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Fondo anti-crisi di 40 milioni e ''sblocco'' degli avanzi delle Comunità per gli enti locali: ''Garantisce finalità e servizi senza dover aumentare le imposte''

TRENTO. Via libera al fondo anti-crisi da 40 milioni per i Comuni e "sbloccati" gli avanzi delle Comunità. Risorse che dovrebbero garantire una boccata d'ossigeno alle amministrazioni strette tra il caro energia e l'aumento dei costi.

La Giunta provinciale ha approvato il Protocollo di finanza locale per il 2023, parte integrante della manovra di bilancio provinciale del prossimo anno. "Un documento che - commenta l'assessore Mattia Gottardi - punta a garantire l’equilibrio dei bilanci delle municipalità del Trentino e l’erogazione dei servizi in tutti i territori, nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi dell’energia, del gas e all’inflazione. Una situazione complessa, che non consente la programmazione di interventi sul lungo periodo".

Dopo il nulla osta del Consiglio delle autonomie, il Protocollo è stato sottoscritto dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, dall’assessore Gottardi e dal presidente del Cal, Paride Gianmoena.

“L’Amministrazione provinciale - dice Gottardi, titolare della delega agli enti locali - ha ritenuto fondamentale assicurare l’equilibrio della parte corrente dei bilanci comunali, attraverso l’istituzione di un Fondo di emergenza straordinario. I 40 milioni stanziati da piazza Dante consentiranno ai Comuni di garantire le finalità istituzionali e il livello di erogazione dei servizi senza dover aumentare le imposte".

Per quanto riguarda il sostegno all'attività di investimento, il Protocollo prevede di sbloccare gli avanzi di amministrazione delle Comunità: l’analisi dei rendiconti di gestione delle Comunità ha, infatti, evidenziato una consistente dimensione dell’avanzo di amministrazione libero per un totale di circa 40 milioni di euro; i territori avranno ora la facoltà di impiegare queste risorse per finanziare investimenti dei Comuni.

Sempre in tema di investimenti, vengono confermate le risorse in favore dell’edilizia scolastica comunale e agli asili nido per 21 milioni. E' stata inoltre prevista la possibilità di contrarre nuovo indebitamento per un valore complessivo di 13,8 milioni di euro, nel rispetto dei vincoli nazionali di finanza pubblica, attraverso l'effettuazione di apposite intese a livello di comunità. C’è inoltre l’impegno a valutare la possibilità di rendere disponibili ulteriori 40 milioni di euro per gli investimenti programmati dai Comuni in sede di assestamento di bilancio 2023, come è avvenuto 12 mesi fa.

E' stato inoltre stabilito che, per i Comuni che continuano ad aderire volontariamente a una gestione associata dei servizi o che costituiscono una forma di collaborazione di questo genere che coinvolga almeno un altro Comune e la Comunità di appartenenza, sarà possibile procedere con l’assunzione di nuovo personale, anche in capo all’ente intermedio.