Il Consiglio federale della Lega è finito. Il Carroccio ha trovato una sintesi su chi devono essere i nomi da proporre alla presidentessa del Consiglio in pectore, Giorgia Meloni. La scelta, però, non sarà sui personaggi, quanto sui ruoli che dovranno assumere. Tranne uno, quello del segretario Matteo Salvini, che non molla il Viminale.
Nella riunione con i tre governatori Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga e Luca Zaia, i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo e i tre vicesegretari, Andrea Crippa, Giancarlo Giorgetti e Lorenzo Fontana, Salvini ha posto proprio quest’interrogativo: “Che linea vogliamo dare al governo che verrà?“. Da qui, quindi la scelta di non presentare una lista di nomi, ma solo quella delle priorità per la Lega.
Consiglio federale della Lega, per il governo di Meloni proposto solo il nome di Salvini
Non ci sono nomi, a parte quello del segretario, Matteo Salvini, nella lista che dal Consiglio federale della Lega hanno recapitato alla futura presidentessa del Consiglio, Giorgia Meloni. Piuttosto, dal Carroccio hanno scelto di mettere nero su bianco le condizioni su quelli che sono i ministeri chiave per poter portare avanti un governo come vogliono loro.
E quindi: sul Viminale il Capitano non si muove, ma vuole anche che i suoi esprimono il ministro dell’Agricoltura, delle Infrastrutture e degli Affari regionali e riforme.