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Febbraio: il programma di «EnjoyFirenze», le visite guidate a cura di Cooperativa Archeologia

FIRENZE – Basiliche dalla storia millenaria, musei che espongono capolavori di Donatello, Verrocchio e Michelangelo ed itinerari fuori città. Sono queste alcune proposte, per il mese di febbraio, di EnjoyFirenze, le visite guidate a cura di Cooperativa Archeologia, in compagnia di guide ed archeologi esperti, alla scoperta di grandi classici e luoghi meno conosciuti a Firenze e dintorni. Il primo appuntamento è in programma domenica 5 febbraio (ore 15,30) al Museo del Bargello, che custodisce alcune delle più importanti sculture del Rinascimento, tra le quali capolavori di Donatello, Luca della Robbia, Verrocchio, Michelangelo e Cellini, oltre ad una serie di prestigiose raccolte di “arti minori”, provenienti da collezioni medicee e da donazioni private. L’esposizione si snoda sui tre piani dell’edificio, ovvero il Palazzo del Bargello.

Sabato 11 febbraio (ore 14,30) visita alla Basilica di San Lorenzo, legata alla storia stessa della comunità cristiana di Firenze e poi alla crescita della potenza civile e politica della famiglia Medici, che in questo quartiere stabilì la residenza e il fulcro del proprio potere. Costruita, secondo tradizione, nel IV secolo fu per trecento anni la cattedrale di Firenze, prima di cedere lo status a Santa Reparata. Secondo la volontà di Papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, la basilica avrebbe dovuto essere degnamente completata dal paramento marmoreo della facciata: nel 1518 il Papa ne affidò l’incarico a Michelangelo, ma il grandioso progetto non venne mai realizzato.

Il giorno seguente, domenica 12 febbraio (ore 10), per prepararsi alla Festa degli innamorati di San Valentino, appuntamento fuori porta nella magnifica Villa Medicea di Poggio a Caiano, teatro di importanti avvenimenti legati alle relazioni sentimentali della famiglia Medici: era passaggio obbligato per tutte le nuove spose granducali, che prima di recarsi in città ricevevano qui l’omaggio della nobiltà fiorentina, vi si svolsero i festeggiamenti per numerosi matrimoni, ma soprattutto fu teatro della tragica fine dell’amore tra Francesco I e Bianca Cappello, sua storica amante e poi sposa, l’una a un giorno di distanza dall’altro, per febbre terzana, anche se la tradizione orale tramandò la diceria che fossero entrambi morti per avvelenamento.

La domenica seguente, 19 febbraio (ore 15), torna la visita alla Badia di Settimo, a Scandicci, dove in un tessuto urbano stravolto dalla modernità, si conservano ancora in tutta la loro bellezza, veri gioielli dell’architettura romanica e gotica, posti su antiche vie di comunicazione. Uno di questi è proprio il complesso dell’Abbazia dei Santi Salvatore e Lorenzo a Settimo, dalla storia secolare, che rivestiva un importante ruolo di presidio delle vie di comunicazioni verso e da Pisa.

Ultimo appuntamento sabato 25 febbraio (ore 15) con la visita al Museo Bardini, il cui suggestivo allestimento offre una straordinaria documentazione dell’antiquariato e dell’artigianato artistico tra Otto e Novecento. Il Museo prende il nome dal suo ideatore, Stefano Bardini, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte, il più autorevole antiquario italiano, che acquistò e ristrutturò il palazzo, sede del museo, nel 1881 per svolgervi la propria attività. Nelle sue magnifiche sale sono conservati, tra gli altri, l’originale statua del Porcellino di Pietro Tacca e il Diavolino del Giambologna.

Tutti gli appuntamenti sono su prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 o a [email protected]

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