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Governo, le ultime news. Bossi: "Nasce il comitato Nord". Meloni vede Berlusconi, poi da Coldiretti. Tajani: "Salvini può andare al Viminale"

Ancora in primo piano le manovre per la formazione del nuovo esecutivo. Dopo il leader della Lega Matteo Salvini, oggi Silvio Berlusconi ha visto Giorgia Meloni. "Incontro costruttivo. Governo di alto profilo", sottolineano in una nota dei due partiti: "Approfonditi dossier urgenti". Antonio Tajani apre a Salvini al Viminale: "Nessun problema per Forza Italia". Poi la presidente di FdI da Coldiretti, nella prima uscita pubblica dopo il voto, assicura: "Sono in contatto costante con il governo uscente sul caro energia" e ribadisce: "Italia deve tornare a difendere i suoi interessi". Fabio Rampelli (FdI) assicura che sarà un passaggio di consegne "morbido". E Umberto Bossi dà vita al 'Comitato nord' per una nuova Lega che punta "a rilanciare il progetto autonomista". Intanto, alla premier in pectore arrivano le congratulazioni del presidente egiziano Al-Sisi e l'invito da Zelensky a visitare l'Ucraina. Nel dibattito del Pd, alle prese con la fase precongressuale lanciata ieri da Enrico Letta, interviene Filippo Andreatta che individua "solo due strade: rottamare tutti gli ex ds-Margherita oppure scissione". Per il sindaco di Firenze Dario Nardella "serve un reset". Graziano Delrio: "Rifondiamo il partito ma teniamoci stretti nome e simbolo". Durissimo Matteo Renzi che torna ad attaccare Letta: "Unico responsabile della vittoria di Meloni. Il Pd è finito, no al campo largo". In Lombardia è crisi sul caso Fontana-Moratti che si sono incontrati dopo che la vicepresidente aveva espresso l'intenzione di correre da sola.

Bossi: "Nasce il comitato del Nord: riconquistare gli elettori e rilanciare l'autonomia"

Umberto Bossi lancia la sfida per il nord, per una nuova Lega che punta "a rilanciare il progetto autonomista". Secondo quanto fa sapere il Senatur all'AdnKronos nasce in data 1 ottobre il 'Comitato Nord'. Si tratta, viene spiegato di una iniziativa interna alla 'Lega per Salvini premier', voluta dal presidente della Lega Nord, risultato eletto alla Camera alle ultime politiche, dopo la correzione dei conteggi del Viminale. "È un passaggio vitale - ha spiegato Bossi - finalizzato esclusivamente a riconquistare gli elettori del Nord, visto il risultato elettorale del 25 settembre per rilanciare la spinta autonomista". Nel 'Comitato Nord' sono invitati ad aderire, tutti gli iscritti alla 'Lega per Salvini premier', come sottolinea lo stesso Bossi, "che vogliono impegnarsi con rinnovato entusiasmo alla conquista degli obiettivi che sono stati alla base della fondazione della Lega nel marzo 1984. Il progetto sarebbe già in fase avanzata, poiché "sono state poste le basi per la struttura organizzativa del Comitato". Con il 'Comitato Nord', di fatto, Umberto Bossi torna in campo energicamente per la Lega e per l'autonomia, fanno sapere fonti vicine al Senatur.
 

Anpi: "Si è aperta una fase piena di pericoli"

