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Elly Schlein ha ufficializzato la sua candidatura alla segreteria del Pd

Elly Schlein, deputata del centrosinistra ed ex vice governatrice dell’Emilia Romagna, ha ufficializzato la sua corsa per la segreteria del Partito democratico. In una convention al Monk, a Roma, ha spiegato i motivi che l’hanno spinta a fare questa scelta, a partire dal fatto che “qualcosa non ha funzionato” all’interno dello schieramento di Enrico Letta.

Schlein
Elly Schlein – Nanopress.it

La sorella dell’ambasciatrice italiana in Grecia, che venerdì ha subito un attentato, ha parlato anche e soprattutto del governo di Giorgia Meloni, che ha finora “mostrato il volto peggiore dell’ideologia della destra nazionalista“. Ma Schlein non ha risparmiato neanche l’ex segretario dem Matteo Renzi.

Elly Schlein ha ufficializzato la sua candidatura alle primarie del Pd

Elly Schlein c’è. Al Monk, a Roma, e per il Partito democratico, per una nuova fase costituente. Non però, ha detto, nella convention in cui ha ufficializzato la sua candidatura per le primarie dello schieramento ancora nelle mani di Enrico Letta, “per una resa dei conti identitaria“. Qualcosa non ha funzionato, è vero, ma è per questo che si deve lavorare per cambiare, insieme. “Affolliama, riempiamola di idee, questa fase costituente“, ha esortato la deputata ed ex vice governatrice dell’Emilia Romagna che sfiderà anche il ex numero uno, Stefano Bonaccini.

Vogliamo far partire un percorso collettivo plurale che porti un contributo alla costruzione di un nuovo Pd, e questo senza esclusioni. Il nostro noi non è escludente, chi arriva oggi arriva alla pari“, ha assicurato la sorella dell’ambasciatrice italiana in Grecia, che proprio venerdì ha subito un attentato. I temi che porterà dentro questo viaggio per la corsa alla segreteria non riguarderanno solo i diritti civili perché, ha spiegato, “non è sano sostenereche si occupi solo di quelli, e per giunta per il suo orientamento sessuale.

Quanto a chi attacca e ha attaccato il Pd, Schlein ha voluto rispondere direttamente all’ex segretario Matteo Renzi. “Non meriterebbe una risposta quando dice che ci ha messo lui in Parlamento – ha detto -. Per quanto mi riguarda, in Parlamento ci hanno messo 53mila preferenze“. Certo, all’ex presidente del Consiglio va dato il meritodi aver spinto me e tanti altri fuori dai dem con le sue scelte arroganti, la sua guida scellerata, umiliando chiunque avesse un’idea diversa“. No, non parole al miele che sono diventate ancora più dure quando ha precisato che “Renzi ha lasciato macerie e se ne è andato a fare altro, non capisco perché debba dire lui al Pd quello che deve fare“, il tutto mentre “già ammicca al governo“.

Ecco, a proposito dell’esecutivo, la deputata non ha risparmiato le sue critiche neanche all’operato di Giorgia Meloni e dei suoi. “In poche settimane – ha dichiarato ancora -, hanno mostrato il volto peggiore dell’ideologia della destra nazionalista”. Con la norma anti-rave, per esempio, “che hanno dovuto riscrivere”, o con la “crudeltà di bloccare le persone in mezzo al mare salvo poi accorgersi che non si può fare“, con “l’attacco al reddito di cittadinanza“, con “ministri inadeguati” e “una bella manovra contro i poveri” fondata su “una redistribuzione al contrario, verso l’alto, e che premia gli evasori“.

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