L’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina è attualmente il fattore più destabilizzante per l’economia globale e l’incertezza nei rapporti geopolitici a livello mondiale. Questo è l’allarme che il G20, composto dai venti Paesi più industrializzati ed emergenti, dovrà affrontare nel corso del summit di New Delhi.
Il summit vede la partecipazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ma ha registrato l’inaspettata assenza del presidente cinese Xi Jinping e la prevista assenza del presidente russo Vladimir Putin. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità che Cina e Russia cerchino di ostacolare un compromesso accettabile per tutti.
Il principale ostacolo alla dichiarazione finale del summit rimane l’Ucraina, con le resistenze di Pechino e, ovviamente, di Mosca. La maggior parte dei Paesi si è impegnata a menzionare l’aggressione russa, ma c’è una posizione irremovibile da parte della Russia, sostenuta dalla Cina.
Si sta cercando di raggiungere un’intesa a 20, ma in alternativa si considera anche un accordo a ’19+1′ o addirittura a ’18+2′, che rappresenterebbe un passo indietro rispetto all’ampio consenso di 20 Paesi dell’anno precedente.
Nonostante le difficoltà, si cerca una soluzione negoziata, con l’auspicio che il confronto possa portare a una risoluzione della crisi ucraina. Nel frattempo, il conflitto in Ucraina ha avuto gravi conseguenze sull’economia globale, causando aumenti dei prezzi di cibo ed energia e minacciando la crescita economica globale.
La posizione “neutralità pro-Russia” della Cina, che cerca di stabilire un nuovo ordine mondiale post-occidentale, complica ulteriormente la situazione.
La segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha sottolineato l’importanza di sostenere l’Ucraina con assistenza economica tempestiva, includendo i prestiti da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e i pacchetti di risorse proposti dall’Unione Europea.
Inoltre, il rallentamento dell’economia cinese è stato oggetto di discussione tra i leader, con la necessità di politiche di aggiustamento. Mentre si osserva da vicino la situazione economica cinese, l’attenzione rimane concentrata su quanto sta accadendo nella Repubblica popolare.
Il G20 si trova dunque di fronte a sfide complesse e sfide economiche globali sia a breve sia a lungo termine. La ricerca di soluzioni e compromessi per affrontare la crisi in Ucraina e stabilizzare l’economia mondiale rimane al centro dei lavori del summit.