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 Follia ai Musei Vaticani: turista scaraventa a terra due busti antichi

Un 65enne americano, con problemi mentali, è stato subito bloccato dalla sicurezza evitando, così, danni ben più gravi

 Follia ai Musei Vaticani: turista scaraventa a terra due busti antichi

Le statue distrutte (foto Dire)

Due busti antichi in frantumi sul pavimento marmoreo della galleria, con i volti sfigurati da un gesto di follia durato qualche secondo. E' lo sfregio messo in atto da un turista statunitense ai Musei Vaticani a Roma - luogo simbolo di un patrimonio storico mondiale - che ha turbato i visitatori rimasti attoniti e indignato guide, esperti d'arte e semplici cittadini. 

Un uomo con problemi mentali

A compiere il gesto è stato uno statunitense di 65 anni con problemi mentali che nella tarda mattinata, dopo aver regolarmente pagato il biglietto, percorrendo la galleria Chiaramonti ha cominciato ad urlare frasi prive di senso - secondo qualche testimone anche chiedendo di vedere il Papa - per poi tirare giù dalle mensole del lungo corridoio di statue prima un busto e poi l'altro, entrambi scaraventati a terra, mentre gli uomini della gendarmeria vaticana si fiondavano sul 65enne per bloccarlo ed evitare danni peggiori. Successivamente è stato consegnato alle autorità italiane "secondo le disposizioni dell'art.22 dei patti lateranensi", affinché "non reiteri il reato".
Una volta interrogato l'uomo, che è un cittadino degli Usa ma è nato in Egitto, gli agenti dell'ispettorato si sono subito resi conto che il turista - nella capitale da tre giorni - è affetto da disagi psicologici oltre ad avere precedenti per atti osceni nel suo paese: quelle rese alla polizia sono state dichiarazioni definite 'farneticanti'. 

Il 65enne denunciato

Il 65enne è stato denunciato dalla polizia per danneggiamento aggravato: le parti del naso e dell' orecchio di un busto si sono staccate nell'impatto a terra, mentre dall'altro si è staccata la base. Le due sculture, che apparterrebbero ad una galleria dove erano presenti anche statue di persone comuni dei volti di Roma e della Grecia antiche, sono state portate nei laboratori vaticani mentre i frammenti sono stati recuperati sperando che possano ora essere restaurate per tornare in quella galleria dove, spiegavano i critici d'arte in passato, camminare "è come sfogliare un album in pietra". 

Gesto imprevedibile 

Neppure il complesso e sofisticato sistema di videosorveglianza all'interno del museo, installato affinché garantisse massima sicurezza ai visitatori e alle opere esposte, ha potuto prevedere questo gesto improvviso di follia, che è stato comunque bloccato sul nascere dagli uomini della gendarmeria, i quali hanno limitato danni anche ad altre opere del valore ancora più alto. Con il Giubileo alle porte, l'episodio aggiunge nuove preoccupazioni sui rischi e la salvaguardia delle bellezze di uno dei musei più visitati al mondo.