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Meloni: 'Sarò a Kiev prima del 24 febbraio'. Ucraina chiede l'adesione rapida in Ue

"L'Italia ha fatto ogni sforzo per dare una mano a 360 gradi: stiamo lavorando con la Francia sulla difesa missilistica, siamo arrivati al nostro sesto pacchetto di aiuti. Noi ci siamo e non faremo mancare il nostro sostegno per arrivare al dialogo. Aiutare l'Ucraina per portare gli attori al tavolo. Sarò a Kiev prima del 24 febbraio". Afferma la premier Giorgia Meloni da Berlino. "C'è una forte sintonia tra Italia e Germania" che hanno lavorato per sostenere "l'autodifesa di Kiev" e "continueremo a farlo finche quando sarà necessario".  "Nel rispetto di una pace giusta bisogna intensificare gli sforzi al dialogo, ma se pensiamo che si possa impedire a un popolo di essere libero non si arriva alla pace. L'unico modo che abbiamo è aiutare l'Ucraina". 

A Kiev il summjit tra i vertici dell'Ue e quelli dell'Ucraina al quale hanno preso parte la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio d'Europa Charles Michel ed il presidente ucraino  Volodymyr Zelensky. Il vertice è stato contrassegnato al mattino dal suono delle sirene d'allarme antiaereo nella cpaitale ucraina prima del suo inizio. 

Von der Leyen a Zelensky;:"Mantenere ritmo delle riforme"
"La vostra determinazione di andare avanti nel processo di adesione nell'Ue è notevole, continueremo a sostenervi in ogni passo: oltre alle riforme serve avere un buono storico nell'attuazione e ogni passo avanti sarà registrato nel nostro rapporto di autunno". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in conferenza stampa con Volodymyr Zelensky. "So che manterrete il ritmo, queste riforme ancoreranno il vostro Paese nel nostro mondo libero - ha aggiunto - Dopo la visita all'ufficio postale c'è stato un allarme aereo e siamo dovuti andare nel rifugio: è simbolico, è la realtà di tutti i giorni in Ucraina". "Chi ha causato questo deve pagare, stiamo esplorando le diverse opzioni con i nostri partner, stiamo valutando quali basi giuridiche percorrere ma per noi è importante che ci sia la volontà politica che la Russia paghi".  "Non c'è un timing rigido per l'adesione, ma ci sono degli obiettivi da raggiungere. In primavera ci sarà un primo report della Commissione agli Stati membri su tutti i Paesi che vogliono unirsi a noi e lì mostreremo i progressi fatti e la loro portata in vista di un nuovo report complessivo in autunno", ha sottolineato Ursula von der Leyen.

MIchel: "L'Ucraina è l'Europa"
"L'Ucraina è l'Europa e l'Europa è l'Ucraina. Non siamo intimiditi dal Cremlino e non lo saremo. Il futuro dell'Ucraina è nell'Unione europea. Il vostro destino è il nostro destino ed è per questo che siamo qui, per stare al vostro fianco". Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel in conferenza stampa da Kiev con il presidente Volodymyr Zelensky. "Voglio essere chiaro, da una parte ci sono enormi sforzi fatti dall'Ucraina per fare progressi, dall'altra la Commissione dovrà presentare un rapporto dopo l'estate. Il Consiglio europeo, entro l'anno, dovrà valutarlo e decidere all'unanimità", ha spiegato Michel che, sull'eventuale difficoltà di raggiungere una posizione unanime in Ue, ha ricordato: "è un fatto che da un anno noi siamo stati capaci di prendere decisioni all'unanimità sia contro la Russia sia per sostenere l'Ucraina"

