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Firenze: al Maggio Musicale si riscopre Lulli, con Federico Maria Sardelli

FIRENZE – All’auditorium del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino domenica 5 febbraio alle 17 omaggio a Giovanni Battista Lulli con Federico Maria Sardelli, i solisti Elena Bertuzzi, Rui Hoshina, Emma Alessi Innocenti, Aco Bišćević, Alessio Tosi e Mauro Borgioni, l’Orchestra del Maggio e il Coro da Camera Ricercare Ensemble. Interamente dedicato al compositore fiorentino il programma, che prevede la Passacaille d’Armide, LWV 71: Les Plaisirs ont choisi pour asile per soli, coro e orchestra; Omnes gentes LWV 77/10, petit motet per 2 soprani, basso e basso continuo e, in chiusura, il magnifico Te Deum LWV 55, grand motet per soli, piccolo coro, grande coro e orchestra, vero e proprio canto del cigno di Lulli (dirigendolo con la mazzo che si usava allora per dare il tempo ai musicisti, se la batté malamente su un piede, procurandosi una ferita che andò in cancrena; rifiutata l’amputazione – una grande danzatore come lui senza una gamba! -, morì due mesi dopo); in apertura di serata, una composizione in prima mondiale assoluta di Sardelli in memoria di Lulli, mimetica, ma con un po’ d’ironia e molto affetto; un esperimento che Sardelli ha già atto alternando in concerto sue composizioni in stile vivaldiano a veri brani di Vivaldi, di cui detiene i microfilm di tutti i manoscritti noti, ma stavolta non c’è solo da scoprire qualche composizione malnota di un compositore noto alle masse: c’è da far riscoprire un compositore importante poco noto anche agli appassionati di classica, nonostante a suo tempo sia stato un grandissimo innovatore, creatore di un linguaggio musicale che resta in auge per almeno un secolo dopo la sua morte.

Fra gli intenti di Sardelli e del neonato Istituto Giovanni Battista Lulli, inoltre, c’è di mettere in chiaro che da Firenze non è emigrato un ragazzetto scoperto per caso da un figlio del Duca di Guisa, ma un musicista e ballerino di valore, che a 14 anni si esibiva nella reggia di Palazzo Pitti (ricordare che l’infanzia prolungata è un’invenzione di molto posteriore) ed è lì che fu notato e portato in Francia, dove, molto per le sue doti straordinarie e un po’ per la sua assenza di scrupoli nel perseguire l’ascesa sociale, entrò nelle grazie del poco più giovane Luigi XIV. Molti documenti che riguardano il giovane Lulli sono all’Archivio di Stato di Firenze, mai esplorati abbastanza a fondo; è uno dei prossimo compiti di Sardelli & c., insieme alla riscoperta del repertorio. «Eseguire un concerto davanti al grande pubblico di un autore poco conosciuto come Lulli mette di fronte a una grossa responsabilità, soprattutto per quanto riguarda la scelta dei brani da eseguire – ha detto il maestro Sardelli parlando del programma del concerto – da ‘pescare’ nel suo repertorio: ho cercato così di suddividere il programma in due parti principali», andando dal profano al sacro: un esempio dalla tragédie lyrique con la Passacaille d’Armide, 12 minuti ad alta carica emotiva, un petit motet e un grand motet. L’equivoco che Sardelli tiene a chiarire è che Giovanni Battista Lulli è un compositore fiorentinissimo ma di cui in Italia ci siamo quasi dimenticati: fra i brani del concerto del 5 febbraio spicca il grandioso Te Deum, forse il momento clou della serata e composto nel 1677 per solennizzare il compleanno di Re Luigi XIV, per solisti piccolo e grande coro e orchestra e che costituì in parte l’evento ‘funesto’ della vita del compositore che, colpendosi sul piede con il grande bastone con cui dirigeva, durante un concerto celebrativo per una guarigione quasi miracolosa da una malattia di Luigi XIV, si causò una brutta ferita, che in breve tempo s’infetterà, portandolo alla morte nel 1687.”

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Sala Mehta (Piazza Vittorio Gui, Firenze)

Domenica 5 febbraio alle 17

Federico Maria Sardelli, Suite composée à la mémoire immortelle de l’incomparable M:r De Lully per orchestra Prima esecuzione mondiale

Giovanni Battista Lulli

Passacaille d’Armide, LWV 71: “Les Plaisirs ont choisi pour asile”  per soli, coro e orchestra

Omnes gentes LWV 77/10, petit motet per 2 soprani basso e basso continuo

Te Deum LWV 55, grand motet per soli, piccolo coro, grande coro e orchestra

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino + Coro da Camera Ricercare Ensemble Direttore Federico Maria Sardelli Maestro del coro Romano Adami

Dessus Elena Bertuzzi Dessus Rui Hoshina Bas-dessus Emma Alessi Innocenti Haute-contre Aco Bišćević Taille Alessio Tosi Basse Mauro Borgioni

In collaborazione con l’Istituto Giovanni Battista Lulli

Settore D: 20€ – Settore C: 30€ – Settore B: 45€ – Settore A: 60€, in vendita anche sul sito del Maggio senza diritti di prevendita

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