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'Everything, everywhere, all at once', una travolgente e folle cavalcata nel multiverso

'Everything, everywhere, all at once', una travolgente e folle cavalcata nel multiverso

Cinema

Esce nei cinema italiani il 6 ottobre il film dei Daniels che negli Stati Uniti ha sbancato il botteghino ed è già un cult

E’ uno dei titoli più attesi dell’anno e si capisce benissimo il perché. A conquistare il botteghino U.S.A. rendendo questo film ‘il caso della stagione’ devono essere stati creatività spinta al massimo, sia nella scrittura che nella messa in scena, ritmo vertiginoso, godibilissimo mix di citazioni cinematografiche, trovate comiche e azione in abbondanza, e tanto altro. Everething, everywhere, all at once, prodotto dai fratelli Russo e diretto dai Daniels, arriva nei cinema italiani il 6 ottobre distribuito da I Wonder Pictures. Protagonisti di questa incredibile avventura sono: Michelle Yeoh che interpreta Evelyn, madre di famiglia e piccola imprenditrice con una vita troppo piena e troppo tribolata, una grande Jamie Lee Curtis nei panni di un’implacabile funzionaria del fisco, Ke Huy Quan che torna sul grande schermo a decenni di distanza dai ruoli che lo avevano reso popolare, (come nei Goonies o quello di Shorty in Indiana Jones e il tempio maledetto), che qui interpreta il gentile Waymond, marito di Evelyn, e Stephanie Hsu, nei panni della figlia ribelle e infelice di Evelyn e in altri, ben più minacciosi, in altri universi.

“Everething, everywhere, all at once”, la trama

Evelyn è una madre di famiglia e piccola imprenditrice che affoga nei problemi della vita lavorativa e famigliare, con una figlia adolescente con cui non ha dialogo, un marito che si sente trascurato e un padre che non ha mai approvato le sue scelte. Un giorno arriva una convocazione dell’agenzia del fisco per chiedere che vengano giustificati alcuni documenti relativi alla lavanderia a gettoni di cui è proprietaria e durante l’appuntamento con la zelante funzionaria, Evelyn si ritrova proiettata in un’incredibile avventura. Qualcuno, con le sembianze del marito, la viene a cercare da uno dei tanti universi paralleli al nostro dove esistono altrettante Evelyn, spiegandole che solo lei può salvare tutti questi universi, attingendo alle qualità sviluppate da tutte le sue altre versioni di sè, per battere una creatura malvagia che sta progettando di cancellare tutto il multiverso. La Evelyn principale, con l’aiuto di molte altre Evelyn e di vari Waymond, troverà la chiave per saltare da un universo all’altro immergendosi in un caos colorato, pericoloso e strabiliante, con la motivazione che la porterà a superare le sue insicurezze e i suoi limiti: salvare se stessa e i suoi cari.

“Everything, everywhere, all at once”, un incredibile viaggio nel caos, alla ricerca di un senso

Che Everything, everywhere, all at once, diventerà un cult anche da noi non ci sono dubbi. Tanti sono infatti gli elementi che rendono questo film innovativo e una prova di fin dove la creatività, con l’aiuto della tecnologia, può spingersi oggi. Seguire l’avventura di Evelyn in tutti i suoi mondi, in tutte le sue versioni, risulta un’esperienza divertente, straniante e sorprendente. Da quando la protagonista viene tirata dentro il caos, fino alla fine del film, anche lo spettatore non avrà un attimo di respiro per seguire una vicenda in cui si alternano fantasy, azione, arti marziali, esilaranti trovate comiche e situazioni inaspettate e folli.

Il film dei Daniels ci porta a scoprire il caos del multiverso, che ci risuona incredibilmente famigliare. In un mondo come il nostro in cui tutti sperimentiamo il sovraccarico di impegni e informazioni, siamo già tutti immersi nell’idea che il tempo e l’energia a cui ci dedichiamo a qualcosa vale giusto lo sforzo di un clic. E in tutto questo profluvio di possibilità, siamo tutti ‘frammentati’ e persi, alla ricerca di un senso in mezzo al caos. La stessa ricerca che, in modo spettacolare, colorato e avvincente, rappresenta la vera e fondamentale missione di Evelyn in tutte le sue possibili versioni in tutti i possibili universi.

La nemica, l’anima nera che minaccia il tutto, è infatti l’esasperata disillusione: se niente ha senso, tanto vale cancellare tutto con il nulla. Tra tutte le possibili Evelyn che potrebbero salvare gli universi, quella che ci riuscirà davvero non è né la stella di Hollywood né la scienziata capace di scoperte rivoluzionarie, ma una modesta lavoratrice e madre di famiglia che è, a giudizio di chi ha conosciuto molte Evelyn in molti universi, “La versione peggiore di lei”. In un film in cui scrittura e messa in scena sono così strabilianti, non si può non notare la bravura di un cast di attori capaci di calarsi verosimilmente in questo lungo e profondo stato di ebbrezza, a iniziare dalla protagonista, Michelle Yeoh, e dalla sua nemica, amica ( a seconda dell’universo), Jamie Lee Curtis. Un film da vedere.

Il trailer

Voto:8

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