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Matteo Pavoni di Lissone vola in Australia: rappresenterà l’Italia ai mondiali di caffetteria

Melbourne-Lissone. Un brianzolo volerà in Australia per disputare, la prossima settimana, il World Barista Championship, il più importante evento internazionale della Speciality Coffee Association che incoronerà tra i campioni nazionali di tutto il mondo il miglior barista del globo. A rappresentare l’Italia saranno l’aretino Giacomo Vannelli e il brianzolo Matteo Pavoni, titolare della torrefazione Peacocks Coffee di Lissone che si è guadagnato l’accesso al mondiale lo scorso marzo, quando è stato incoronato campione italiano baristi al Sigep di Rimini.

Decine i campioni nazionali in gara

L’edizione 2022 del mondiale sarà una delle più grandi di sempre dove più di 60 campioni nazionali si confronteranno tra loro a colpi di cappuccini e coffee drink per stabilire chi sia il migliore. Il primo turno sarà diviso in due giorni 27 e 28 settembre, al termine dei quali i sedici professionisti con il punteggio più alto passeranno alla semifinale del 29 da cui usciranno i sei finalisti che il 30 si daranno battaglia in finale.

Il regolamento, quest’anno sarà lo stesso delle gare nazionali, almeno per l’Italia. I concorrenti in gara dovranno quindi, in soli 15 minuti, preparare quattro caffè espresso, quattro milk beverage (cappuccini per i non addetti ai lavori) e quattro signature beverage che raccontino l’esperienza personale con il caffè di ogni concorrente e i suoi gusti. Tutti i prodotti andranno presentanti ai giudici con uno speach che sarà parte integrante del giudizio. Gli stessi, infatti, valuteranno ogni performance in base al gusto delle bevande servite, alla pulizia, alla creatività, all’abilità tecnica e alla presentazione generale.

Abbiamo chiesto a Pavoni di raccontarci l’emozione di partecipare ad una competizione mondiale così importante e come si stia preparando la sua gara personale: “L’Italia è da diversi anni che non arriva in finale seppure con rappresentanti di alto livello quindi inutile dire che il mio sogno sarebbe raggiungere questo obiettivo! Ma oltre al risultato sono molto entusiasta di presentare questa ricerca a cui attribuisco grande valore.” Per quanto riguarda la gara vera e propria il campione brianzolo ci rivela come proseguirà con la tematica già presentata al Sigep con un approfondimento ulteriore sull’impatto della degasatura nei sapori del caffè. Questo grazie ad una collaborazione con l’università dell’Oregon che lo ha aiutato con le analisi “tuttavia il caffè sarà diverso da quello presentato alla gara nazionale, ma non posso svelare ancora nulla, è un segreto che scoprirete durante la gara” conclude il giovane lissonese.