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La sanità trentina tra slogan e foto: per la nomina di un primario 4 assessori, presidente della Comunità di Valle e sindaco. Rossi: “Imbarazzante campagna elettorale”

Nei giorni scorsi la conferenza con la presentazione del nuovo primario (facente funzioni) di Ortopedia a Tione con la presenza di ben 4 assessori. Una situazione giudicata da molti "da campagna elettorale". Rossi: "Foto e slogan, così pensano di risolvere i problemi" 

TRENTO. Non solo l'assessora alla Salute Stefania Segnana ma anche Roberto Failoni assessore al Commercio e al Turismo, Mario Tonina vicepresidente e assessore all'urbanistica, Mattia Gottardi assessore agli enti locali e trasporti e se non bastasse il presidente della Comunità delle Giudicarie Giorgio Butterini e il sindaco di Tione Eugenio Antolini oltre al dg dell'Apss Antonio Ferro e ad altri dirigenti sanitari.

Impossibile non notare la schiera di persone che nei giorni scorsi si sono fatte fotografare attorno ad un tavolo per presentare la nomina del nuovo direttore facente funzioni dell’unità operativa di Ortopedia e traumatologia dell’Ospedale di Tione: il dottor Antonio Musetti.

“Una foto emblematica dello stato della Salute in trentino” settore delicato e importante diventato purtroppo oggetto di campagna elettorale ha spiegato senza mezze parole a il Dolomiti il consigliere provinciale Ugo Rossi ex presidente della Provincia ed ex assessore alla Salute negli scorsi anni.

Ma non è l'unico ad aver osservato quello che è successo perché a storcere il naso è stato anche qualcun altro all'interno del mondo delle professioni sanitarie. Nulla da dire, è bene chiarire, sulle capacità e sulla  professionalità del dottor Musetti.

Forse, però, “inopportuna” è stata la presentazione in pompa magna di un direttore facente funzioni nominato attraverso una delibera del direttore generale Ferro con la presenza di assessori che nulla avevano a che vedere con l'ambito sanitario ma, piuttosto, lo avevano a livello politico con il territorio dove assumerà l'incarico il neo direttore.

“Di certo non ce l'ho con il primario e ci mancherebbe altro, gli facciamo i migliori auguri” spiega Ugo Rossi. “Che ci sia una persona che si occuperà del reparto è positivo ma una riflessione – continua - dobbiamo farla sul fatto che una nomina simile sia diventata strumento di propaganda politica, di campagna elettorale. Capisco l'assessora alla Salute, ma gli altri assessori del territorio che senso hanno?”. Una situazione che l'ex assessore definisce “imbarazzante” con una foto emblematica di quello che il mondo della Sanità in Trentino sta vivendo: “Foto, slogan e basta” dice il consigliere.

“Fra l'altro – spiega - credo che sia imbarazzante anche per lo stesso professionista essere messo e fotografato al centro di uno schieramento di quel tipo. Sono tutte situazioni che rischiano di creare divisioni. Gli altri primari nominati negli ospedali trentini, a Cles, al Santa Chiara fino a Rovereto non vengono accolti nello stesso modo? A chi giova questa cosa?”

Un messaggio distorto di “utilizzo” della Sanità trentina che in questi anni è indietreggiata nei posti delle classifiche nazionali e soprattutto ha visto l'addio di tanti bravi professionisti e tanti altri, invece, stanno faticando giorno dopo giorno per andare avanti.

Proprio nei giorni scorsi su il Dolomiti abbiamo scritto del direttore dell'ospedale Santa Chiara di Trento che, dopo essere risultato primo nella graduatoria per l'ospedale di Santorso, potrebbe essere pronto a lasciare il Trentino. (QUI L'ARTICOLO)

Ma accanto ai dirigenti medici c'è l'addio anche di tanti infermieri per non parlare dei medici di base. “Ma parliamo anche della nuova governance dell'Azienda sanitaria – spiega Ugo Rossi – buttata lì a vanvera oppure la questione degli ospedali di valle che si è risolta con puri slogan. Ci sono liste di attesa che si allungano e situazioni che fanno altro che demotivare le persone che lavorano in questo settore”.

Lungimiranza e lavoro nell'ombra quello che servirebbe e che invece sembra ormai dimenticato. “Abbiamo una guida completamente assente sulla Salute - conclude Rossi – non ci sono contenuti veri. Lo sanno tutti. Qui tutti pensano che i problemi si risolvano con una fotografia, ma non è cosi. Se la settimana prossima nominano un primario a Trento io mi auguro che chiamino anche qualche consigliere dell'asta dell'Adige. Ormai è diventato questo”.