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Governo, Meloni: "C'è Italia che racconta baratro ma dati dicono contrario"

"Faremo quello che è necessario e sapete perché possiamo farlo? Perché non abbiamo padroni. Noi dobbiamo rispondere solo agli italiani". Così il premier Giorgia Meloni, chiudendo il suo intervento al Teatro Dal Verme di Milano a un'iniziativa per Attilio Fontana presidente.

"Di quel che dicono gli altri non ci interessa. Qui siamo davanti a due Italie, una che racconta del disastro, del baratro, del declino... E lo so... Ma poi c'è un'altra Italia, quella che leggo dai dati - e lo dico in punta di piedi. Ma dallo scorso 22 ottobre lo spread è sceso, la borsa ha guadagnato 20 punti, le stime su Pil sono passate da -0,2 a +06, iniziamo a vedere il calo dell'inflazione, sentiamo dice che forse la recessione potrebbe non esserci. Non dico che questo avviene grazie al governo, ma all'ottimismo dei cittadini. Diteci con il voto dell'11 e del 12 febbraio qual è l'Italia vera".

"Quel che stiamo raccontando stasera, è una realtà che alcuni non vogliono vedere. Non solo che noi stiamo governando con coesione e compattezza e consapevolezza del ruolo, ma che continueremo a leggere poco per i prossimi 5 anni".

Per Meloni, il governo sta dando "risposte strutturali perché ha un orizzonte lungo, quel che è mancato all'Italia in questi anni. La grande velocità e la capacità di concretezza" del suo esecutivo dimostrano che "la coalizione è compatta e ha visione comune. Questo perché noi quando ci andiamo al governo ci andiamo a realizzare il programma chiesto da italiani. Ed è quel che stiamo facendo".

BOLLETTE - "La bolletta del gas scenderà del 34,2%: questo dimostra che i risultati del governo sono concreti" dice, rivendicando "la battaglia vinta sul tetto del gas".

Sulle trivelle "il gas lo abbiamo e lo prendiamo se serve perché le cose si fanno se servono".

RIFORMA GIUSTIZIA - "Riformeremo la giustizia perché si affermi sì la certezza del diritto, ma anche la certezza della pena, perché è giusto che in questo Paese chi sbaglia paghi come deve".

AUTONOMIA - "Servono riforme serie e abbiamo iniziato a farle. Sono felice di aver approvato la cornice dell'autonomia differenziata, un'altra norma fatta sul principio del merito. Il principio non è tolgo a qualcuno per dare a qualcun'altro, ma vuole dire che se tu fai bene prenderò in considerazione di darti altre materie da gestire. Lo voglio dire a quei governatori che si lamentano ma non hanno speso il 70% dei fondi europei".

EUROPA - "Dicevano che saremmo stati isolati nel mondo e in Europa, ma vedete... io penso che il miglior ministro degli esteri che questa Nazione abbia avuto si chiama Silvio Berlusconi". "Dicevano 'l'Italia con Meloni sarà isolata a livello internazionale'. Dicono, 'oh le rivolgono la parola alla Meloni, le stringono la mano'. Io sono andata in Europa e ho detto 'guardatemi, non ho le antenne, non sono verde'. Ma la questione è che noi dimentichiamo di essere l'Italia, tutti hanno bisogno di noi".

SICUREZZA - "Si può fare, si poteva fare, si poteva far rispettare la legalità. Vogliamo dire al mondo intero che l'Italia non è più la Repubblica delle banane. E' finito lo Stato forte con i deboli e debole con i forti".

LAVORO - "Il tema dei salari in Italia è un tema reale e l'unico modo per affrontarlo è intervenire sulla tassazione, che è al 47,5%".