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Il sondaggio che incorona Trump: sarà davvero lui il candidato repubblicano nel 2024?

Ci riprova / Stati Uniti d'America

La maggioranza (schiacciante) del 54% degli elettori repubblicani alle primarie sostiene la candidatura dell'ex presidente degli Stati Uniti. Staccatissimo DeSantis

"The Donald" riuscirà davvero nell'intento? Sarà lui il prossimo candidato dei repubblicani alle elezioni presidenziali Usa del 2024? Una maggioranza del 54% degli elettori repubblicani alle primarie sostiene la candidatura dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump alle elezioni presidenziali del 2024, un risultato che equivale a più del doppio del numero di persone che sono schierate in favore del governatore della Florida Ron DeSantis: è quanto emerge da un sondaggio di Fox News, i cui risultati sono stati pubblicati oggi.

Il sondaggio ha rilevato che DeSantis è sostenuto dal 24% degli intervistati repubblicani. Da febbraio, il consenso di Trump è cresciuto dell'11%, mentre il supporto a DeSantis è diminuito del 4%, secondo l'inchiesta popolare. Il sondaggio è stato condotto dal 24 al 27 marzo e ha coinvolto 1.007 persone rappresentative dell'elettorato repubblicano negli Satti Uniti. Secondo un'altra rilevazione Reuters-Ipsos di febbraio, tra elettori repubblicani registrati, Trump guidava col 43%, seguito con il 31% dal governatore della Florida Ron DeSantis, e dall'ex ambasciatrice Onu Nikky Haley al 4%. Il momento dell'inizio delle primarie è ancora lontano molti mesi. L'ex presidente a una convention repubblicana a Washington a inizio mese ha definito "criminali" Joe Biden e il figlio Hunter, messo in guardia dall'"invasione dei clandestini", dal pericolo del "deep state", il mondo dei burocrati di Washington, da quello dei "marxisti", "comunisti", "drogati", le gang criminali, i trafficanti di oppioidi, e promesso che quando tornerà alla Casa Bianca, completerà il muro al confine con il Messico, aggiungendo altri 300 chilometri di barriera.

Trump è alle prese con guai giudiziari di vario tipo. Un eventuale rinvio a giudizio per aver pagato 130mila dollari con fondi elettorali il silenzio della pornostar Stormy Daniels sulla loro breve relazione del 2006 si basa su un’interpretazione di come si possano utilizzare le somme raccolte in campagna elettorale. Sarebbe il primo presidente mai processato nella storia, con conseguenze molto pesanti sull'intero scenario istituzionale.

Quale effetto avrebbe sulle primarie del partito repubblicano, in cui il governatore della Florida Ron DeSantis è atteso come primo sfidante di Trump? Quali implicazioni avrebbe un potenziale candidato alla Casa Bianca che deve difendersi da varie accuse riferite al suo stesso ruolo pubblico (la legge americana non gli impedirebbe di correre)? E quanto il potere giudiziario e il potere esecutivo sarebbero screditati dall’essere coinvolti in decisioni così fortemente polarizzate? Sarà il tema dei prossimi mesi.

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