Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Giulia Tramontano, l’ultimo viaggio passa da Paderno (e anche Impagnatiello)

Gli ultimi chilometri prima della morte, Giulia Tramontano li ha percorsi a Paderno Dugnano. Di qui è passata prima di rincasare a Senago, dove ad aspettarla c’era Alessandro Impagnatiello. Una telecamera mostra e fissa i frame più importanti prima e dopo l’omicidio. 

L’ultimo viaggio di Giulia Tramontano passa da Paderno

Sono le 18:54 di sabato 27 maggio. Un’utilitaria bianca sfreccia lungo la Statale dei Giovi da Milano verso Senago. A bordo c’è Giulia Tramontano insieme a Sabrina Paulis, la madre di Impagnatiello. L’auto è partita pochi istanti prima dalla fermata della metropolitana Comasina. A metà viaggio passa da Paderno, dove la telecamera dell’area di servizio nei pressi di via Tripoli immortala il passaggio. Da lì in meno di 5 chilometri, Giulia arriverà per l’ultima volta in via Novella a Senago. Dopo pochi minuti, in base alla testimonianza di Alessandro Impagnatiello, verrà uccisa con almeno 37 coltellate

In quei minuti, Giulia sta tornando dall’incontro con l’altra ragazza con cui il suo compagno aveva una relazione stabile a totale insaputa delle due donne. Nei momenti in cui l’utilitaria bianca viene immortalata a Paderno, Giulia manda messaggi a Impagnatiello: “Gran pezzo di merda che non sei altro. Quella è casa mia e non ci devi far entrare nessuno”, scrive la 29enne, incinta al settimo mese. Ha appena realizzato che la collega del compagno è andata anche nella loro casa. 

In questo breve lasso di tempo nel suo ultimo viaggio, Giulia confida alla madre di Impagnatiello “che avrebbe interrotto la relazione con Alessandro”, come la stessa Paulis riferirà agli investigatori. “Dati anche gli alti e bassi avuti con lui non era più interessata a lui”.

Anche Impagnatiello dopo l’omicidio è passato da Paderno

La telecamera del benzinaio del Villaggio Ambrosiano immortala anche Alessandro Impagnatiello nelle ore successive all’omicidio. Sono le 7:19 di domenica 28 maggio, Giulia sarebbe morta da quasi 12 ore. La telecamera immortala la T-Roc bianca sfrecciare da Senago verso Milano: il barman sta andando al lavoro. Dopo 11 ore, si vede rientrare verso Senago. Alle 18:21 un altro frame fissa il suo passaggio in direzione opposta. Mezz’ora dopo va in caserma a denunciare con la madre fingendo un allontanamento volontario di Giulia che sarà smascherato 3 giorni dopo con la confessione di lui. Proprio alla fermata della metropolitana di Comasina, gli investigatori hanno trovato la patente e alcuni documenti di Giulia buttati in un tombino. Manca ancora il ritrovamento del cellulare della ragazza da cui anche dopo la sua morte sono partiti messaggi per depistare le indagini.