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Il sostanzioso assegno di fine mandato di Luigi Di Maio

Cosa farà Luigi Di Maio quando si insedierà il nuovo governo? Da ministro degli Esteri a non eletto in tanti hanno fatto ironia sul futuro dell’ex capo del Movimento 5 Stelle, che però sembra avere diverse prospettive politice e professionali in mente. Oltre che una ottima buona uscita per il suo incarico governativo.

Il sostanzioso assegno di fine mandato di Luigi Di Maio

Dopo essere scomparso dai social (volontariamente, visto che il suo staff ha smentito qualsiasi ipotesi di attacco hacker) Di Maio avrebbe in mente per il suo futuro sia un rientro nella politica dando vita al famoso partito dei sindaci, come spiega il Messaggero:

così è emerso che l’ex leader dei 5 Stelle ha iniziato a contattare riservatamente diversi giovani epromettenti politici di tutti gli schieramenti, principalmente sindaci ed ex sindaci, che nel corso dell’ultima campagna elettorale non si sono spesi troppo,oaffatto, per i rispettivi partiti. L’idea, secondo diverse fonti, sarebbe sulla falsa riga di quel partito dei sindaci, tante volte annunciato e mai nato, che non sarebbe dispiaciuto neppure al Quirinale, ma che a causa della rapidità con cui si è consumata la crisi del governo Draghi non è stato possibile mettere in piedi.

Un’altra prospettiva sarebbe quella di mettere a frutto le relazioni e i contatti ad alto livello che il quasi ministro ha potuto intessere in questi anni per riciclarsi nel campo delle consulenze. In ogni caso quella di Di Maio è una caduta in piedi. Il quotidiano romano gli fa i conti in tasca e spiega che oltre a un assegno di fine mandato da Montecitorio che ammonta a circa 100 mila euro, percepirà anche un altro annodi stipendio da ministro
degli Esteri. Non proprio la situazione di un percettore di Reddito di cittadinanza insomma.