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In fuga dalla Russia per non essere arruolati: le code ai confini

Casa per casa. I russi passano in ogni abitazione portando le schede per il voto per il referendum sull'annessione alla Russia nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. Si vota fino al 27 settembre per i referendum proclamati dai governatori filorussi, all’inizio della settimana. Si può votare anche in Russia, dove ci sono rifugiati delle regioni occupate. Mosca ha già dato il suo appoggio, i governi occidentali hanno fatto invece sapere che non riconosceranno l'esito della consultazione nei territori dell'Ucraina.

L'appoggio ai referendum è, insieme alla chiamata dei riservisti, l'ultima mossa del governo di Mosca. Nessuna regolarità è possibile e accertabile sul voto sostenuto da Putin nel discorso in cui ha lanciato anche la mobilitazione militare parziale e detto di essere disposto a usare ogni arma possibile per difendere l’integrità del territorio russo, in cui includerebbe anche le regioni ucraine, anche se Kiev ha già detto che continuerà a combattere per liberare le zone occupate.

La scelta di Mosca di chiamare i riservisti ha portato a manifestazioni e fughe. Già nel primo giorno i biglietti aerei erano esauriti, ma ora arrivano immagini di auto in cosa al confine con la Finlandia, che richiede il visto, e anche con la Georgia che ha un lungo confine e non chiede visto nonostante i rapporti tesi con la Russia da decenni per l'appoggio del Cremlino a repubbliche separatiste.

La Bbc mostra le immagini di queste file al confine georgiano. Sono uomini in età da coscrizione che lasciano il paese. Il Cremlino dice che le notizie sulla fuga sono esagerate. Un uomo intervistato dalla Bbc ha detto di aver preso il passaporto e di essersi diretto al confine senza neanche fare le valigie subito dopo l'annuncio: «Mi spezzerò un braccio, una gamba, qualsiasi cosa pur di evitare di partire».

Secondo rapporti dell'Istituto per lo studio della guerra e notizie riportate dal Guardian, le autorità russe avrebbero già allargato la fascia di coscrizione. Non solo i 300mila annunciati, ma quasi un milione di persone fra cui anche i manifestanti. Sono queste le persone in fuga, non solo in auto. Chi cerca di lasciare Mosca in aereo va verso la Turchia, ma anche verso Belgrado. La Germania ha detto di essere pronta a offrire asilo a chi fugge dalla Russia. Le ex-repubbliche sovietiche del Baltico, Lituania, Lettonia ed Estonia, e la repubblica Ceca non offrono invece ingresso a rifugiati russi.

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