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Ischia: gli animali domestici vagano nei luoghi della distruzione

Continuano le ricerche dei dispersi e la conta dei danni a Ischia, ma oggi a Casamicciola rimangono soli molti animali domestici.

Pompieri a lavoro fra le macerie
Pompieri a lavoro fra le macerie – Nanopress.it

Parallelamente al dramma consumatosi in merito alla frana che ha devastato la frazione, c’è quello degli animali domestici rimasti ora soli, vagabondanti in quelle zone che fino a poco fa per loro significavano casa.

Frana a Ischia

La frana a Ischia verrà ricordata per molto tempo non solo per le numerose vittime ma anche per le tante polemiche a riguardo.

Si poteva fare qualcosa? Non ci è dato saperlo. Anche se pare che sì, la tragedia potesse essere evitata: l’ex sindaco, Giuseppe Conte, per esempio, ha affermato che più volte ha provato ad avvisare dell’imminente pericolo ma non è stato ascoltato.

Molti hanno anche accusato la Protezione Civile di aver diramato un allarme non abbastanza grave rispetto al reale quadro climatico che affliggeva in questi giorni l’isola e che a breve tornerà con piogge intense, infatti è lotta contro il tempo per recuperare le ultime persone che risultano disperse, che sono quattro. Anche se sono passate moltissime ore da quando il fango è sceso violento dal monte Epomeo per sommergere le case e spazzare via le auto, si spera di trovarli vivi. E fra le tante vittime non ci sono solo persone ma anche animali domestici.

Il dramma degli animali

Accanto alla perdita di vite umane c’è anche il dramma dei tanti animali domestici rimasti senza una casa, che abbandonati a loro stessi continuano a vagare dove un tempo c’era la loro famiglia.

Alcuni sono scappati via, altri sono rimasti per le vie di Casamicciola ma c’è chi è morto sotto le macerie o per la mancanza prolungata di acqua e cibo.

Cercano i loro padroni e gli ambienti a loro cari ma non sanno che la loro vita non potrà tornare ad essere quella di prima. Il dramma dei cani e gatti di Ischia viaggia parallelo a quello della popolazione di Casamicciola.

Gli animali d’affezione sono le altre vittime di questa tragedia, ad esempio il cavallo della famiglia Monti, ritrovato senza vita in mare dove è stato trascinato.

Però a fianco a queste storie molto tristi ci sono quelle a lieto fine, come quella di Yuki, il cane salvatosi dopo 3 giorni in cui non ha bevuto e mangiato. La frana ha sepolto le 5 persone che si prendevano cura di lui e ora è stato preso in affido da alcuni volontari.

Gli animali vittime del fango

Oltre al cavallo di cui abbiamo parlato ora, ci sono moltissime vittime fra gli animali domestici e i loro versi assomigliano a un pianto sommesso che riecheggia nei luoghi che per loro sono casa.

Accompagnano il lavoro incessante dei soccorritori mentre vedono i loro simili, ovvero i cani delle unità cinofile, che scavano fra le macere e forse intuiscono che qualcosa non va.

Qualcuno si dovrà occupare di loro per evitare che diventino randagi e far sì che il loro dramma sia minore, magari trovandogli una nuova famiglia amorevole che li accolga.

Uno dei cani rimasto orfano attende fiducioso nel luogo dove era la sua casa, che i padroni tornino. Non sa di essere l’unico sopravvissuto della famiglia alla colata di detriti.

È uno dei tanti frammenti di uno scenario apocalittico dove si lavora notte e giorno per cercare i dispersi e salvare la vita ai feriti.

La storia di Yuki

Lo abbiamo accennato prima, Yuki è un cagnolino rimasto intrappolato come tanti. Dalla vettura dove si trovava ha fatto sentire il suo pianto che i soccorritori hanno sentito.

Yuki
Yuki – Nanopress.it

Sono riusciti a individuare il punto dove si trovava e lo hanno tratto in salvo.

Yuki viveva con la famiglia formata dalla coppia di Gianluca Monti e Valentina Castagna e i loro figli Michele, Francesco e Maria Teresa.

Il cane è rimasto intrappolato nella vettura per 3 giorni senza bere né mangiare ma esausto e con le ultime forze che gli rimanevano ha chiesto aiuto ed è stato salvato.

Yuki aveva solo un piccolo spiraglio di aria che gli ah permesso di sopravvivere e quando lo hanno trovato i volontari, la gioia nell’essere liberato è stata immensa. Quel pianto disperato è quello che accomuna tutti gli animali domestici di Ischia, vittime di una tragedia ancora tutta da definire.