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Migranti, resta distanza tra Roma e Parigi

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Meloni vola in Spagna per il vertice EuroMed. Non è previsto al momento un bilaterale con Macron

di Lucrezia Clemente,

Giorgia Meloni vola in Spagna, per la prima volta da premier, dove prenderà parte al vertice EuroMed, che riunisce i leader dei nove Paesi del sud dell’Unione europea. In programma un breve incontro con il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez, ma non una bilaterale formale con il presidente francese Emmanuel Macron. “Non è prevista al momento”, spiegano fonti dell’Eliseo, sottolineando che la Francia resta in attesa che Roma comunichi le date per la visita a Parigi della premier, per la quale lei stessa si sarebbe impegnata dopo le tensioni sullo sbarco della Ocean Viking. Sicuramente Meloni e Macron si incroceranno al vertice di Alicante, come già avvenuto a quello tra l’Ue e i Balcani Occidentali, spiegano le fonti, rimarcando poi che Italia e Francia stanno continuando a lavorare sulla migrazione in un’ottica europea, visto che il tema è d’interesse generale, ma che restano delle divergenze di opinione tra i due Paesi. Mentre Roma resta ferma sulla responsabilità degli Stati che danno la bandiera alle navi delle Ong, Parigi rimarca che la responsabilità primaria è dello Stato a cui appartiene la zona Sar in cui si trovano le imbarcazioni. La bilaterale tra Meloni e Sanchez, la prima, sarà centrata sulle relazioni tra Italia e Spagna, riferiscono fonti diplomatiche spagnole. Di migrazione probabilmente se ne parlerà ma non ci sarà tempo di approfondire, sottolineano.

Il tema migranti dovrebbe essere affrontato dai leader dell’EuroMed durante il pranzo che darà inizio al vertice e a cui parteciperanno anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Gli argomenti centrali delle due sessioni di lavoro in programma saranno invece la sovranità europea, sia energetica che industriale, e la governance economica alla luce della riforma del Patto di stabilità e crescita presentata nei giorni scorsi dalla Commissione Ue. L’obiettivo è arrivare a una posizione congiunta dei nove Paesi su questi temi centrali dell’agenda europea, in vista di due date importanti: quella del 13 dicembre quando si terrà il Consiglio straordinario sull’Energia dell’Ue, e quella del 15 dicembre quando inizierà il Consiglio europeo. Fonti diplomatiche spagnole sottolineano che la posizione dei nove Paesi è simile su questi temi: viene criticata la proposta della Commissione europea sul tetto al prezzo del gas, ritenuto troppo alto, e viene invece accolta come una buona base da cui partire la riforma della governance economica.

Prima del vertice EuroMed, i leader di Spagna, Portogallo e Francia, si riuniranno insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, per delineare le caratteristiche che avrà il corridoio dell’idrogeno verde che collegherà Marsiglia a Barcellona, chiamato prima Bar-Mar e ora H2Med, che ha sostituito il precedente progetto del MidCat, bocciato da Parigi. L’obiettivo è quello di presentare la domanda entro la scadenza del 15 dicembre per ottenere i finanziamenti europei al progetto, che possono variare da un minimo del 30% dei costi a un massimo del 50%. Madrid, Lisbona e Parigi puntano al 50%, in quanto, sottolineano, si tratta di un’infrastruttura di interesse dell’intera Unione che farà parte della dorsale europea dell’idrogeno. Rispetto a quanto inizialmente annunciato, ovvero che la pipeline sarebbe servita anche per il trasporto di gas, l’H2Med sarà invece destinato al solo trasporto di idrogeno verde, condizione necessaria, spiegano fonti diplomatiche spagnole, per ottenere il finanziamento europeo.

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