Zelensky: "L''Ue sosterrà il nostro piano di pace"
"Nel corso dei nostri negoziati oggi abbiamo discusso l'attuazione del nostro piano di pace, che l'Ue sosterrà, perché è l'unico progetto comprensivo per recuperare l'architettura di sicurezza in Europa distrutta dalla Russia". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con Charles Michel e Ursual von der Leyen. "Noi pensiamo che la Russia voglia prendersi l'Est. E penso che abbiamo tutte le possibilità" per vincere. "La nostra resistenza dipende dalle armi e dalla motivazione. Io penso che sin dall'inizio lo spirito ci ha aiutato. In alcune città ci potrebbe esser stato un rilassamento e penso che rilassarsi sia un segno di debolezza. Dobbiamo rafforzare lo spirito e ricordare come tutto è iniziato. Il nostro compito è non permettere una vendetta dei russi, un'invasione".  "Voglio davvero venire a Bruxelles ma ci sono rischi seri per me a lasciare il Paese, temiamo un nuovo assalto russo"., ha aggiunto sottolineando però che le priorità al momento sono quelle di ottenere "armi a lungo raggio" e il sostegno alla "formula di pace" proposta dall'Ucraina. "Con le armi a lungo raggio potremo liberare il Donbass e far finire la guerra prima".  "Con franchezza dico che ho sentito il sostegno dei vertici dell'Unione Europea ma, sulle sanzioni, non di tutti i Paesi europei. Io vorrei che alcuni leader capissero un punto: "Che cosa fareste se i vostri bambini fossero deportati a forza con gli autobus nella Federazione Russa?".

Ue intensificherà sforzi per utilizzo beni congelati russi
"L'Ue intensificherà il suo impegno per l'utilizzo dei beni congelati dalla Russia a sostegno della ricostruzione dell'Ucraina e a scopo di riparazione, in conformità con il diritto dell'Ue e il diritto internazionale". Lo si legge nella dichiarazione congiunta al termine del summit Ue-Ucraina.

Commissione: Kiev parte con scarsa preparazione su adesione
La Commissione ha pubblicato una relazione analitica per completare il parere sulla domanda di adesione dell'Ucraina all'Ue adottata il 17 giugno 2021 in cui valuta la capacità complessiva del Paese di rispettare gli obblighi derivanti dall'adesione (l'acquis dell'Unione Europea). Sui 32 punti in cui il documento esprime delle valutazioni, divise su cinque livelli di preparazione (si va da "fase iniziale" ad "avanzato"), la maggioranza ricade nelle prime due categorie (23 capitoli in tutto). L'Ucraina viene definita "moderatamente" preparata o con un livello "buono" su soli otto capitoli. Il 'voto' massimo non viene mai espresso. L'esecutivo Ue ha pubblicato relazioni analoghe anche per la Moldova e la Georgia. Nei report la Commissione ha valutato il livello di ravvicinamento dell'acquis dell'Ue sulla base delle risposte ai questionari dei tre Paesi candidati, nonché delle informazioni pertinenti ottenute nel quadro dei dialoghi intensivi condotti per molti anni nell'ambito degli accordi di associazione, comprese le zone di libero scambio globali e approfondite, per valutarne l'attuazione. "Tutti e tre i candidati sono stati valutati sulla base degli stessi criteri e dei loro meriti", si legge nella nota di accompagnamento. La Commissione riferirà sui progressi compiuti dai tre Paesi per affrontare le priorità di riforma individuate nei pareri nell'ambito del prossimo "pacchetto allargamento" previsto in autunno: queste relazioni terranno conto degli sviluppi politici dal giugno 2022 e forniranno raccomandazioni politiche sulle riforme da affrontare nel prossimo periodo.

IL CONFLITTO

Secondo le autorità ucraine, l'esercito russo ha bombardato Pokrovsk, nella regione di Donetsk, usando munizioni a grappolo ad alto potenziale esplosivo vietate: i residenti hanno riferito di aver sentito 40 esplosioni. Lo scrive Rbc-Ucraina. "Il territorio del parco e una zona residenziale di Pokrovsk sono finiti sotto il fuoco degli occupanti. A seguito di circa 40 esplosioni, più di 30 case private ed edifici commerciali sono stati danneggiati. Anche le linee elettriche e veicoli civili sono stati distrutti".

