Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

In copertina su Vanity Fair: Fabio Volo racconta per la prima volta la sua separazione

In un’intervista esclusiva a Vanity Fair, Fabio Volo racconta per la prima volta la sua separazione da Johanna Maggy, con cui ha avuto i figli Sebastian, 9 anni, e Gabriel, 7. In attesa di vederlo al cinema a inizio 2023 con Vittoria Puccini nel film Una gran voglia di vivere, tratto dal suo penultimo libro - ha all’attivo 11 romanzi tradotti in 22 lingue e 8 milioni di copie vendute in dieci anni - Fabio oggi è soprattutto un padre single, che ha scoperto dei «superpoteri». «Sono meglio come papà, cosa che non sapevo prima di separarmi. Sono più bravo. Perché ci sono solo io», dice. «È vera la cosa che è diminuita la quantità ma è aumentata la qualità».

Nel numero in edicola dal 30 novembre Fabio Volo racconta la maturità raggiunta, anche frutto della meditazione, che pratica ogni giorno. «A 50 anni sono tornato “a casa”: medito, prego, penso, leggo, studio». L’equilibrio della mente si riflette anche in quella del corpo, con un’ottima forma raggiunta grazie all’attività fisica quotidiana. Tra le sue priorità, spiega, non c’è la ricerca di una donna, ma se l’amore arriva lo saprà accogliere: perché ha imparato molto dalla sua esperienza di coppia.

Fabio Volo racconta di vivere da solo ormai da due anni, vicino alla casa della ex compagna. In ottimi rapporti con lei, i due sperimentano un felice equilibrio da famiglia allargata: «I bambini stanno una settimana con me e una settimana con lei, durante quella settimana un giorno stanno con me e un giorno stanno con lei». Vacanze, pranzi domenicali e cene, ogni tanto, tutti insieme. Un’armonia che nasce dal rispetto. «Non ho mai tradito Johanna. Le sono sempre stato fedele», risponde Volo dopo le voci sul tradimento come causa della separazione. Che invece ha avuto origine dopo una lunga crisi: «Non pensavo di lasciarmi, e che mi sarei trovato single. Quando è arrivato il momento “forse è meglio se ci lasciamo”, dei due ero quello più spaventato». Ma aggiunge: «Johanna e io non è che non ci amiamo più perché non stiamo più insieme: l’amore si è trasformato. Se nella relazione le due persone non tirano fuori la parte migliore dell’altro, possono o restare insieme per poter dire che stanno insieme da cinquant’anni, come se fosse un premio, oppure dirsi “continuiamo ad amarci anche se non stiamo sotto lo stesso tetto”». E ancora: «Sarei rimasto con Johanna tutta la vita se fosse andata bene, non sono “contro la coppia”, non faccio piani, ma se lì dentro non c’è qualcosa che mi tiene vivo, non posso andare avanti».

Volo spiega come non ci sia nulla che giustifichi tenere insieme una relazione che non ha i presupposti, neanche «per i figli». «Il vero misunderstanding è che la gente dice: “sto insieme per i figli”. Invece è: “bisogna lasciarsi per i figli”. Perché loro meritano la verità, e se tu, che sei la persona che stimano di più, gli dici delle bugie, dopo li mandi nel mondo e loro diranno: se mio padre mi ha mentito, se mia madre mi ha mentito, allora perché devo fidarmi di questa persona?».