"L'esito elettorale, clamoroso ma non imprevisto, segna una profonda rottura col passato ed avvia il nostro Paese in una fase politica e sociale sconosciuta e piena di pericoli". Lo afferma in una nota il comitato nazionale dell'Anpi "Assieme, individuando limiti ed errori commessi dalle forze politiche, è possibile indicare la strada per un rilancio del movimento democratico e antifascista - prosegue l'Associazione nazionale partigiani - Approfondiremo in un prossimo futuro come Anpi questi temi in un grande appuntamento confermando, riproponendo e aggiornando gli orientamenti del Congresso nazionale. Ma fin d'ora è chiara la strada che dobbiamo percorrere. Questa strada non può che essere unitaria". Il comitato nazionale afferma che "per la prima volta nella storia repubblicana, in parlamento ha vinto una maggioranza a trazione postfascista, con un partito che non nasconde le sue origini dalla cultura e dalle politiche del Msi. Si appanna così l'immagine chiara e distinta dell'antifascismo come religione civile costituita, come tessuto democratico unitario, come sfondo culturale comune ed egemone". L'Anpi ribadisce "l'urgenza di provvedimenti tesi a tutela delle fasce più povere, a difesa dei milioni di famiglie colpite dall'inflazione, a sostegno della progressività del sistema tributario, alla costruzione di un nuovo welfare, al rilancio dell'imprenditoria in particolare sostenibile, a salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio. Occorre una svolta con l'obiettivo costituzionale di porre al centro dell'agenda della politica il lavoro". L'Associazione chiede, infine, al futuro governo "di onorare pienamente e letteralmente il giuramento costituzionale e di rispettare pienamente e letteralmente i valori della Resistenza che sono alla base della Carta".

Santoro: "Pd naufragato e la destra al timone, serve una nuova formazione politica"

"Cari amici, con un gruppo di persone animate dalla mia stessa passione vorremmo dar vita a una Associazione che intende intraprendere un viaggio nella società italiana alla ricerca del partito che non c'è. Questa definizione non indica un'organizzazione ma una domanda che per essere soddisfatta presuppone un'indagine nella società per individuare nuovi contenuti e nuovi protagonisti soprattutto giovani". Con un lungo post scritto su Facebook, il giornalista Michele Santoro analizza il voto del 25 settembre e evidenzia i vulnus da colmare con urgenza. "Non crediamo di avere una soluzione pronta ma vogliamo metterci alle spalle l'esperienza dei partiti personali. Una nuova formazione politica - sottolinea - deve essere una comunità, avere una carta dei valori a cui ispirarsi, un programma e regole democratiche chiare per la sua vita interna".

Rosato (Terzo Polo): "Pd e Lega sono andati a rimorchio"

"Il Pd ha sbagliato tutto, prendendo 800mila voti in meno rispetto a cinque anni fa a livello nazionale e la Lega ha dimezzato i consensi. Entrambi sono andati a rimorchio, la Lega di Meloni e il Pd delle politiche dei grillini e della sinistra radicale". Lo ha detto il deputato Ettore Rosato (Italia Viva), rieletto alla Camera, a un incontro sull'esito delle elezioni al quale hanno preso parte anche Isabella De Monte (Azione), neoeletta deputata del Fvg sempre nel Terzo Polo, e altri esponenti del partito.

Berlusconi: "Unità nazionale sia condizione per il prossimo governo"

"Nel nuovo governo, servirà l'impegno di molti, in uno sforzo di vera unità nazionale, come condizione d'animo del Paese. Del resto, le emergenze da fronteggiare e le grandi riforme che dobbiamo mettere in cantiere richiedono il concorso di tutti". Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi su Twitter.

Prestipino-Morani (Pd): "Spiace la scarsa rappresentanza di donne"

"Stupiscono le dichiarazioni di Cecilia D'Elia sulle pagine di Repubblica. Pensavamo che si indignasse per la scarsa presenza di donne democratiche in Parlamento, in quanto donna e in quanto portavoce nazionale della Conferenza delle donne democratiche, piuttosto che andare in difesa dell'apparato. E se colei che è responsabile della difesa delle donne non lo fa, allora siamo tutte un po' responsabili per non aver lottato abbastanza per avere una adeguata rappresentanza in Parlamento perché quella di oggi francamente è scarsa". Lo dichiarano Patrizia Prestipino e Alessia Morani del Pd.

Agroalimentare, Salvini: "La sua difesa è una delle priorità del nostro governo"

"La difesa di agricoltori, allevatori e pescatori italiani sarà una priorità del nostro governo, che nascerà a breve grazie alla vostra fiducia. Mangiare e bere italiano significa vivere meglio, e difendere il lavoro di migliaia di persone". È quanto si legge sul profilo Twitter del leader della Lega, Matteo Salvini.