La prospettiva del "completo fallimento dello Stato ucraino" e della sua "inevitabile fine" e' chiaramente visibile e l'Occidente assistera' silenziosamente alla "morte" dell'Ucraina. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. L'Ucraina "aspetta il triste destino" delle colonie "che una volta erano state violentate nella forma più perversa, e poi gettate a morire nella pattumiera putrescente della storia", ha aggiunto. A suo avviso, la "camarilla di Kiev" non è imbarazzata dalla rovina del Paese.

Le sirene d'allarme antiaereo hanno risuonato per due ore a Kiev prima dell'inizio del vertice tra il governo ucraino e la Commissione Ue. Oltre alla presidente Ursula von der Leyen, prendono parte all'incontro i vice presidenti Margrethe Vestager, Valdis Dombrovskis, Vera Jourova, Marso Sefcovic, Margaritis Schinas e l'Alto Rappresentante Josep Borrell. Presenti anche Paolo Gentiloni, Ylva Johansson, Janez Lenarcic, Janusz Wojciechowski, Olivér Várhelyi, Virginijus Sinkevičius, Nicolas Schmit, Didier Reynders e Mairead McGuinness. "Di nuovo a Kiev per il vertice Ue-Ucraina con Volodymyr Zelensky, Ursula von der Leyen e Josep Borrell. Non ci sarà tregua nella nostra determinazione - ha scritto un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel - vi sosterremo in ogni fase del vostro viaggio verso l'Ue".

Il governo tedesco ha autorizzato i produttori a inviare carri armati Leopard 1 in Ucraina. "Posso confermare che la licenza per l'export è stata data", ha risposto il portavoce del governo Steffen Hebestreit in conferenza stampa a Berlino. Finora la Germania aveva autorizzato l'invio di 14 Leopard 2 dall'equipaggiamento della Bundeswehr.

Secondo l'intelligence ucraina, Vladimir Putin ha ordinato al suo esercito di impadronirsi entro marzo delle regioni di Lugansk e Donetsk. E sul terreno effettivamente si registra "un'intensificazione degli attacchi russi, in particolare nel Lugansk", ha dichiarato alle tv ucraine il governatore Sergy Gaidai. "Gli occupanti sono diventati più attivi sul fronte orientale. In particolare nella regione di Luhansk, gli occupanti stanno raccogliendo ancora più riserve". "I russi stanno disattivando Internet mobile nella parte occupata del Lugansk per paura che i residenti locali denuncino il movimento di attrezzature", ha aggiunto.

Il numero dei soldati russi uccisi e feriti in Ucraina si sta avvicinando dopo 11 mesi di guerra a 200 mila, 8 volte di più di quello dei militari americani in due decenni di conflitto in Afghanistan: è la stima di dirigenti americani e occidentali, scrive il New York Times.
    L'ultima stima pubblica del governo Biden risale a novembre, quando il capo dello stato maggiore congiunto Mark Milley parlo' di oltre 100 mila soldati morti e feriti da ambo le parti. A far impennare i numeri gli scontri a Soledar e a Bakhmut, con l'invio in prima linea delle truppe meno preparate. Mosca sta inviando reclute scarsamente addestrate, inclusi detenuti, in prima linea nell'Ucraina orientale per aprire la strada a combattenti più esperti, secondo i dirigenti statunitensi e alleati consultati dal Nyt. Il risultato è che ci sono centinaia di morti e feriti ogni giorno. Le fonti avvertono che le vittime sono notoriamente difficili da stimare, in particolare perché si ritiene che Mosca le sottostimi regolarmente. Anche le cifre sulle vittime dell'Ucraina sono difficili da accertare, data la riluttanza di Kiev a rivelare le proprie perdite in tempo di guerra. Ma pure Kiev a Bakhmut ha visto a volte anche centinaia di soldati ucraini uccisi e feriti ogni giorno.