Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

La mamma di Giorgia Meloni: "La mia storia col padre ci è costata solo lacrime, Rula si vergogni"

La mamma di Giorgia Meloni: "La mia storia col padre ci è costata solo lacrime, Rula si vergogni"

Vip

Le parole di Anna Paratore dopo gli attacchi della giornalista Rula Jebreal, che ha sottolineato il passato da "criminale" di Francesco Meloni, padre della leader di Fdl

"Dopo che per anni ho sopportato i peggiori insulti nei confronti di Giorgia, bugie e mistificazioni di tutti i tipi, calunnie vergognose che, detto per inciso, se in Italia sei di destra non riesci nemmeno a far condannare in un’aula di tribunale, sono davvero stufa". Comincia così lo sfogo con cui Anna Paratore, madre di Giorgia Meloni e della sorella Arianna, decide di far sentire la sua voce dopo gli attacchi di Rula Jebreal. Per chi non avesse seguito la vicenda, nei giorni scorsi la giornalista Rula ha evidenziato il passato da "criminale" del papà di Giorgia, riportando un articolo pubblicato in merito dalla stampa spagnola. 

Un gesto condannato da più parti, quello di Rula. Dalla politica al cinema, da Giuseppe Conte a Gabriele Muccino, in molti si sono schierati in difesa della leader di Fratelli d'Italia. Ed ora a farlo è la madre della politica. "La mia storia con il padre delle mie figlie non è materia pubblica, così come non credo lo sia la vita di un uomo che è mancato già da svariati anni - scrive - Infatti, l’ultima volta che le mie bambine ed io lo abbiamo incontrato, è stato in un lontano pomeriggio intorno al 1988, a Villa Borghese, un giardino pubblico romano, dove Francesco Meloni aveva chiesto di rivedere le sue figlie dopo che da circa 5 anni non avevano sue notizie". 

Mamma Anna tiene a sottolineare ancora una volta (sebbene la storia fosse già nota alla stampa) come Giorgia non abbia mai avuto rapporti col padre, che 27 anni fa fu condannato per narcotraffico. "Fu un incontro inutile e superficiale - continua - con due bimbette che a malapena si ricordavano di lui, e lui che si faceva chiamare Franco perché sosteneva che “papà” lo invecchiasse. Dopo di allora, il vuoto assoluto. Per quello che ne sapevamo noi, poteva essere morto, o felicemente vivo in qualche parte del mondo. Lui non cercava le figlie, le figlie non hanno mai cercato lui. Quando poi Giorgia fu nominata alla vicepresidenza della Camera – molto più di venti anni dopo - ecco arrivare la telefonata di un amico comune. “Franco” avrebbe avuto piacere di rivedere le ragazze: Giorgia disse di no. Come fa sempre, argomentò il suo diniego: “Perché dovrei vedermi con una persona che se incontro per strada nemmeno riconosco? Non ho niente da dirgli”". 

"Un vero colpo di fortuna il negarsi - conclude la signora Paratore - visto ciò che sta accadendo in queste ore, quando una pseudo giornalista si permette di cianciare su mia figlia utilizzando un padre che a Giorgia è costato solo lacrime, e da cui non ha mai avuto il sollievo di una carezza o di un bacio, per non dire un piatto di minestra. Si vergogni questa signora che attribuisce a Giorgia parole mai pronunciate, concetti violenti e stupidi mai partoriti soprattutto perché, a differenza di tanti bei faccini che fanno carriera sgomitando o grazie ad amicizie importanti, mia figlia scema non è e quando parla sa ciò che dice". Intanto Meloni annuncia querela per Jebreal. 

Si parla di

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti