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La val di Fiemme ha più rappresentanza in Provincia, il sindaco: ''Buon lavoro a Dalpalù: da sempre difende la riqualificazione del vecchio ospedale''

CAVALESE. La val di Fiemme guadagna una rappresentante in più in Provincia. Il trasferimento a Roma di Alessia Ambrosi (oggi Fratelli d'Italia ma eletta nel 2018 tra le fila della Lega) attraverso il proporzionale spalanca, infatti, le porte di piazza Dante a Bruna Dalpalù (Qui articolo), consigliera comunale di minoranza a Cavalese e prima delle non elette in quota carroccio alle ultime elezioni provinciali.

"Ho già sentito la consigliera Dalpalù per complimentarmi e ho chiesto un aiuto per difendere il progetto di riqualificazione dell'attuale ospedale", commenta Sergio Finato, sindaco di Cavalese. "Ha sempre dimostrato una grande sensibilità in questo senso: seppur esponente di opposizione si è più volte espressa in Consiglio comunale e in commissione sanità ma anche pubblicamente contro l'ipotesi di un nuovo polo sanitario".

A prendere il posto di Dalpalù in Consiglio comunale a Cavalese è invece Adriano Vettore, segretario politico della formazione "Trentino autonomista libero". A ogni modo in Provincia entra un'esponente che appare decisamente contraria al progetto leghista di realizzare ex novo un nuovo ospedale a servizio delle valli di Fiemme, Fassa e Cembra mentre Gianluca Cavada (Lega) e Pietro De Godenz (Upt) hanno lasciato le porte aperte a questo progetto e nei mesi si sono dimostrati più possibilisti verso questa soluzione.

"Nonostante fosse all'opposizione - spiega Finato - Dalpalù ha appoggiato con grande senso di responsabilità la linea dell'amministrazione comunale. E' nella maggioranza provinciale e può avere una voce importante nel capitolo ospedale a favore della riqualificazione dell'edificio esistente: larghissima parte del territorio e gli addetti ai lavori sono per migliorare l'attuale polo sanitario, può sicuramente giocare un ruolo per rafforzare questa volontà".

Inoltre la piccola frazione di Masi, località individuata nel Ppp quale area per il nuovo edificio, esprime adesso due consiglieri provinciali: Dalpalù e Cavada.

Intanto si è ancora in attesa delle valutazioni del Navip sull'ipotesi del project financing. E sullo sfondo, verso ottobre, ci sono le elezioni in ambito Magnifica comunità della valle di Fiemme. Un passaggio non banale: l'ente proprietario dei terreni su cui dovrebbe sorgere il nuovo ospedale. E molto si potrebbe giocare sul "Sì" o sul "No" a questa partita.

Il capitolo dell'ospedale è molto delicato e molto sentito sul territorio. A livello provinciale i dubbi sono stati espressi anche da Fratelli d'Italia, seppur parte della maggioranza. Questo lascerebbe supporre che Dalpalù entrare in piazza Dante per poi passare al partito di Giorgia Meloni.

"Sono tante le forze politiche di opposizione provinciale che supportano le posizioni dei territori - evidenzia Finato - mentre soprattutto Fratelli d'Italia nella maggioranza ha mostrato una certa vicinanza alle nostre posizioni".

E c'è un dato: la fortissima crescita del partito di Giorgia Meloni in val di Fiemme. A Cavalese alle politiche del 2018 la Lega aveva raggiunto il 35,33% e FdI il 4,21% mentre alle provinciali di quell'anno il carroccio aveva strappato il 44,22% dei consensi e Fratelli d'Italia non aveva raggiunto l'1%.

Oggi i rapporti di forza, anche qui, sembrano essersi invertiti: Fratelli d'Italia il 32,73% e la Lega il 12%. Il trend italiano ha avuto un peso come la battaglia, cavalcata dal carroccio, di riaprire il punto nascite. Un discorso simile può essere fatto, all'indomani del voto per le politiche 2022, con l'onda nazionale e con il nuovo ospedale.

"Il tema dell'ospedale può avere certamente influito nella scelta dei cittadini: spesso Claudio Cia, presidente inoltre della quarta commissione sanità, e Alessia Ambrosi sono stati a Cavalese e hanno raccolto le firme per difendere la volontà dei territori. A ogni modo ora abbiamo una rappresentante in più di Cavalese e della valle di Fiemme nella maggioranza provinciale, una voce nuova che possiamo possa aiutarci a sbloccare il progetto di riqualificazione e archiviare definitivamente quello per la costruzione ex novo del polo sanitario", conclude Finato.