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Migranti, Lampedusa al collasso: continua lo scontro tra governo e Ong

Rotta centrale

Fermata la nave umanitaria Louise Michel. L'hotspot di Lampedusa è costantemente oltre il limite massimo di capienza. Le parole di Tajani, Gabrielli e Rocca

La Louise Michel, la nave umanitaria finanziata dall'artista Banksy, rischia 20 giorni di fermo amministrativo per violazione della legge Piantedosi.  Avrebbe fatto tre salvataggi di troppo, ignorando l'ordine di dirigersi "senza ritardo" a Trapani. Inoltre la Guardia costiera critica in una nota ufficiale le Ong per aver "sovraccaricato, con continue chiamate dei mezzi aerei, i sistemi di comunicazione del centro nazionale di coordinamento dei soccorsi". Contro la nave Ocean Viking nei giorni scorsi ci sono stati spari, in acque internazionali, da una motovedetta della guardia costiera libica (donata dall'Italia). Se serviva un episodio eclatante per mostrare come le motovedette che abbiamo donato al paese nordafricano servono più che altro per respingere e minacciare, e non per salvare, eccolo. 

L'hotspot di Lampedusa intanto è costantemente oltre il limite massimo di capienza. Sono 1.425 i migranti ospiti in questo momento: ieri sono stati trasferiti 363 profughi con il traghetto di linea per Porto Empedocle e 526 con la nave militare Diciotti, a Reggio Calabria. Oggi, secondo quanto programmato dalla Prefettura di Agrigento, d'intesa con il Viminale, altri 70 migranti verranno trasferiti, con un aereo militare, a Cagliari. 

Tajani e le partenze dalla Tunisia

"Se ci sono delle regole vanno rispettate, lo Stato sta facendo tutto quello che è in suo potere, non c'è niente di preconcetto contro le Ong. Ci sono delle leggi, e un lavoro incessante di tutti, della nostra Guardia costiera e della nostra Marina". E' quanto dichiara al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

"Sono due mesi che stiamo dicendo, in tutti i tavoli internazionali, quello che sta per accadere - aggiunge - dobbiamo aiutare la Tunisia con finanziamenti da parte di Fmi e Banca mondiale, dando almeno i primi aiuti in attesa delle riforme e di una verifica dei passi avanti. Ormai è un cane che si morde la coda, l'emergenza finanziaria alimenta quella dei migranti. Tutti si stanno muovendo, non commettiamo l'errore di lasciare la Tunisia ai Fratelli musulmani. Si sta muovendo anche la Ue, oggi è andato Gentiloni. Anche la Francia sta guardando con maggiore attenzione al problema, dopo l'incontro di Macron con Meloni. Sugli americani posso solo dire che stiamo parlando con tutti, noi sosteniamo una soluzione di compromesso: dare un primo sostegno, perché i tunisini sostengono che senza soldi non possono fare le riforme. Se poi non intervengono la Ue o il Fmi e intervengono la Cina o la Russia come la mettiamo?. La Ue è più forte dell'Italia, ci sono diverse rotte da gestire e controllare, a cominciare dalla rotta balcanica. È un interesse comune, di tanti Stati della Ue, quello di fermare l'immigrazione illegale".

Rocca: "Con le Ong si collabori"

"Salvare le vite nel Mediterraneo è un imperativo quando c'è una situazione di pericolo. Sono intervenuto sui social perché la Ocean Viking è stata aggredita da una motovedetta libica che si è messa a sparare all'impazzata". Si esprime così il governatore del Lazio e presidente della Federazione internazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca, in un'intervista alla Stampa.

"Ritengo che sia opportuno aprire un tavolo di dialogo con le Ong, forse c'è un'incomprensione di fondo che andrebbe chiarita. Va considerato che il ruolo delle associazioni umanitarie non è politico, ma c'è il rischio di politicizzare da ambo le parti. Quindi sarebbe utile un dialogo tra Ong e governo. Ma noi della Croce Rossa siamo per la neutralità assoluta, non vogliamo essere impelagati in questioni politiche". Rispetto alle norme sui porti di attracco delle Ong, Rocca afferma: "È una questione di sovraffollamento. Quando a Lampedusa ci sono quasi 2 mila migranti a fronte dei 400 posti disponibili è disumano continuare a sbarcarli lì".

Sul limite di salvataggi: "Gli operatori umanitari, se il soccorso è necessario, devono intervenire. Ma è importante che siano autorizzati. Io, tuttavia, credo che occorra potenziare i canali umanitari e la cooperazione a livello europeo - dice Rocca - È evidente che l'Italia è la porta ideale di ingresso dei migranti, ma questo non significa che debba gestire l'emergenza da sola. Per fermare le partenze occorre un'intesa a livello europeo, ma purtroppo al momento manca la volontà politica".

Gabrielli: "Stop all'approccio securitario"

L'ex sottosegretario e capo della polizia Franco Gabrielli, dice alla Stampa che "ultimamente c'è stato un irrigidimento dell'approccio securitario sull'immigrazione, anche con il decreto sulle Ong, mentre secondo me questo criterio non aiuta. Inutile prendersela con gli scafisti, che sono gli sfigati della filiera, mentre i veri criminali sono i trafficanti che fanno commercio di esseri umani". 

"Sono il meno indicato a fare la difesa del governo Meloni - afferma - A differenza di Piantedosi io sono stato un questurino doc e non mi sarei espresso come lui sulla strage di Cutro se non altro perché c'era gente proveniente pure dall'Afghanistan, che abbiamo abbandonato quando abbiamo lasciato il Paese. Però non penso che il governo abbia cercato una strage. Il problema è che si è spostato l'approccio dell'immigrazione da una gestione di ricerca e salvataggio a una securitaria, come dimostra l'invio della gdf e non della guardia costiera".

Secondo Gabrielli "le misure sono sempre provvedimenti spot e qualsiasi sia il giudizio sui singoli provvedimenti è difficile che producano gli effetti sperati. In Africa vivono 1,2 miliardi di persone, che secondo l'Onu arriveranno a 2 nel 2050. E noi per loro siamo i ricchi e l'unica speranza". Accogliere tutti però non si può: "Creerebbe ulteriori tensioni in Europa. I fenomeni vanno governati con un percorso che implichi il coinvolgimento dell'Ue", ma "in questi anni siamo passati dal buonismo al cattivismo senza una vera programmazione di politiche durature".v