La difesa di agricoltori, allevatori e pescatori italiani sarà una priorità del nostro governo, che nascerà a breve grazie alla vostra fiducia. Mangiare e bere italiano significa vivere meglio, e difendere il lavoro di migliaia di persone. (1/2) pic.twitter.com/VmvF8v743J

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 1, 2022

Coldiretti, Meloni firma la petizione petizione contro il cibo in provetta

Giorgia Meloni, nella sua prima uscita pubblica dopo la vittoria alle elezioni, ha firmato la petizione mondiale per fermare lo sbarco a tavola del cibo sintetico promossa da World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe, Coldiretti e Filiera Italia. Lo ha annunciato al Villaggio della Coldiretti a Milano davanti a migliaia di agricoltori arrivati da tutta Italia al fianco del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e del segretario generale Enzo Gesmundo.

(ansa)

Bonelli (AVS): "Tre no per Salvini ministro dell'Interno"

"Sono tre i motivi per cui Salvini non può fare il ministro dell'Interno. Il primo è rappresentato dai rapporti di Salvini con la Russia: tutti i governi europei rimarrebbero stupiti da questa scelta e la credibilità del nostro Paese ne subirebbe un contraccolpo difficilmente rimediabile." Lo scrive, in una nota, il co-portavoce di Europa Verde e esponente di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.
Che prosegue: "La seconda ragione è che il suo partito è alleato con il partito di Putin, Russia Unita, con un patto scritto di informazioni tra le due formazioni politiche." Il terzo motivo, "ma non meno importante - prosegue l'ecologista - è che Salvini ha un procedimento penale aperto nell'esercizio delle funzioni di ministro dell'interno. Che alla destra, che ha vinto le elezioni, questo non rappresenti un problema trasforma il tutto in un gigantesco problema di credibilità del futuro governo", conclude.

(ansa)

Caro bollette, Landini: "La situazione sociale rischia di essere esplosiva"

"Mi preoccupa quello che sta succedendo in Ucraina, corriamo il rischio di una guerra mondiale e nucleare. Sul piano sociale la situazione rischia di essere esplosiva: le persone non riescono a pagare le bollette e le prossime saranno ancora più alte". Ad affermarlo è il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando a un convegno organizzato dalle Acli. "Al contrario di come abbiamo fatto con il Pnrr, il ruolo dell'Europa rischia di essere cancellato in questa crisi energetica. Ne è una dimostrazione la decisione presa dalla Germania", sottolinea. Landini invita a lavorare tutti insieme: ''Dobbiamo ritornare ad essere un sindacato che è presente dove le persone ci sono. Spero che questo incontro sia l'avvio di un lavoro comune per cambiare insieme le cose".

Lega: "Tempi rapidi per esecutivo di alto profilo e per affrontare il caro bollette"

 "La Lega è impegnata per garantire all'Italia in tempi rapidi un governo di alto profilo e per affrontare l'emergenza bollette. Il caro energia è un problema che Matteo Salvini denuncia da mesi, e anche alla luce di quanto accade in Europa sarà il prossimo esecutivo a dover intervenire rapidamente a tutela di famiglie e imprese". Così una nota della Lega.

Landini: "L'astensione alle urne? Non è antipolitica, sono cittadini che stanno peggio"

"Un italiano su tre ha deciso di non andare a votare. Non era mai successo. Sono quelli che stanno peggio, non sono persone che fanno parte dell'antipolitica. Sono persone che non hanno trovato nessuno che li rappresentava". Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, all'ultima giornata dell'incontro nazionale di studi delle Acli ad Assisi. "La precarietà è venuta anche attraverso leggi fatte di destra e di sinistra - rileva Landini - mai come adesso c'è bisogno di ricostruire l'unità del mondo del lavoro e di coinvolgere il mondo dell'associazionismo e dell'impegno sociale. La conoscenza combatte la disuguaglianza. Il diritto alla formazione deve diventare un diritto permanente".

(ansa)

Meloni, giro tra gli stand di Coldiretti tra selfie e assaggi

Ospite della Coldiretti al Villaggio allestito nel Parco Sempione a Milano, Giorgia Meloni ha assaggiato una mozzarella e del parmigiano. La leader di Fratelli d'Italia, che ha scelto la platea degli agricoltori per il suo primo intervento pubblico dalle elezioni di domenica scorsa, si è intrattenuta negli stand fermandosi per fare dei selfie. Applaudita e acclamata da alcuni presenti - "Giorgia Giorgia", hanno scandito - ha poi lasciato il Villaggio intorno alle 14.

(afp)

Meloni: "Vogliamo difendere l'ambiente con l'uomo dentro"

"Sull'agroalimentare ci sono tre grandi questioni, il primo è la sostenibilità ambientale, sociale ed economica: vogliamo difendere l'ambiente con l'uomo dentro". Così Giorgia Meloni intervenendo al Villaggio Coldiretti a Milano.

"Il tema della protezione è la seconda questione cioè qualità, difesa del marchio e delle filiere - aggiunge -. La sovranità alimentare è la terza questione, ed è centrale: ci hanno raccontato che il libero commercio senza regole ci avrebbe reso tutti più ricchi, ma non è andata così, la ricchezza è concentrata verso l'alto e ci siamo indeboliti, dipendiamo da tutti per tutto".

Meloni, bisogna controllare catene approvvigionamento

"Bisogna controllare le catene di approvvigionamento per essere padroni del proprio destino". Lo ha detto Giorgia Meloni parlando alla Coldiretti.

Meloni: "Non faremo da soli, coinvolgere corpi intermedi"

Giorgia Meloni sintetizza la sua idea di governo parlando alla manifestazione della Coldiretti a Milano ribadendo un concetto di fondo: "Non faremo da soli, coinvolgeremo i corpi intermedi". E spiegando la necessità di un "sovranismo alimentare" per rendere il Paese autosufficiente anche in questo settore.

"Non intendiamo fare da soli, credo nei corpi intermedi. La politica deve avere il buon senso di ascoltare e decidere, ma anche l'umiltà di chiedere a chi vive le questioni nel quotidiano quali possono essere le soluzioni. Anche su questo si può costruire un rapporto diverso tra istituzioni e cittadini", ha aggiunto Meloni.

Meloni: "Italia deve tornare a difendere i suoi interesse"

"L'Italia deve tornare alla difesa del suo interesse per trovare soluzioni comuni". Così Giorgia Meloni al Villaggio Coldiretti di Milano. "Leggendo i giornali oggi molti avranno capito che quando noi dicevamo che in Europa si parte dalla difesa degli interessi nazionali per arrivare a soluzioni comuni, non lo facevamo perchè eravamo populisti, ma perchè eravamo lucidi", ha aggiunto.

Meloni: "Sono in costante contatto con governo uscente"

"Sono in costante contatto con governo uscente". Lo ha detto Giorgia Meloni parlando alla Coldiretti. "Il tema non è come compensare la speculazione sul gas ma come fermarla".

Meloni "Obiettivo restituire strategia industriale al Paese"

"L'obiettivo è quello di restituire una strategia industriale a questa Nazione che da tempo non l'ha avuta". Così Giorgia Meloni al Villaggio Coldiretti di Milano.

Meloni: "Daremo risposte efficaci e immediate a problemi"

"Sapete che in questi giorni ho scelto di limitare uscite pubbliche per dedicarmi anima e corpo ad affrontare i dossier più urgenti. Se saremo chiamati a governare questa nazione è chiaro da subito che abbiamo in mente di dare risposte efficaci e immediate ai principali problemi". Così Giorgia Meloni al Villaggio Coldiretti di Milano.

