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Firenze, inchiesta medicina: procura chiede, per la terza volta, d’interdire il dg di Careggi. E’ ping pong giudiziario

FIRENZE – E’ ping pong giudiziario. Insiste, la Procura di Firenze, nel chiedere, per la terza volta, l’interdizione dalle funzioni di Rocco Damone, direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria (Aou) di Careggi, coinvolto nell’inchiesta sulle presunte irregolarità nei concorsi universitari alla facoltà di Medicina. Dovrà, pronunciarsi, ancora una volta, il Tribunale del Riesame. Il ping pong continua.

La reiterazione ella richiesta, oggi, 3 febbraio 2023: nel corso dell’udienza il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il pm Antonio Nastasi hanno insistito sulla sospensione per la durata di 11 mesi ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari.

I giudici del riesame si sono riservati la decisione che, per legge, devono depositare entro 30 giorni. La procura per due volte ha chiesto la misura interdittiva, che è stata negata prima dal gip e poi dal Riesame. La Cassazione per altrettante volte ha annullato la decisione del tribunale della Libertà disponendo un nuovo giudizio.

Al centro dell’inchiesta la presunta spartizione di cattedre universitarie e la programmazione di concorsi per ‘vincitori predeterminati’ che hanno indotto la procura a ipotizzare a carico di 39 persone i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e all’abuso d’ufficio.

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