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L’uomo che ha picchiato la bimba di otto mesi: «Ero disconnesso dal mio cervello»

È in condizioni stabili la bimba di 8 mesi ricoverata all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo dopo essere stata colpita con calci, pugni e schiaffi dal compagno della madre sabato pomeriggio a Casarile in provincia di Milano. Il bollettino diffuso lunedì dall'ospedale dice che la bimba non è in pericolo di vita e che le sue condizioni sono stabili.

L’uomo accusato delle violenze, compagno della madre della bimba,  è in carcere a Pavia. Ci sarebbero le sue prime ammissioni. «Non me lo so proprio spiegare, mi sono improvvisamente disconnesso dal mio cervello» avrebbe detto agli investigatori. All'inizio aveva dichiarato che la bimba era caduta dal seggiolone, ma le ferite sul corpo della bimba erano di natura ben diversa per i sanitari. Prima è stata portato al Policlinico San Matteo di Pavia e poi a Bergamo.

A chiamare i soccorsi è stata la nonna, avvertita dalla madre che era al lavoro e non riusciva a mettersi in contatto con il compagno. Il 28enne muratore ha ammesso di aver picchiato la bambina, ma anche di avere dei vuoti di memoria e di non ricordare quanto accaduto nei dettagli. Gli inquirenti indagano su dinamica e movente dell'episodio. L'accusa è tentato omicidio aggravato. La bimba ha lesioni gravissime: frattura del cranio, emorragia celebrale, frattura dell’omero e del radio.

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