Energia: incontro Meloni-Berlusconi, approfonditi dossier urgenti

"Meloni e Berlusconi hanno approfondito i dossier più urgenti all'ordine del giorno, a partire dal caro energia". Così in una nota congiunta dopo l'incontro ad Arcore di questa mattina fra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

Meloni-Cav: ora governo alto profilo, caro gas dossier urgente

Incontro questa mattina tra il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni e il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Lo riferiscono i due partiti parlando di un colloquio che si è svolto "in un clima di grande collaborazione e unità di intenti". I due leader hanno "ribadito la soddisfazione per l'affermazione del centrodestra alle elezioni politiche e hanno fatto il punto sull'attuale situazione politica", continua la nota.

Meloni e Berlusconi hanno poi approfondito i dossier più urgenti all'ordine del giorno, a partire dal caro energia. I due leader si sono poi confrontati sui prossimi passaggi istituzionali in vista della convocazione del prossimo Parlamento e "hanno condiviso la necessità che l'Italia abbia bisogno di un Governo di alto profilo, capace di affrontare le gravi emergenze che il Paese si trova difronte".

Meloni: "Ho già visto Berlusconi, incontro costruttivo, sono ottimista"

"Ho già visto il presidente Berlusconi. E stato un incontro molto cordiale e molto costruttivo. Sono ottimista". Lo ha detto la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, arrivando al Villaggio Coldiretti a Milano. Per Meloni è la prima uscita pubblica dopo il voto di domenica scorsa che ha sancito la vittoria della coalizione di centrodestra.

Renzi: "Letta responsabile vittoria Meloni. Pd è finito, noi siamo il futuro"

(fotogramma)
"Il Pd per come l'abbiamo conosciuto è finito, questione di mesi e il congresso lo chiarirà definitivamente". Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a margine dell'incontro con gli elettori a Milano.

"Qui c'è un unico grande responsabile  della vittoria della Meloni. L'unica persona che Giorgia Meloni deve ringraziare è Enrico Letta, che ha sbagliato tuttoDopo questa campagna elettorale incredibile del Pd, masochista, tutti abbiano piena consapevolezza di questo: il Pd è il passato di questo Paese, 'Reniew Europè è il futuro", ha detto Renzi.

"A tutti gli amici del Pd che ci hanno creduto - ha aggiunto l'ex presidente del Consiglio - se vogliono continuare l'accanimento terapeutico, facciano pure, noi siamo il futuro, siamo 'Renew Europè e vogliamo migliorare il risultato raggiunto qui in Lombardia, anche se non sarà facile, e soprattutto vogliamo portare tutto il Paese, anche il sud, ad avere quella passione per il futuro che è stata espressa al Nord e in particolare a Milano. Il Pd è il passato, non parliamone più".

Cuperlo (Pd): "Paghiamo errori ed arroganze"

Secondo Gianni Cuperlo, uno dei leader della sinistra interna del Pd, che torna in parlamento dopo cinque anni di assenza, "stiamo letteralmente sulle scatole a una parte della società italiana, si è spezzato un rapporto e un legame di fiducia con una parte del Paese" dice in un'intervista a La Stampa, aggiungendo di essere contrario alla costruzione di una 'cosa rossa' con un'altra scissione, "perché in un momento come questo e con una destra così forte, dividere e indebolire la principale forza del campo democratico e della sinistra sarebbe un errore esiziale, e contro questo mi batterò".

Da 16 anni "non abbiamo vinto le elezioni e per 10 anni siamo stati al governo", ricorda, anche se "con buone ragioni e facendo anche buone cose". Questo "ha trasmesso la percezione di un partito di establishment e di potere". Inoltre "paghiamo il prezzo di errori e arroganze, sul jobs act, sull'articolo 18, sulla legge elettorale, sul taglio della rappresentanza parlamentare". Letta "ha fatto il possibile ma non si recuperano anni in pochi mesi. I nostri elettori sono esigenti, perdonano degli errori, non ti perdonano la distanza coi loro bisogni e sentimenti. E una classe dirigente - sottolinea - deve avere l'umiltà di riconoscere questo limite". Quindi "abbiamo bisogno di accompagnare il racconto di un Paese più giusto con esempi coerenti".

