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Il segretario uscente Andrea Grosselli confermato alla guida della Cgil del Trentino (VIDEO): ''Da Vaia alla Marmolada, l'emergenza climatica va affrontata''

TRENTO. Il segretario uscente Andrea Grosselli è stato riconfermato alla guida della Cgil del Trentino. Al termine di due giorni di confronto 190 delegate e delegati hanno rinnovato gli organismi della confederazione, assemblea generale e direttivo.

L’assemblea generale neo eletta ha votato il segretario generale, che guiderà l’organizzazione per i prossimi quattro anni. Transizione ecologica e transizione sociale le priorità perché il cambiamento climatico sia anche spinta per una svolta ecologica che crei occasioni di sviluppo e crescita occupazionale di qualità. Con 54 Sì, 11 No, 3 astenuti e una scheda bianca Grosselli è stato confermato a guidare il sindacato di via Muredei.

"Sono molte le sfide da affrontare nel massimo dell'unitarietà sindacale con Cisl e Uil - il commento di Grosselli - ma con le con parti datoriali e con le istituzioni perché l'autonomia si salva solo insieme. C'è da affrontare l'emergenza climatica, da Vaia alla Marmolada non c'è più tempo da perdere e bisogna cogliere l'opportunità di creare nuove imprese, nuovi lavori e un'economia più sostenibile".

E’ in questa logica anche che il congresso ha votato un ordine del giorno che prevede la creazione di un coordinamento ambientale trasversale alle categorie della Cgil con l’obiettivo di avanzare proposte per gestire gli effetti del cambiamento climatico sulle lavoratrici e i lavoratori. La Cgil del Trentino inoltre si doterà di un’analisi interna per ridurre la propria impronta ecologica e gestire in modo più sostenibile le sedi sindacali.

A chiudere i lavori del pomeriggio è stato l’intervento di Francesca Re David, la componente della segreteria nazionale Cgil ha toccato numerosi temi, soffermandosi in particolare sul dramma della guerra e rivendicando l’impegno del sindacato, anche sul piano della mobilitazione, per arrivare alla pace.

Dunque il tema del lavoro e dei salari; Re David è stata netta: lavoratrici e lavoratori insieme al sindacato devono agire per ottenere un miglioramento delle proprie condizioni di lavoro. A partire dal problema delle retribuzioni erose dall’inflazione. Sul Governo senza giri di parole ha parlato di confronti che sono solo false aperture di dialogo. E ha stigmatizzato il fatto che dall’Esecutivo non arrivano risposte su fisco, politiche industriali, su scuola e sanità pubblica.

Inoltre Re David ha sottolineato la necessità di redistribuire il lavoro e di semplificare il quadro contrattuale, di innovare il sindacato per renderlo adeguato ad un mondo del lavoro fortemente frammentato. Infine la riforma costituzionale preannunciata dalla maggioranza al governo. Una riforma che per la Cgil non va nella giusta direzione perché crea nuove diseguaglianze.