dobbiamo ripartire". Lo dice il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, coordinatore dei primi cittadini Pd, intervenendo a RaiNews24.

Io candidato? "Io credo che tutti dobbiamo avere una grande umiltà e dare il nostro contributo. Occorrerà un nuovo Pd e forse occorrerà andare oltre il Pd. A 15 anni dalla nascita del Pd dobbiamo rinnovare il pensiero. Io penso che nessuno si possa sottrarre alla ricostruzione, quantomeno si possonon sottrarre i sindaci, cioè la sinistra di prossimità. È un grande patrimonio che abbiamo. I sindaci saranno in campo", ha aggiunto.

Molinari: "Opposizione e maggioranza hanno uguale interesse a sconfiggere le diseguaglianze"

Rauti: "Alleanza di programma trainata da FdI"

Berlusconi è stato filmato in un video in cui diceva che lui sarà il regista del futuro governo. "Questa coalizione è un'alleanza di programma e di governo nella quale crediamo, un'alleanza trainata da fratelli d'italia. Non so cosa si intenda per regista e regia, so che la comprensione del governo comprenda che ci sia un presidente che viene espresso dal partito che ha preso più voti, che è Fratelli d'Italia". Lo dice Isabella Rauti (FdI) a Rtl 102.5.

(ansa)

Salvini: "Ora al lavoro per dare un governo forte e stabile"

"Grazie ai 2 milioni e mezzo di italiani che hanno scelto la lega. Ora al lavoro per dare un governo forte e stabile al paese". Lo scrive su facebook Matteo Salvini, leader della Lega.

Molinari: "Opposizione e maggioranza hanno uguale interesse a sconfiggere le diseguaglianze"

Il ministro degli Esteri francese Le Maire: "Spero che Meloni porti avanti riforme Draghi, giudicheremo fatti"

Il ministro degli Esteri francese Bruno Le Maire si augura che Giorgia Meloni porti avanti le riforme avviate da Mario Draghi. Intervistato dalla radio 'France Inter', il capo della diplomazia di Parigi ha detto di non sentirsi preoccupato per la stabilità dell'Eurozona. "Giudicheremo sui fatti", ha dichiarato, aggiungendo che "non facciamo il processo ai leader di un Paese amico che sono appena arrivati".

Crosetto, nel Governo migliori energie italiane

Se qualcuno "pensa di fare il nuovo esecutivo con in mano il manuale Cencelli o piantando bandierine di partito su sedie e seggiole, sbaglia di grosso. Il governo Meloni sarà costruito scegliendo le migliori energie italiane". Così Guido Crosetto, consigliere di Giorgia Meloni e co-fondatore di Fratelli d'Italia.

"Meloni ha la consapevolezza piena delle sfide e delle difficoltà - aggiunge -  E sa benissimo che, se sbaglierà, non le sarà concessa una seconda occasione: è la sfida della sua vita. 'Migliori' vuol dire che conoscono le materie, hanno voglia di lavorare, né timore di fare battaglie di meritocrazia o di scontrarsi con l'esistente, se va cambiato".  Sulla manovra economica "occorrerà fare, necessariamente, un dialogo col governo Draghi. Non per scelta politica, ma per obbligo tecnico: il 15 ottobre va spedito il bilancio in Commissione. Il governo è tentato di non farlo per lasciare la scelta, che è più politica che tecnica, al nuovo. Ma significa comprimere in modo eccessivo i tempi perché slitterebbero di oltre 30 giorni. Sarebbe bene fare un confronto, e subito, perché il nuovo esecutivo non sarà pronto, probabilmente, prima di un mese da ora".

Per Crosetto "è necessaria una totale collaborazione degli uffici del Mef e della Ragioneria: va trovato un modo di interagire per il bene dell'Italia. Al momento nessuno conosce lo stato reale dei conti". Ora bisogna agire su "crisi, costo dell'energia e del gas, inflazione" che "stanno uccidendo parte del tessuto economico e sociale".
In Europa "non occorre rassicurare nessuno, FdI è un partito conservatore e Giorgia guida una forza politica seria, matura, razionale e responsabile che ha già detto che rispetterà gli impegni internazionali, a partire dall'Ucraina, e i vincoli di bilancio". I diritti umani e l'aborto "saranno garantiti in primis da Meloni". 

Rispetto all'indicazione del nome del premier da parte del centrodestra "non penso ci saranno problemi, sono convinto che tutti diano per scontato che il nome da fare a Mattarella sia quello di Giorgia Meloni - sottolinea -. Tutti hanno capito il messaggio arrivato dagli elettori".

Bettini, dopo 20 anni Pd ha bisogno di "tagliando" vero

"Non c'è una sola ragione della nostra sconfitta. Dopo quasi vent'anni, il Pd ha bisogno di un "tagliando" generale. Deve rilanciare la sua identità e una critica moderna della società contemporanea e del modello di sviluppo che ci domina. Va superato il timore di "toccare" il popolo, di attraversarlo. Abbiamo subito troppo i miti del liberismo e il fascino dei tecnici, dei tecnocrati, dei governisti a tutti i costi. Sono tendenze maturate nel corso di trent'anni. Vanno raddrizzate. Per questo, è sbagliato gettarci in un improvvisato, superficiale e ipocrita gioco sui nomi e gli organigrammi. Occorre attivare nuovo pensiero, cultura e competenze. Affermare una "autonomia" ideale dei democratici".

Molinari: "Opposizione e maggioranza hanno uguale interesse a sconfiggere le diseguaglianze"

Lo scrive in una nota Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, esaminando le prospettive del Partito democratico dopo la sconfitta alle elezioni politiche. "Letta - osserva - ha condotto il Pd con molta dignità. Va rispettato e ringraziato per il servizio che ha svolto in un momento difficilissimo. Sarebbe codardo gettare la croce solo su di lui. Dopo questi risultati negativi, ha detto: "congresso in tempi ragionevoli ed io non mi ripresento". Bene: che sia sulle strategie e non sulle facce. Non facciamoci scegliere il segretario, o la segretaria, dai gruppi editoriali e dal salotto italiano che, dopo aver ampiamente contribuito alla nostra sconfitta, vorrebbero pure dirci come e con chi superarla".

"Un congresso vero - sottolinea Bettini - serve come il pane. Anche per cambiare il partito: in alcune zone d'Italia, familistico, di potere, eticamente debole, diviso e inviso a settori importanti dell'opinione pubblica. Dobbiamo attivare forme di democrazia diretta degli iscritti; che decidano in libertà le loro scelte e non per obbedienza correntizia. In questa fase i nomi fanno solo confusione. Cosa serve? Una persona di sostanza più che di immagine. Formata sul campo, piuttosto che inventata dai media. Sobria e misurata, piuttosto che egocentrica e solitaria. Colta, perché ha letto più libri che giornali. Che sia in grado di presentare venti cartelle scritte, spiegando cosa vuol fare, piuttosto che vivere di continuo l'ebbrezza dei Tweet", conclude.

Spread Btp-Bund sale fino a 249 punti in apertura

Lo spread Btp-Bund sale fino a 249 punti base in avvio di contrattazioni, in rialzo di circa sette punti rispetto alla chiusura di ieri, per poi ripiegare a 244 punti. Il rendimento del nostro decennale sale al 4,578%, in crescita di circa 4 punti base.