Bisogna "essere severi, ma non possiamo permetterci di buttare via una riserva di valori, consenso e umanità". Tuttavia "questa corsa repentina a candidarsi senza un attimo di pausa per capire, ascoltarsi e scavare nelle radici di quel risultato, temo sia il riflesso di un individualismo penetrato dentro di noi".

Tajani: "Salvini può fare il ministro dell'Interno"

(ansa)

"Per Forza Italia Salvini può fare il ministro di qualsiasi dicastero, deve scegliere lui, poi chiaramente è il capo dello Stato e il presidente del Consiglio che esamineranno la lista di ministri. Però per quanto ci riguarda non ci sono assolutamente problemi". Così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine della visita al Villaggio Coldiretti a Milano, rispondendo a una domanda sull'ipotesi che il leader della Lega, Matteo Salvini, possa tornare al Viminale. "Ognuno può scegliere dove ritiene opportuno andare in sintonia con i leader e il capo dello Stato, a cui spetta l'ultima parola sui ministri e sul presidente del Consiglio da incaricare. L'importante è fare bene e affrontare i problemi degli italiani, i nomi verranno dopo", ha aggiunto.

Governo: Tajani, pari dignità con Lega per posizione bilanciata

"Come ha detto oggi anche Berlusconi abbiamo pari dignità con la Lega visto che abbiamo preso gli stessi voti. L'importante, però, sono i contenuti, non è una questione di poltrone". Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine della visita al Villaggio di Coldiretti a Milano. "Pari dignità - ha aggiunto - vuol dire una posizione bilanciata, questo è importante anche per noi per dare un contributo come anima popolare e anche per l'importanza del ruolo di Silvio Berlusconi".

Campania: staff Di Maio, nessun ingresso in giunta regionale

Nessun ingresso del ministro degli Esteri uscente, Luigi Di Maio, leader di Impegno civico, nella giunta regionale campana. Uno scenario delineato da alcuni organi di stampa on line, tra cui agendapolitica.it, che legavano il suo nome a quello di Sandra Lonardo Mastella, anche lei non eletta lo scorso 25 settembre, e l'ex presidete del consiglio regionale Rosetta D'Amelio, altri possibili nuovi assessori regionali.

"Smentiamo categoricamente le falsità, diffuse da alcuni organi d'informazione, in merito a volontà, ambizioni o trattative circa l'ingresso del ministro Di Maio nella giunta della Regione Campania", scrivono in una nota dallo staff di Di Maio che di recente a chiuso i suoi profili social.

"Meloni venga a visitare l'Ucraina", da Kiev invito a Urso

Il capo dell'Ufficio del presidente ucraino Andriy Yermak ha avuto un colloquio telefonico con il presidente del Copasir Adolfo. Urso, durante il quale si è congratulato con Fratelli d'Italia e la sua leader Giorgia Meloni per la vittoria alle elezioni tenutesi in Italia il 25 settembre e ha espresso la speranza per l'attuazione della posizione a sostegno dell'Ucraina dopo la formazione del nuovo governo italiano. Gli interlocutori - informa una nota dell'Ufficio - hanno discusso della necessità di instaurare un dialogo ad alto livello. Andriy Yermak, a nome del presidente Zelensky, ha invitato Giorgia Meloni a visitare l'Ucraina.

Rampelli: il reddito resta per inabili, altri devono avere lavoro

Fratelli d'Italia "non pensa minimamente" di cancellare il reddito di cittadinanza. Lo ha detto a Sabato anch'io su Rai Radio 1 Fabio Rampelli. "E' una semplificazione giornalistica. Intendiamo perseguire il sostegno degli inabili al lavoro, circa il 50% dei percettori del reddito. Sono soggetti fragili della società che vogliamo assolutamente continuare ad assistere", ha spiegato il vice presidente della Camera.  All'altra metà dei percettori del reddito "dobbiamo dare un lavoro. I giovani non possono stare a casa a non fare nulla, devono realizzare se stessi. Cercheremo di occuparci di questo anche con le imprese che sono pronte a collaborare magari per fare formazione", ha concluso.

