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L'azienda costretta a risarcire i dipendenti con 700mila euro

Multinazionale condannata / Milano

La multinazionale Schenker Italiana Spa dovrà risarcire dieci lavoratori che avevano fatto causa per mancati pagamenti di straordinari, tfr, scatti di anzianità, indennità di trasferta e trattenute indebite dalle buste paga

Maxi risarcimento per dieci lavoratori della logistica e dei trasporti di Schenker Italiana Spa. Il tribunale di Milano ha disposto l'assegnazione di 700mila euro (quindi 70mila a testa) nei confronti dei dipendenti che avevano intrapreso una causa legale contro l'azienda. Il risarcimento arriva dopo la condanna della multinazionale tedesca in solido con il suo appaltatore Gbf Trasporti, obbligati a risarcire gli autotrasportatori che avevano intentato la causa per mancati pagamenti di straordinari, tfr, scatti di anzianità, indennità di trasferta e trattenute indebite dalle buste paga. Il contenzioso riguarda 7 anni di servizio negli appalti per il trasporto merci della società basata a Peschiera Borromeo nel Milanese, da 1,1 miliardi di euro di ricavi, 32 milioni di utile e oltre 1.200 dipendenti. 

La multinazionale da aprile non ha dato esecuzione alla sentenza nonostante la scadenza degli ordini di pagamento così i legali dei lavoratori Alberto Guariso, Livo Neri, Marco Guerini e Lorenzo Venini si sono rivolti alla sezione esecuzioni mobiliari del tribunale di Milano per una procedura di pignoramento. Il 22 settembre la giudice Maria Rosaria Bernasconi ha affermato la correttezza della procedura e assegnato 733.733 euro ai 10 camionisti - in un caso ai 3 eredi per sopraggiunta morte del lavoratore - e ordinato alla banca depositaria di un conto corrente da 1.158.725,52 euro della società del Gruppo Deutsche Bahn, le ferrovie tedesche, di soddisfare le richieste dei creditori. La vicenda nasce dalla sentenza del giudice del lavoro di Milano, Luigi Pazienza, che ha riconosciuto fra gli autisti dei tir e l'azienda un "rapporto di mono committenza" perché per "tutto il periodo i ricorrenti hanno lavorato solo per la Schenker con continuità e sistematicità" fino a undici ore al giorno con una pausa di massimo trenta minuti. 

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