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John Galliano per Dior, il ritorno (all'asta) dei un cult degli anni 2000

L'era di John Galliano come direttore creativo di Dior è senza dubbio uno dei momenti considerati «d'oro» nella storia del brand. Un'opinione largamente condivisa che, tuttavia, in alcuni casi si è espressa positivamente solo a distanza di anni. Con il suo spirito creativamente sovversivo, il designer ha infatti rappresentato sulle passerelle dei temi particolarmente controversi, tra cui la rappresentazione estetica e sociale dei senzatetto parigini: una questione - particolarmente scottante a inizio millennio - portata in passerella con capi patchwork e tessuti replicanti fogli di giornale usati. Oggi è proprio un abito con questaa stampa, parte di una collezione ampiamente criticata a suo tempo, a essere stato venduto per oltre 15mila euro.

Sarah Jessica Parker sul set del film Sex amp The City 2 2009. Getty Images

Sarah Jessica Parker sul set del film Sex & The City 2, 2009. Getty Images

James Devaney

Parliamo del newspaper dress della collezione Autunno/Inverno 2000 firmata da John Galliano per Dior, diventato celebre anche grazie al personaggio di Sarah Jessica Parker in Sex & The City, Carrie Bradshaw. La protagonista lo ha indossato infatti sia nell'episodio 17 della terza stagione, che nel secondo film sequel della serie tv, rendendo la scelta stilistica della costumista Patricia Field un enorme successo. E, chiaramente, contribuendo a rendere questo abito un vero e proprio cult.

And just like that… risbuca il mitico abito da sposa di Carrie Bradshaw

Ritorno al 2008. La seconda stagione del revival di Sex and the city promette dei nostalgici «big» fashion moments per i fan della serie. Durante le ultime riprese, Sarah Jessica Parker passeggia infatti tra le vie di New York proprio con l'iconico Cloud Dress di Vivienne Westwood. Un déjà vu che fa letteralmente impazzire il web

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Midi dress asimmetrico con stampa caratterizzata da ritagli di giornale, è stato messo all'asta da Bonhams in una fascia di prezzo base che andava dagli 800 ai 1000 euro: un'evidente sottostima, considerando quanto questo abito rappresenti la cultura pop dei primi anni 2000. Nonostante il motivo newspaper sia apparso nell'immaginario creativo di Galliano per la prima volta nella collezione Haute Couture di Dior per la Primavera/Estate 1999, e poi in quella del 2000 ispirata ai clochard di Parigi - come menzionato sopra - è con la sfilata Ready To Wear presentata un mese dopo che questa stampa è tornata in auge. Perché sì, questa non era la prima volta che il newspaper print fa la sua apparizione nella storia della moda.

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La prima a sperimentarlo fu Matilda Butters nel 1886, seconda moglie del politico australiano James Stewart Butters: in occasione della serata di gala per celebrare l'arrivo del nuovo governatore del Victoria, Mrs Butters commissionò questo abito a un sarto locale, William Dobbs, trasferendo l'inchiostro delle notizie dei principali quotidiani della città su uno sfarzoso abito di seta - le cui stampe rimangono tutt'ora straordinariamente nitide.