Al-Sisi fa le congratulazioni a Meloni per vittoria elettorale

Il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi si è congratulato con la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, per la vittoria elettorale e ha dichiarato che "non vede l'ora" di lavorare insieme per sviluppare le relazioni bilaterali fra Egitto e Italia.

"Estendo le mie più sincere congratulazioni alla signora Georgia Meloni per la vittoria del suo partito alle elezioni generali nell'amica Repubblica Italiana, augurandole il successo nel guidare l'Italia verso la prosperità e un futuro luminoso", ha dichiarato Sisi come riporta un messaggio pubblicato su Facebook dal portavoce della presidenza egiziana, Bassam Radi.

Rampelli (FdI): passaggio consegne "morbido" rispetto a passato

È in corso "un passaggio di consegne che risulta 'più morbido' rispetto a stagioni precedenti, anche per le circostanze drammatiche nelle quali ci troviamo. Un rapporto di collaborazione indispensabile in questa fase". Fabio Rampelli lo dice a "Sabato anch'io" su Rai Radio 1 a proposito dell'interlocuzione in corso tra Giorgia Meloni e il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Il vice presidente della Camera ed esponente di FdI invita comunque a non enfatizzare: "Non esiste un governo Meloni nè un Parlamento proclamato. Non c'è nulla, Draghi è il presidente del Consiglio. Presupponendo che tra qualche decina di giorni il Presidente della Repubblica darà a Meloni l'incarico di formare un governo, oggi c'è questo dialogo", spiega.

Nardella (Pd): "Congresso ordinario non basta, serve reset"
 

Il Partito Democratico deve ripartire "da una forte consapevolezza: si è chiuso un ciclo politico di 15 anni e si deve aprire un nuovo capitolo. "A volte ho la sensazione che ci siamo dimenticati i motivi per cui è nato il Pd. Un congresso ordinario non basta, serve un reset". Lo dice in un'intervista a Qn il sindaco di Firenze, Dario Nardella.

"È il momento di costruire una nuova casa perché quella che abbiamo non riesce più a rappresentare una larga parte di cittadini - spiega -. Dobbiamo evitare un congresso ordinario dove le opzioni siano quelle di fonderci con i Cinquestelle o con Azione e Italia viva". E parlare di una costituente di un nuovo soggetto politico "significa elaborare una nostra identità e una nostra proposta politica senza essere subalterni ad altre forze. E dividerci sulle loro opzioni. Questo vale anche per il ruolo di opposizione da assumere in parlamento che deve vederci duri ma non sguaiati, dialoganti con le altre minoranze ma autonomi".

Per Nardella, si può valutare anche lo scioglimento se "dovesse preludere alla costruzione di una nuova casa dei democratici". Si potrebbe cambiare anche nome, "se questo serve a dare davvero il senso di rinnovamento, ma insieme a idee nuove".

La nuova casa del Pd "è per tutti coloro che vogliono unire e non dividere il nord e il sud del paese, che guardano all'Europa come unico, vero campo di progresso".  Rispetto al nuovo segretario, Nardella non esprime giudizi sulle persone: "sono tutte valide: è il metodo che mi lascia perplesso - commenta - questa cosa delle autocandidature rischia di dare l'immagine di un partito nevrotico e autoreferenziale".

Pd: Andreatta, "due le strade, rottamare tutti gli ex ds-Margherita oppure scissione"

"Ci sono solo due strade per ritrovare un rapporto forte con l'elettorato. O si taglia con il passato, rottamando tutti, ma proprio tutti, i dirigenti che hanno avuto un legame organico con i partiti fondatori"; "oppure si prende atto del fallimento e ci si scinde in due partiti, uno riformista e l'altro più massimalista, rimanendo alleati alle elezioni". Lo dice Filippo Andreatta, a proposito del Pd, al 'Corriere della sera'.

"Bonaccini ha fatto politica nei Ds. La regola del partito nuovo, anziché del nuovo partito, dovrebbe valere pure per lui", dice tra l'altro il docente universitario e figlio di Beniamino Andreatta.

