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Le Borse di oggi, 29 maggio. La lira turca cade con la conferma di Erdogan. L'Europa chiude in negativo

Si indebolisce la lira turca all'indomani della rielezione di Recep Tayyip Erdogan in Turchia, con gli investitori a chiedersi se mollerà la presa sull'economia nazionale. Secondo Wall Street c'è davanti un percorso di indebolimento della divisa turca, con Morgan Stanley che ritiene che potrebbe arrivare presto a 26 per un dollaro, scivolando ulteriormente a 28 entro la fine dell'anno, se Erdogan continuerà a imbrigliare la banca centrale con le sue politiche anticonvenzionali e dunque bassi tassi d'interesse nonostante l'inflazione galoppante. Per Wells Fargo entro la fine del trimestre sarà a quota 23 (mentre oggi oscilla su quota 20).

In una giornata orfana di alcune piazze di scambio (Usa e Gran Bretagna), i mercati guardano poi con sollievo alla distensione sul tetto al debito Usa: il presidente Biden e i Repubblicani dicono che l'accordo trovato sarà ratificato per tempo. Certo, restano fattori di stress per gli investitori: dalla possibilità che la Fed prosegua con un nuovo rialzo dei tassi nel prossimo meeting, al fatto che comunque ci sarà un'invasione di titoli di debito Usa visto che il Tesoro deve ricostruire il suo cuscinetto di liquidità. Le Borse europee chiudono infatti deobli, orfane di Wall Street.

Le Borse Ue chiudono deboli senza Wall Street

Le principali piazze europee chiudono in calo la prima seduta della settimana, nel giorno in cui restano chiuse per festività diverse piazze del Vecchio Continente, come Londra, e Wall Street. A guidare i ribassi è Milano, che termina le contrattazioni lasciando a terra lo 0,36% a 26.617 punti. Seguono Francoforte (-0,17%) e Parigi (-0,21%), mentre Madrid chiude gli scambi in calo dello 0,11% dopo la sconfitta alle amministrative del premier Pedro Sanchez, che ha convocato le elezioni anticipate.

L'intesa raggiunta sul tetto al debito pubblico negli Usa per evitare il default ha inciso positivamente sui listini in mattinata, che hanno avviato la seduta in progresso, ma poi gli indici hanno virato in negativo. A Piazza Affari Tenaris ha guidato i rialzi della giornata (+1,92%), che ha visto brillare anche Amplifon (+1,06%) e Terna (+0,39%) mentre la maglia nera del listino è Nexi (-1,86%), seguita da Erg (-1,55%) e Tim (-1,47%).

Borse al palo a metà giornata: Madrid e Milano le peggiori

Sono al palo le poche Borse europee aperte fra le quali la peggiore è Milano (-0,5%) seguita da Madrid (-0,35%) mentre Francoforte e Parigi cedono entrambe lo 0,15%. Oltre ad avere Londra chiusa, i listini non possono contare sulla bussola di Wall Street, che oggi è ferma per il memorial day, senza quindi reazioni all'accordo sul tetto al debito Usa raggiunto venerdì. Pur tra scambi sottoli l'affievolirsi dei timori di una default dello Stato americano ha effetti sul reddito fisso dove si riducono i rendimenti in prima battuta del Bund tedesco e pure del Btp con lo spread che si allarga 185,5 punti base. A Piazza Affari Tenaris (+1,67%) guida i rialzi in una giornata debole per il greggio che non impedisce a Eni (+0,15%) di essere fra i pochi big nel paniere principale a mantenere il segno più. Sempre bene intonata Mps (+1,38%) mentre Banco Bpm (-1,78%), Recordati (-1,51%) e Nexi (-1,49%) stanno in fondo al listino.

