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Governo, Meloni "generosa" con Salvini e Berlusconi Alla Lega 4 ministeri, a Fi 3 e la presidenza della Camera

Governo e ministri di Giorgia Meloni: sarà "generosa" con Lega e Forza Italia

Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgio Meloni 

Governo Meloni già in fase di costruzione, ma è difficile che Salvini torni al Viminale

Giorgia Meloni sarà "generosa" con gli alleati, ha bisogno "di tenere tranquilli Forza Italia e Lega". Così fonti qualificate di Fratelli d'Italia spiegano ad Affaritaliani.it che cosa potrebbe accadere in vista della formazione del nuovo governo, il primo italiano guidato da una donna (di destra). Ovviamente è ancora molto presto per riempire le caselle dei vari dicasteri, ma l'impressione che arriva da FdI è che non c'è alcuna volontà di Meloni di fare l'asso pigliatutto.

L'ipotesi al momento più accreditata, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, è che la presidenza della Camera vada a un esponente, probabilmente a una donna, di Forza Italia. Anche perché, salvo colpi di scena, la presidenza del Senato - seconda carica dello Stato - dovrebbe andare a Ignazio La Russa, storico colonnello della destra italiana. Al partito di Silvio Berlusconi, poi, andranno probabilmente tre ministeri, di cui uno abbastanza importante e due minori. In corsa Alessandro Cattaneo e Antonio Tajani, che a questo punto e con questi numeri difficilmente sarà sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Altro nome azzurro per il governo è quello di Anna Maria Bernini, capogruppo uscente a Palazzo Madama.

Per quanto riguarda la Lega, che in questo schema non avrebbe presidenze in Parlamento, i ministeri dovrebbero essere quattro. Sembra sfumare al momento l'ipotesi del ritorno di Matteo Salvini al ministero dell'Interno. Se il segretario del Carroccio vorrà far parte del governo dovrà, quasi certamente, accontentarsi di un altro dicastero, forse i Trasporti e le Infrastrutture. Il Carroccio dovrebbe confermare allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti mentre per le altre due poltrone si parla di una conferma di Erika Stefani alla Disabilità e della guida del Turismo o delle Politiche agricole con Massimo Garavaglia o Gian Marco Centinaio. Però c'è anche l'ipotesi di Giulia Bongiorno alla Pubblica amministrazione (non Guardasigilli).

Un dicastero minore, infine, dovrebbe andare anche a un esponente di Noi moderati, nonostante il pessimo risultato elettorale ben lontano dal 3%. Tutti gli altri ministeri, compresi quelli più importanti - probabilmente Interno e sicuramente Esteri, Giustizia ed Economia - saranno espressione di Fratelli d'Italia, o direttamente con politici o con tecnici di area.

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