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Koh-i-Noor, un controverso gioiello della corona, definito un «simbolo di conquista» colonialista

È il diamante più famoso del mondo, uno dei più preziosi gioielli della corona, ma anche una delle gemme più controverse della storia. La storia del Koh-i-Noor, un sontuoso diamante di oltre 105 carati, sarà presto esplorata in una mostra alla Torre di Londra. Per la prima volta, sarà presentato come «simbolo di conquista» della Corona britannica in India, in riferimento al lato più oscuro della sua dolorosa e sanguinosa storia.

La corona di Queen Elizabeth con il celebre Kohinoor

La corona di Queen Elizabeth con il celebre Koh-i-noor (Photo by Tim Graham Photo Library via Getty Images)

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Finora il Regno Unito aveva adottato una versione per così dire consensuale della storia: il Koh-i-Noor è un gioiello della Corona, un tesoro nazionale, esibito con orgoglio da quando fu incastonato sulla corona reale della regina Mary. La stessa su cui tutti gli occhi erano puntati, posta sulla bara della regina Elisabetta II il giorno del suo funerale. Ma dalla morte della regina, storici, ricercatori e autorità indiane insistono perché venga restituito al Paese da cui è stato estratto secoli fa.

La storia risale al  XIII secolo. Il diamante fu scoperto ed estratto in India. La sua rarità lo rese presto oggetto di desiderio delle più grandi potenze dell'epoca. Passò nelle mani di eminenti personaggi mongoli, afghani e infine iraniani, che gli diedero il nome persiano per cui è conosciuto: Koh-i-Noor significa «montagna di luce» in persiano.

12 maggio 1937 l'incoronazione di Queen Elizabeth by

12 maggio 1937, l'incoronazione di Queen Elizabeth by (Photo by Keystone-France/Gamma-Keystone via Getty Images)

Keystone-France/Getty Images

Da regine a regine... tranne Camilla

La Compagnia britannica delle Indie orientali riuscì finalmente a impossessarsi del tesoro. Ma come? Ci sono versioni diverse. Secondo il Regno Unito, fu donato alla Regina Vittoria nel 1849 dal giovane imperatore sikh, il Maharaja Duleep Singh, all'epoca di circa dieci anni. Un dettaglio, tuttavia, è stato fonte di controversie per decenni: la madre del ragazzo, Rani Jindan, sarebbe stata manipolata e minacciata per ratificare un trattato che la costringeva a cedere la terra agli inglesi prima che questi potessero mettere le mani sulla preziosa gemma. Da allora è rimasto in possesso della Corona.