TORINO. La livrea gialla e grigia e un innovativo sistema software che promette maggiore sicurezza alla guida. Link sbarca a Torino con i suoi monopattini, andando a rinforzare la presenza di compagnie in sharing presenti in città dopo il fuggi fuggi post lockdown della scorsa primavera. Ma Link non è come le altre. Dietro all’investimento sulle due ruote c’è l’archistar torinese Carlo Ratti, che ha portato il progetto direttamente dai laboratori del MIT di Boston.
La sfida di Superpedestrian - questo il nome della start-up che ha lanciato il prodotto - è quella di creare il monopattino più sicuro e tecnologico al mondo. Così il mezzo elettrico ha due ruote, ha tre freni, un manubrio più alto e ampio rispetto ai competitors, il software chiamato Briggs che aumenta la precisione della frenata e del Gps e un sistema chiamato VIS (Vehicle Intelligent Safety) che con 73 sensori e 5 microprocessori è in grado di controllare in tempo reale lo stato di salute dei veicoli. L’azienda partirà rispettando il tetto imposto dalla città dei 500 mezzi in strada e coprendo un raggio di 40 chilometri: «Copriremo larga parte della città - spiega l’operation manager di Torino, Daniele Ardengo - Ci concentreremo sopratutto sulla zona centrale ma ci saremo nei quartieri periferici come Aurora, Mirafiori Sud e Lucento». Ma si pensa già a un’espansione lungo la Città Metropolitana: «Oggi ci incontreremo con Moncalieri, ma guardiamo a Collegno e ad altri comuni limitrofi a Torino. L’obiettivo è quello di garantire l’intermodalità con treni, metropolitane e altri mezzi di trasporto».
L’azienda è la prima a entrare in città dopo la stretta decisa da Palazzo Civico sull’uso dei monopattini in sharing: «L’amministrazione ci ha chiesto una targa identificativa per ogni mezzo, la verifica del documento di identità e la condivisione dei dati Gps all’interno del portale gestito da 5t - continua Ardengo - Le richieste, pur essendo una novità per noi, non ci hanno creato problemi anzi, siamo convinti sul concetto di sicurezza del mezzo: abbiamo disegnato il monopattino con questo intento». Però, come già chiesto a più riprese da altre aziende sharing, c’è apertura sul possibile aumento del tetto dei veicoli per singolo gestore promesso dal Comune: «A Roma viaggiamo con mille mezzi e presto ne porteremo altrettanti a Palermo. Indubbiamente con più veicoli il servizio sarebbe migliore, rispettando il concetto di monopattino a chilometro zero». I mezzi Link verranno messi in strada oggi con un’offerta lancio che durerà per i primi dieci giorni di servizio: non ci sarà costo di sblocco e si pagheranno soltanto le corse a 25 centesimi al minuto. Link inizia già a ragionare su un futuro post-Covid: «Il mercato sharing sta esplodendo e crediamo che questa tendenza rimarrà stabile nel tempo - ne è convinto Ardengo - Sopratutto in città come Torino, i temi del traffico e dell’inquinamento sono centrali. E i monopattini potrebbero rappresentare un’ottima alternativa per alleggerire la viabilità cittadina». Secondo l’azienda, il mezzo elettrico a due ruote potrebbe convincere gli scettici più della classica bicicletta: «A differenza della bici manca lo sforzo fisico e di conseguenza non è necessario un abbigliamento apposito per utilizzarlo». —© RIPRODUZIONE RISERVATA