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Le navi della marina militare sorvegliano i gasdotti italiani in Puglia e Sicilia

attenzione alta

Dopo i conclamati sabotaggi al Nord Stream, la marina italiana monitora da vicino le infrastrutture, in un periodo cruciale per gli approvvigionamenti di gas in vista dell'inverno

Navi della marina militare italiana sorvegliano da vicino i gasdotti italiani, in Puglia e in Sicilia. I pattugliamenti arrivano dopo i sabotaggi al Nord Stream, il sistema di condutture che trasporta il gas dalla Russia verso l'Europa e che sta disperdendo il suo contenuto nel Mar Baltico. Con l'inverno alle porte l'attenzione verso le infrastrutture energetiche italiane si alza, a maggior ragione in uno scenario di azzeramento delle forniture di gas russe. 

La missione in Puglia per sorvegliare il Tap

Le navi della marina stanno monitorando da vicino il gasdotto Tap (Trans adriatic pipeline) al largo di San Foca, sulla costa di Melendugno nel Salento, nel tratto finale della condotta che trasporta in Italia il gas dall'Azerbaijan. Le attività di sorveglianza della Marina sono visibili sin dalla costa e si svolgono in accordo con la società che gestisce il Tap: "Stiamo operando, come di consueto, in pieno coordinamento con le autorità e sono in atto tutte le misure finalizzate alla gestione del rischio", dicono dal Tap

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Il percorso del gasdotto Tap che dall'Azerbaigian porta il gas in Puglia e in Italia

Collegandosi con il Trans anatolian pipeline (Tanap) al confine greco-turco, il Tap attraversa la Grecia settentrionale, l'Albania e il Mare Adriatico per poi arrivare sulla costa salentina e connettersi alla rete italiana del gas. Con i suoi 878 chilometri di lunghezza e una portata massima di 20 miliardi di metri cubi di gas, si stima che, a pieno regime, il Tap possa rifornire 14 milioni di utenze domestiche in Europa.

I pattugliamenti nei gasdotti in Sicilia

Circa 500 uomini e donne della Marina militare italiana sono in azione per sorvegliare il canale di Sicilia: da monitorare ci sono il Transmed, il gasdotto che arriva a Mazara del Vallo dall’Algeria e il Greenstream, che porta il gas a Gela dalla Libia. La Marina sta sorvegliando le infrastrutture, con il compito di intercettare eventuali attività sospette di mezzi sconosciuti o non autorizzati, anche con il supporto dall'alto degli aerei ricognitori che monitorano la flotta russa, sempre molto attiva nel Mar Mediterraneo.

Questi gasdotti sono cruciali per le forniture di gas italiane in vista dell'inverno e il loro apporto è fondamentale per sostituire il gas che in passato arrivava dalla Russia. Ora l'Algeria è il primo partner per l'import di gas in Italia, e rappresenta circa il 30 per cento del totale delle forniture.

Dove sono i gasdotti in Italia: la mappa

I gasdotti che trasportano il gas in Italia dall'estero non sono solo in Puglia e Sicilia. La distribuzione del gas in Italia è gestita da Snam grazie a una rete di gasdotti che copre in modo capillare il paese, in 5 punti principali di ingresso sul territorio nazionale, in corrispondenza dei gasdotti di: 

  • Tarvisio, Friuli Venezia Giulia: qui arriva la totalità del gas russo, tramite il TAG (Trans Austria Gas) che porta in Italia il gas dalla Russia passando attraverso Ucraina, Slovacchia e Austria. Ha un secondo "ramo" che entra in Italia a Gorizia passando dalla Slovenia. L'impatto dei danni al Nord Stream riguarda l'Italia in parte, perché la quasi totalità delle forniture russe arriva a Tarvisio tramite il gasdotto che attraversa l'Ucraina e poi l'Austria;
  • Passo Gries, Piemonte: da qui passa il gas che arriva dai giacimenti del Mare del Nord tramite Transitgas, il gasdotto proveniente da Norvegia e Olanda;
  • Mazara del Vallo, Sicilia: qui arriva il Transmed che collega l'Algeria all'Italia tramite la Tunisia fino al punto di ingresso di Mazara del Vallo. Ad oggi l'Algeria è il primo paese per esportazioni di gas in Italia;
  • Gela, Sicilia: a Gela arriva l'altro gasdotto proveniente dall'Africa, il Greenstream, proveniente dalla Libia. Si tratta del gasdotto più lungo del Mar Mediterraneo;
  • Melendugno, Puglia: in Puglia c'è il Tap (Trans Adriatic Pipeline) che trasporta il gas dell'Azerbaijan verso il Nord Europa.

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