La crisi politica in Spagna affonda Madrid e le altre Borse Ue

Procede in calo la seduta per le Borse europee. L’Ibex di Madrid perde lo 0,17% a 9.175,84 punti dopo che il premier il premier spagnolo Pedro Sanchez, a seguito della sconfitta alle elezioni regionali e comunali, ha deciso di non proseguire il mandato fino a fine legislatura e ha annunciato che le elezioni generali verranno anticipate al 23 luglio. Il Cac di Parigi è sotto la parità, lasciando sul terreno lo 0,04% a 7.316,53 punti, stessa situazione per il Dax di Francorforte in calo dello 0,03% a 15.979,33 punti. La Borsa di Londra rimane chiusa per festività (Spring Bank Holiday), così come Wall Street, chiusa per il Memorial Day, ricorrenza in cui si commemorano i soldati americani caduti in tutte le guerre.

Milano inverte la tendenza e va in negativo

Piazza Affari peggiora (-0,63%) in un clima semi-festivo per la chiusura di Londra e di altri listini europei, ma soprattutto senza Wall Street anch'essa chiusa per festività. Fanno poco meglio Francoforte (+0,11%) e Parigi (+0,06%) mentre l'accordo sull'innalzamento del tetto del debito Usa aiuta i titoli di Stato pur in un mercato cn scambi ridotti. Il Bund tedesco a 10 anni vede abbassarsi il rendimento al 2,48%, il Btp Italiano al 4,33% con l'effetto di far risalire leggermente lo spread a 184 punti base. Monte dei Paschi ha ridimensionato il rialzo (+1%) e Banco Bpm (-1,88%) e Mediobanca (-1,58%) guidano ora i cali dopo i recenti guadagni. Prysmian (-1,19%) risente invece del prossimo cambio della guardia, in parte atteso, alla guida del gruppo col capital market day in agenda a ottobre

Chiusura Borse asiatiche: Tokyo da record Shanghai e Hong Kong faticano

Chiusura mista nella prima seduta settimanale dei mercati asiatici. Il Nikkei di Tokyo ha archiviato la sessione con un +1,03% a 31.223 (sui massimi da 33 anni), spinta dall’accordo provvisorio raggiunto tra Casa Bianca e repubblicani per alzare il tetto al debito e scongiurare il default negli Stati Uniti. L’indice Topix è salito invece dello 0,69% a 2.160 punti. Hong Kong ha chiuso in calo dell’1,04% a 18.551 punti, mentre Shanghai è salita dello 0,28% a 3.221 punti, condizionate dalle preoccupazioni per l’aumento dei tassi di interesse statunitensi, soprattutto dopo la lettura di venerdì scorso del deflatore Pce più alta del previsto. La Cina è inoltre alle prese con una recrudescenza dei casi di Covid.

La Borsa di Instabul sfida lo scetticismo internazionale su Erdogan: +3% per tutti i listini

Sono in rialzo gli indici della Borsa turca, dopo la vittoria di Recep Tayyip Erdogan nelle elezioni presidenziali del 2023. I risultati ufficiali hanno però mostrato una nazione divisa, con lo sfidante, Kemal Kilicdaroglu, che ha ottenuto il 47,9% dei voti, mentre Erdogan si è aggiudicato il 52,1%. L'indice Bist 100 sale del 3,12%, il Bist 50 del 3%, il Bist 30 del 3,15%. Intanto si indebolisce la lira turca, visto che Erdogan potrebbe portare avanti la sua politica di tassi di interesse bassi. Il rapporto tra dollaro e lira turca guadagna lo 0,33%, attestandosi a 20,063, quello tra euro e lira turca guadagna lo 0,59%, portandosi a 21,577

L'ex ad di Enel Francesco Starace diventa partner del fondo Eqt

Francesco Starace entra in Eqt Infrastructure come nuovo partner dell’advisory team. "Porta la sua profonda esperienza e competenza - viene spiegato - nei settori dell’energia e della transizione energetica". Starace è stato amministratore delegato e direttore generale di Enel. Nel suo nuovo ruolo agirà come advisor dedicato alla piattaforma globale di Eqt Infrastructure, lavorando al fianco di oltre 120 professionisti. Il suo contributo riguarderà le attività di investimento, il support alle portfolio company e le iniziative strategiche.

