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Gas, Germania corre ai ripari: Scholz annuncia piano da 200 miliardi per finanziare un tetto al prezzo del gas

Il governo tedesco ha raggiunto un accordo per un tetto al prezzo del gas diretto a consumatori privati e imprese tedesche. Il price cap sarà finanziato tramite un fondo di 200 miliardi di euro insieme ad altre misure volte ad aiutare i cittadini alle prese con la crisi energetica. Lo hanno annunciato oggi il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il ministro dell’Economia e Clima, Rober Habeck, e il ministro delle Finanze, Christian Lindner, alla vigilia del consiglio europeo dei ministri dell’Energia.

Gas Germania: l’accordo tedesco su tetto al prezzo del gas

“Dopo i danni ai gasdotti Nord Stream possiamo dire: nei prossimi tempi non ci saranno più forniture dalla Russia“. Lo ha detto chiaro e tondo Scholz nel corso della conferenza stampa sulla crisi energetica a cui era collegato tramite Zoom a causa del Covid.

“I prezzi devono scendere, quindi il governo farà tutto il possibile. A tal fine, stiamo creando un grande scudo difensivo“, ha detto Scholz.

Il ministro dell’Economia, Robert Habeck, ha spiegato: “in Germania la crisi energetica rischia di diventare economica e sociale“. Ecco perché il Governo ha deciso di introdurre “un ombrello da 200 miliardi di euro che ci difenda dagli attacchi di Putin alla nostra economia”. 

In base a quanto spiegato nel corso della conferenza stampa, il Governo ripristinerà il Fondo per la ricostruzione creato nel 2008 per far fronte alla crisi finanziaria e riutilizzato durante la pandemia di Covid 19. Il fondo sarà dotato di risorse per 200 miliardi di euro che serviranno a finanziare un tetto al prezzo dell’elettricità e un altro al prezzo del gas. 

Per il momento non è ancora chiaro come funzionerà esattamente il tetto al prezzo del gas, ma secondo quanto riferisce Politico, lo Stato fisserà un limite per i prezzi del gas e pagherà la differenza tra tale limite e ciò che pagano gli importatori di gas sul mercato mondiale”. I dettagli saranno comunque spiegati in seguito, ma Scholz ha ricordato che nelle scorse settimane è stata istituita una Commissione di esperti che formulerà una proposta in tempi brevi.

Parlando delle altre misure, il fondo consentirà anche di evitare l’entrata in vigore della “Gasumlage”, una misura che aveva suscitato enormi polemiche In Germania e che prevedeva un contributo aggiuntivo sul gas per i consumatori. Il governo aveva infatti pianificato di compensare i fornitori per l’aumento dei costi di importazione utilizzando un supplemento sul prezzo del gas a carico dei clienti. Lo schema, che avrebbe fatto aumentare ulteriormente le bollette energetiche, sarà ora cancellato, ha sottolineato Scholz.

In base a quanto previsto, inoltre, le centrali nucleari della Germania meridionale, la cui chiusura era prevista entro la fine di quest’anno, potranno continuare a funzionare fino alla primavera del 2023.

Piano d’aiuti finanziato con nuovo debito

Lindner ha precisato che la Germania finanzierà il pacchetto di aiuti con nuovo debito. “Non possiamo metterla in altro modo: ci troviamo in una guerra energetica”, ha detto, spiegando che “vogliamo separare chiaramente la spesa per la crisi dalla nostra normale gestione di bilancio, vogliamo inviare un segnale molto chiaro ai mercati dei capitali”.

Il ministro delle finanze ha insistito sul fatto che il fondo non comporterà ulteriori prestiti regolari, affermando che la Germania “non sta seguendo espressamente il percorso della Gran Bretagna”. “Questa decisione è una risposta cristallina al presidente russo Vladimir Putin”, ha aggiunto Lindner , “Siamo economicamente forti e mobilitiamo questa forza economica quando necessario”.

Il prezzo del gas crolla ad Amsterdam

Dopo l’annuncio del governo tedesco, ad Amsterdam il prezzo del gas è crollato e al momento viaggia in ribasso di oltre l’11% a 183 euro per megawattora, il livello più basso da luglio.