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Le sfonda il cranio con 16 martellate: "L'ho uccisa perché rideva di me"

L'omicidio e il processo / Brescia

"Avrei dovuto uccidere altre persone", ha detto Ezio Galesi, l'uomo accusato per l'omicidio di Elena Casanova. La donna è stata uccisa a Castegnato, in provincia di Brescia

Ezio Galesi, l'operaio di 60 anni accusato di omicidio volontario aggravato (e calunnia) per la morte di Elena Casanova, 49enne madre di una ragazzina, ha parlato in tribunale. Con la donna aveva avuto una relazione e per un breve periodo (ai tempi del primo lockdown) avevano anche vissuto insieme. Una relazione a quanto pare interrotta, circostanza che Galesi non avrebbe mai accettato, tanto da arrivare a pedinarla, tagliarle la strada con l'auto, trascinarla di peso sull'asfalto dopo averle sfondato il finestrino, fino a colpirla (e ucciderla) con 16 martellate nel cranio, a poche centinaia di metri dall'abitazione di Elena Casanova, a Castegnato, in provincia di Brescia.

È la cronaca del brutale omicidio, in gran parte confermata anche da Galesi (che verrà però sottoposto a perizia psichiatrica: intanto resta in carcere): "Da tempo mi faceva seguire, mi arrivavano telefonate strane - ha detto Ezio Galesi in aula - e quindi ero molto stressato. Poi quel giorno ci siamo incontrati all'Obi, rideva di me: non ci ho più visto, sono andato a casa, ho preso un martello e sono andato da lei".

"Avrei dovuto uccidere altre persone"

Galesi non ha negato (quasi) nulla, ma si è detto pentito: "Mi dispiace, tornassi indietro non lo rifarei. Ho rovinato la vita a me e alla mia famiglia". Ma con una postilla: "Piuttosto avrei dovuto prendere un mitra e uccidere altre persone, quelle che mi seguivano e mi telefonavano". Ha raccontato della convivenza, dei presunti 400 euro con cui Elena Casanova avrebbe dovuto pagarlo per alcuni lavoretti fatti in casa e in giardino: per questo motivo le avrebbe bucato le gomme. In aula sono state sentite anche le amiche, oltre all'ex marito di Elena e la giovanissima figlia. È emerso un quadro ricco di preoccupazioni, di inviti ad allertare le forze dell'ordine. "Elena mi aveva pure detto che prima o poi Ezio l'avrebbe uccisa", è stata la testimonianza di un'amica. Il processo si aggiorna al 17 gennaio: verrà presentata la perizia psichiatrica su Ezio Galesi.

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