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Iconografia di Coney Island in una fotografia di Maurizio Coppolecchia

Coney Island Pochi minuti a piedi daNathans Un famoso veloce il ristorante di cibo vendeva hot dog per pochi centesimi nel 1916. Oggi l'edificio è molto più grande, ma l'insegna è sempre la stessa. Cary Grant, Al Capone e persino il presidente Franklin Delano Roosevelt si fermarono a mangiare all'angolo tra Stillwell e Surf Avenue.  

Nathan's è sopravvissuto all'uragano Surrey e persino a un piccolo incendio, a differenza del quartiere di Brooklyn: certamente nel suo periodo d'oro Coney Island aveva giostre e luci, musica dal vivo e una sala da pranzo. C'era, ma il momento peggiore chiunque  è entrato era Maurizio Coppolecchia.

Regista, produttore e fotografo. È proprio in quest'ultima veste che la mostra  2009 Luna Park of the Soul - Coney Island Brooklynsi svolge fino al 2 ottobre a Palazzo Broletto a Pavia. Racconta la fine di un sogno, l'estetica dell'abbandono, il volto di un quartiere, un luogo abbandonato come se il tempo si fosse fermato e avesse spazzato via il suo più bel splendore. Oggi (per fortuna) Coney Island La  rinasce come la grande Wonder Wheel, alta circa 50 metri, ma Coppolecchia lo sapeva.

Maurizio Coppolecchia Coney Island

Maurizio Coppolecchia, Connie Island

Maurizio Coppolecchia Coney Island

Maurizio Coppolecchia, Coney Island