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Francia: polemiche per un video in cui un agente aggredisce un dimostrante

Inchiesta interna nella polizia francese dopo la diffusione sui social network di un video in cui si vede un agente sferrare un pugno a un manifestante, che crolla a terra. I fatti filmati risalirebbero a ieri. Da ieri sera, la sinistra denuncia "arresti con violenza" da parte della polizia, chiedendo con forza il rilascio di manifestanti indebitamente trattenuti. Sul video che ha fatto il giro del web, la tv di BFM ha posto alcune domande al prefetto Laurent Nunez, il quale ha annunciato di aver chiesto l'apertura di un'inchiesta.

I fatti sono accaduti a Parigi, a rue Saint Antoine, vicino alla Bastiglia, durante la manifestazione "spontanea" contro la riforma delle pensioni. Il video è stato postato su Twitter alle 23:43 da uno studente in giornalismo che segue da giorni le manifestazioni. Vi si vede un agente membro del gruppo di polizia Brav-M sferrare un violento destro sul viso di un manifestante, che cade a terra e resta immobile. Su BFM, Nunez ha spiegato di aver appurato che il manifestante in questione si era opposto al fermo di un individuo che aveva danneggiato un'edicola di giornali che si può notare nel video. Il manifestante, però, viene colpito dal poliziotto mentre arretra "e se si osserva questa sequenza - ammette il prefetto - il gesto del poliziotto sembra fuori posto". Il prefetto ha precisato di aver appurato che la persona colpita non ha riportato ferite gravi e non è stato a sua volta fermato. 

Le forze dell'ordine, polizia e gendarmi, "hanno un dovere di esemplarità": lo ha detto la premier francese, Elisabeth Borne, nel giorno in cui avvocati, magistrati e politici della sinistra d'Oltralpe denunciano violenze di polizia, nel quadro delle manifestazioni spontanee contro la riforma delle pensioni che da giovedì scorso stanno infiammando la Francia. "Dinanzi a queste violenze (contro la riforma delle pensioni,ndr.) voglio rendere omaggio alle nostre forze dell'ordine che assicurano la sicurezza delle manifestazioni. E lo ribadisco, hanno un dovere di esemplarità e
ne sono consapevoli, poliziotti come gendarmi", ha dichiarato la premier durante il question time all'Assemblea Nazionale, assicurando che "ogni segnalazione" su eventuali derive della polizia "verrà esaminata".

Ieri sera sono state 287, di cui 234 a Parigi, le persone fermate nel corso della quinta serata di manifestazioni spontanee contro la riforma di Macron. Dinanzi alle critiche di avvocati, magistrati e gauche, il prefetto di Parigi, Laurent Nunez, ha assicurato che "non ci sono stati fermi
ingiustificati. Non posso lasciare dir questo". Intanto, i giovani francesi opposti alla riforma hanno dispiegato a Parigi nuove tattiche di azione collettiva di strada, ispirate ai manifestanti di Hong Kong, per essere più fluidi e imprevedibili durante le dimostrazioni di piazza. "Siamo 'be water' (siate acqua) come a Hong Kong... In ogni caso, cerchiamo di esserlo", ha rivelato Romain, uno studente che ha manifestato ieri sera a Parigi, aggiungendo: "Dobbiamo rinnovare le nostre azioni per mantenere la pressione" contro la riforma delle pensioni. 

 E intanto oggi il comune di Parigi ha deciso di attivare una "unità di crisi" per gestire l'attuale situazione nella Ville Lumière, all'indomani della quinta serata di manifestazioni spontanee in strada contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron e con oltre 9.000 tonnellate di
spazzatura ancora in strada per lo sciopero dei netturbini che prosegue a oltranza da due settimane. Già attivata durante la crisi sanitaria legata al Covid-19 o per gli episodi di forte calore estivo, l'unità di crisi si riunirà tutti i giorni, con la sindaca socialista Anne Hidalgo, i suoi assessori e i mini-sindaci di circoscrizione per seguire l'evolvere della situazione e "garantire la continuità dei servizi pubblici", si legge in una nota diffusa dal comune parigino gemellato con Roma. Hidalgo, che appoggia le proteste sociali contro il governo di Emmanuel Macron, "invita alla calma
ed esorta il governo a ritirare la sua riforma e ad avviare il dialogo con le parti sociali". Oggi, i rifiuti rimasti in strada a Parigi sono stabili a 9.300 tonnellate contro le 9.600 tonnellate dell'altro ieri. Il picco è stato raggiunto venerdì, nel dodicesimo giorno consecutivo di sciopero della nettezza
urbana, con oltre diecimila tonnellate di rifiuti lasciati abbandonati a terra ai quattro angoli della capitale.