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Maltempo, Coldiretti Viterbo: "Danni estremi alle colture, ma la siccità aggrava l'emergenza"

VITERBO - Una forte grandinata nella Tuscia ha causato gravi danni alla campagna viterbese. Alcune coltivazioni furono completamente distrutte.I più colpiti furono i fagioli, le patate e le lenticchie.I danni notevoli furono a Caprarola e Ronciglione, che erano più estesi, e gli olivi, anche gli alberi. Grandinate a Gradoli, Latera e Valentano.

"Il maltempo ha provocato gravi danni con forti piogge e grandinate. In queste ore ha colpito i terreni bruciati dalla siccità", racconta Coldiretti Viterbo. Mauro Pacifici, presidente della compagnia, spiega, "La siccità non è affatto battuta dalle piogge, né dalle previsioni di pioggia per le prossime ore. La situazione resta critica e sarà compromessa dai danni causati dalle avverse condizioni meteorologiche". Distrutti ettari ed ettari di terra coltivati ​​principalmente a fagioli e lenticchie, una vera eccellenza della Tuscia, le aziende agricole in ginocchio alle prese con l'aumento, il costoso carburante e le conseguenze del conflitto in Ucraina: le colture dalla frutta agli ortaggi, il grano ai foraggi sono colpiti.

"Ci si aspettava che la pioggia combattesse la siccità rurale - ha proseguito Pacifici - ma avrebbe dovuto cadere a lungo prima di cadere in modo sicuro e consistente. Questi violenti le tempeste causano ulteriori danni perché in questa situazione il terreno non è in grado di assorbire l'acqua e tende a sbattere contro i terreni bruciati dalla siccità, scivolando giù e muovendosi, provocando anche frane e smottamenti.”

La campagna italiana sta raggiungendo il suo massimo ultimi limiti, con il 45% della produzione di mais e foraggi destinati all'alimentazione animale, il Latte è diminuito del 20% e il grano duro per la pasta è diminuito di oltre un quinto al 30%. Meno 30% della produzione di grano tenero, 30% di riso e 15% di frutta cotta a una temperatura di 40 gradi.

"Siamo molto preoccupati anche per la vendemmia - conclude Pacifici - Viterbo potrebbe registrare un calo del 50% rispetto allo scorso anno. Caleranno anche i prezzi al dettaglio del vino. D'altra parte, l'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime spinge aumentare i costi di produzione a carico delle aziende vinicole”. Un aumento medio del 35% dei costi di produzione pesa pesantemente sull'anno successivo. Per acquistare le bottiglie di vetro, le aziende vinicole devono pagare il 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre i prezzi del sughero sono più alti di oltre il 20% per i tappi di sughero e anche di oltre il 40% per quelli realizzati con altri materiali. Le gabbie per tappi per spumanti hanno un aumento di circa il 20%, mentre etichette e cartoni da imballaggio hanno rispettivamente un aumento del 35% e del 45%.