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Mobilitazione in Russia: l’ambasciata Usa invita i cittadini a lasciare il Paese

L’ambasciata Usa a Mosca ha invitato i cittadini statunitensi, residenti o con doppia cittadinanza, a lasciare la Russia. “Partire immediatamente”.

Mosca, sede ambasciata Usa
Mosca, sede ambasciata Usa – Nanopress.it

Gli Stati Uniti hanno comunicato ai cittadini in Russia di lasciare il Paese, timorosi che Mosca possa non riconoscere la doppia cittadinanza agli americani, viste le recenti mobilitazioni, non lasciandogli varcare il confine e arruolandoli.

Mobilitazione, l’annuncio dell’ambasciata Usa: “Viaggi potrebbero diventare più limitati”

L’ambasciata Usa sta correndo ai ripari, viste le ultime dichiarazioni di mobilitazioni intervenuta da parte di Mosca. E’ noto ormai che i riservisti sono stati arruolati in aggiunta all’esercito impegnato nella guerra in Ucraina, ma in queste ore in Russia anche tra la popolazione civile si respira un’aria piuttosto pesante.

Indiscrezioni hanno dato come possibilità da parte del Cremlino di chiudere il confine agli uomini di età militare, tra i 18 e i 50, in caso di ulteriori mobilitazioni. E da giorni ormai tanti cittadini russi stanno tentando di lasciare il Paese. In alcune occasioni, secondo diverse fonti di associazioni umanitarie, la polizia alla frontiera avrebbe bloccato diversi uomini in età militare, anche se non vi è ancora nessun ordine ufficiale, cominciano a scarseggiare biglietti per abbandonare la Russia.

Una situazione che ha spinto l’ambasciata di Washington a Mosca a pubblicare sul proprio sito un comunicato per i cittadini americani residenti in Russia. Si invita a lasciare la Russia immediatamente, in maniera privata e indipendente. I viaggi potrebbero essere limitati, e la Russia potrebbe rifiutarsi di riconosce la doppia cittadinanza in ottica mobilitazione.

Dunque, secondo gli americani, il rischio è che Mosca potrebbe arrivare ad arruolare anche i cittadini con doppia cittadinanza. “Partire immediatamente“, si legge nell’alert, che parla di possibile negazione all’assistenza consolare.

Ma anche altri Paesi, oltre agli Stati Uniti, hanno avvisato i propri cittadini in terra russa. Si tratta dei governi bulgari e polacchi, che hanno chiesto a chiunque si trovasse in Russia, di lasciare il Paese immediatamente e con urgenza.

Timorosi che la possibilità di oltrepassare le frontiere dovesse diventare più difficile nei prossimi giorni, visto il grande numero di russi che al momento stanno attraversando i confini. La raccomandazione è valsa anche per i viaggi in Russia, da evitare secondo i ministri di Sofia.

In Russia continuano le proteste

Intanto proseguono gli scontri in Russia, dopo le mobilitazioni parziali istituite dalle camere. Dopo il discorso alla nazione di Putin, lo scorso mercoledì, migliaia di persone sono scese in piazza a protestare contro la guerra, alzando la voce contro il governo come mai prima d’ora dall’inizio del conflitto.

Nelle ultime ore la polizia, nella regione del Daghestan, ha represso dei manifestanti riunitisi per protestare, secondo quanto riferito dalla BBC.

Russia, un uomo reclutato dopo la mobilitazione parziale
Russia, un uomo reclutato dopo la mobilitazione parziale – Nanopress.it

Molti video mostrano la gente in strada affrontare le forze di sicurezza a Makhachkala, sono stati centinaia gli arresti. I poliziotti avrebbero sparato dei proiettili in aria, e hanno risposto caricando e manganellando.

Una sparatoria è invece avvenuta in un centro di reclutamento in Siberia, tra un comandante militare e un soldato, che si era rifiutato di partire per la campagna ucraina. A riferirlo è il governatore di Irkutsk, il quale ha riportato le condizioni del commissario.

Al momento l’uomo si trova in terapia intensiva, dopo essere stato colpito dal soldato con colpi d’arma da fuoco, in condizioni gravi. La sparatoria al centro di reclutamento militare della città di Ust-Ilimsk