Piazza Affari cresce sulla scia dell'accordo sul tetto al debito Usa

Apertura in rialzo per la Piazza Affari con l’indice Ftse Mib, che guadagna lo 0,55% a 26.859,11 punti. In evidenza nei primi scambi Monte dei Paschi di Siena (+2,82%), Stellantis (+1,11%), Bper Banca (+1,09%) e Cnh Industrial (+1,01%). In flessione invece il titolo di Pirelli (-0,54%), Recordati (-0,37%), Tim (-0,19%) e Prysmian (-0,11%). Sulla stessa linea le altre Borse europee. Il Cac di Parigi guadagna lo 0,39% a 7.347,98 punti, il Dax di Francoforte sale dello 0,45% a 16.055,35 punti e l’Ibex di Madrid, all’indomani delle elezioni amministrative nel Paese, sale dello 0,70% a 96.254,87 punti.

La conferma di Erdogan affonda la lira turca

Crollo della lira turca verso i minimi storici dopo la vittoria di ieri di Recep Tayyip Erdogan al ballottaggio delle elezioni turche. La valuta turca viene scambiata a 19,97 lire per dollaro. Con il 99,67% dei voti conteggiati, Erdogan ha ottenuto il 52,13% dei voti. Una vittoria netta, ma da cui emerge un Paese spaccato. L’affluenza è stata alta nonostante sia calata rispetto al primo turno, attestandosi circa all’85% contro l’88,84% del 14 maggio. «Abbiamo una visione piuttosto pessimistica della lira turca a causa del mantenimento dell’incarico di Erdogan dopo le elezioni», ha detto l’economista dei mercati emergenti di Wells Fargo e stratega FX Brendan McKenna a Cnbc.

Borse asiatiche a due velocità: corre Tokyo, faticano le cinesi

In Asia i listini non riescono ad avere una tendenza unica nella prima seduta settimanale con l’indice Nikkei di Tokyo che è tornato ai massimi da 33 anni e avanza dell’1,15%, sulla scia dell’accordo di massima sul tetto al debito statunitense. In compenso Hong Kong è negativa (-0,58%) e Shanghai si muove poco sopra la parità,  entrambe frenate dalle preoccupazioni per l’aumento dei tassi di interesse statunitensi, soprattutto dopo la lettura di venerdì scorso del deflatore Pce più alta del previsto. La Cina è inoltre alle prese con una recrudescenza dei casi di Covid

Calano i profitti delle industrie cinesi

I profitti delle società aziende industriali in Cina continuano a frenare nei primi quattro mesi dell'anno, registrando -20,6% sull'analogo periodo del 2022, in frazionale miglioramento sul -21,4% del primo trimestre. Il dato, diffuso dall'Ufficio nazionale di statistica, sottolinea il raffreddamento della domanda e la fase di consolidamento della deflazione alla produzione. Mentre nel solo mese di aprile, invece, il calo è stato del 18,2%, rispetto al -19,2% di marzo.

Future positivi per l'Europa

I mercati sembrano destinati a reagire bene all'accordo provvisorio raggiunto tra Casa Bianca e repubblicani per alzare il tetto al debito e scongiurare il default negli Stati Uniti. I future del Dax di Francoforte salgono dello 0,12%, quelli dell'Euro Stoxx 50 migliorano dello 0,18%, mentre il future dell'Ibex di Madrid fa ancora meglio con +0,99%. Oggi i mercati Usa resteranno chiusi per il Memorial Day e quelli della Gran Bretagna saranno fermi per lo Spring Bank Holiday.

Petrolio in rialzo sui mercati asiatici

In rialzo i prezzi del petrolio in Asia, sulla scia dell'intesa di principio sul tetto al debito e in attesa dell'inizio della stagione estiva dei viaggi in auto negli Stati Uniti, che favorirà i consumi di carburante. Le quotazioni del Wti salgono dello 0,85% a 73,29 dollari al barile, quelle del Brent segnano un +0,75% a 77,56 dollari.