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Zanella, migrante in attesa di protezione internazionale: "Appuntamento in questura? Troppo lungo. Chi arriva dalla rotta balcanica non trova posto".

Torrent. Sono stato costretto ad accamparmi e dormire sotto un ponte in attesa di una domanda formale di protezione internazionale. Questo è stato uno degli ultimi episodi in cui ha segnalato e solo poche settimane fanel quartiere di Albere a Trento, un gruppo di8} Circa 20 giovani migranti sono stati sfollati nella notte dal 31 luglio al 1 agosto.

Se l'incidente rimane discutibile su chi abbia ordinato ai ragazzi di cercare un altro rifugio (nessuna polizia è intervenuta quella notte). Detto questo),è purtroppo certo che molti immigrati dovranno aspettare a lungo per fissare un appuntamento in una stazione di polizia

Come confermano i dati raccolti dal Centro Astalli di Trento e riportati al quotidiano AvvenireFunzionerà 161 richiedenti asilo a Trento costretti a vivere per strada Nessun posto letto nelle strutture di accoglienza.

Diverse realtà, come il parlamento antirazzista di Trento, più volte denunciato, e il consiglio provinciale di Futura Paolo Zanella Situazione evidenziata da} Ha già sollevato la questione attraverso domanda di giugno, ma è stato paziente per troppo tempo.

"Migranti in arrivo nel nostro territorio e costretti a dormire all'aperto in attesa dell'appuntamento in questura? Schieramento - dichiara Zanella - Attualmente, Centro Astalli, oltre a quelli in attesa, ha flussi in arrivo sulle rotte balcaniche oltre oltre persone aventi diritto all'accesso.che hanno presentato domanda di protezione internazionale non possono trovare posto in un centro dedicato.

L'intervento di Giunta Fugatti sul territorio è noto per progetti di demolizione e strutture dedicate ai sistemi di accoglienza

"Necessaria revisione importante della politica di immigrazione a tutti i livelli - Proseguono i consulenti Futura - Dublino Riscrivendo la Convenzione, l'Europa; a livello nazionale, "l'immigrazione mirava a riconoscere il diritto a muoversi, al di là delle ragioni che costringono le persone a lasciare il proprio Paese di origine, regolando i flussi e richiedendo un cambiamento demografico Adeguamento a esigenze, diverse da un blocco navale; ritorno a un'ampia accettazione locale, che faciliterà l'accettazione e la rapida partecipazione degli stranieri".

Continua Zanera a costringere le persone in fuga da guerre, persecuzioni e miserie a vivere sotto i ponti. Per migliorare questa situazione, aumentare il numero delle aree di accoglienza e collocarle in valli, dare risposte a chi attende di incontrarsi in questura e creare più soglie. Le risorse dell'inclusione ,risorse che sono un investimento nel futuro di queste persone,ma soprattutto dei nostri territori".