Governo: Berlusconi, non credo nei tecnici puri

No ai tecnici puri, Forza Italia sia considerata al pari della Lega nella compagine di governo, Draghi un patrimonio del Paese cui non si può rinunciare, e che "avrebbe tutte le carte in regola per occupare un ruolo apicale nelle istituzioni internazionali". Silvio Berlusconi parla con la Stampa, e commentando il suo incontro dei giorni scorsi con la premier in pectore dice di averla trovata "prudente ed equilibrata". Il leader di Forza Italia dice che il suo partito non ha perso voti, anzi, "fra i grandi partiti che hanno sostenuto il governo Draghi il nostro è il solo che non ha perso consensi".

(ansa)

Quanto ai nomi per il nuovo esecutivo, Berlusconi afferma che "non è una questione di numeri, ma di significato. Io non credo nei tecnici puri: se esistessero la politica diventerebbe inutile. Io ho sempre voluto coinvolgere nei miei governi persone chiaramente schierate con noi, che condividessero il nostro progetto politico, e che avessero un curriculum professionale, accademico o imprenditoriale di prim'ordine - osserva -. Ora vorrei di nuovo qualcosa di simile: non l'adesione a titolo personale di qualche nome famoso, ma l'impegno di mondi importanti", dall'impresa, al lavoro, alla scienza, "in uno sforzo di vera unità nazionale". Del resto "le emergenze da fronteggiare, prima fra tutte quella dell'energia, e le grandi riforme che dobbiamo mettere in cantiere, a cominciare da quella fiscale, richiedono davvero il concorso di tutti".

Per quanto riguarda l'atteggiamento del nuovo governo nei riguardi della Russia, per l'ex premier dovrebbe essere "esattamente quello del governo precedente - sottolinea -.

Quando le circostanze lo consentiranno sarò il primo a insistere per una soluzione diplomatica, perché considero la guerra intollerabile, la follia delle follie. Tuttavia, una soluzione diplomatica implica l'assoluta unità dell'Occidente - conclude - e non può contemplare in nessun caso il sacrificio della libertà e dei diritti del popolo ucraino".

Delrio (Pd): "Rifondiamo il partito ma teniamoci stretti nome e simbolo"

Per Graziano Delrio, ex ministro ed ex capogruppo del Pd, del quale è uno dei fondatori, nel partito si deve ripartire "riscoprendo la radicalità dei nostri principi, la forza dei nostri militanti e la ricchezza della società italiana da cui dobbiamo farci 'invadere' con un grande percorso di ascolto. Non siamo morti, siamo il secondo partito italiano, la prima forza di opposizione e saremo in grado di proporre al Paese un'agenda rinnovata", spiega in un'intervista a La Repubblica.

"Resettiamo il partito. Sono per una riflessione radicale e profonda altrimenti non rispetteremmo l'esito delle elezioni - sottolinea -. Ma riflessione non significa guardarsi l'ombelico fra i dirigenti del partito o peggio fra candidati improvvisati né la resa dei conti fra riformisti e sinistra interna". Il nome democratico "mi sembra attualissimo e fortissimo. Indica la scelta di essere un grande partito popolare che vive della partecipazione e del contributo di tutti. Nel simbolo c'è il tricolore e questo dovrebbe bastare a tenerselo stretto".

Bisogna vivere la stagione dell'opposizione, "come l'occasione per rigenerare la nostra identità e la nostra proposta. Propongo una moratoria della discussione sulle alleanze. Giorgia Meloni ha passato 5 anni all'opposizione dei suoi alleati. Il congresso deve essere dedicato non alle alchimie elettorali ma alla società italiana e alle risposte alla sua sofferenza. Alleanza quindi con le associazioni che si prendono cura dei beni comuni come l'ambiente o la scuola e con chi tutela il lavoro".

Il Pd inoltre deve continuare ad essere la sintesi di sensibilità e culture politiche differenti". Forse con il M5s "matureranno le condizioni per lavorare insieme di nuovo sui territori sulla base di progetti e idee - osserva - e di una dedizione comune al riscatto degli ultimi".