Alex Roca Campillo, lo spagnolo diventato una star dello sport paralimpico.

5 ore, 50 minuti, 51 secondi per percorrere 42 chilometri 195 metri. Potrebbe sembrare un tempo mediocre per un atleta navigato, ma non per lo spagnolo Alex Roca Campillo che non si è fatto spaventare dalla sua disabilità dovuta a una paralisi cerebrale, a seguito di una encefalite virale erpetica, che lo ha colpito nella mobilità e nella postura fin dall'infanzia.
Alex non si è mai arreso ed è diventato il primo atleta al mondo a tagliare il traguardo nonostante queste difficoltà fisiche. A stupire è però il numero 76 che non è il suo pettorale ma la percentuale di disabilità.
Il tifo delle persone comuni ai lati della strada lo ha sostenuto con un calore unico ed energico. La sua compagna di vita e un team di specialisti che lo hanno seguito da vicino e durante la preparazione a questa competizione.
Alex non è nuovo a queste imprese aveva già portato a termine due mezze maratone, è diventato anche il 201esimo atleta disabile al 76% a finire il Titan Desert, una durissima gara a tappe che si svolge in Marocco. Fino a diventare oggi il primo al mondo a concludere una distanza così lunga alla Maratona di Barcellona.
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